Mentre Perugia affronta ancora una volta temperature estreme, con il bollino rosso che segnala allerta per il caldo fino a domani e un’ordinanza per il risparmio e l’uso razionale dell’acqua, prende forma un cantiere innovativo nel quartiere di San Marco. Questo progetto pilota mira a migliorare la qualità dell’aria, gestire in modo più sostenibile l’acqua e creare un ambiente urbano più vivibile, con un’attenzione particolare all’adattamento ai cambiamenti climatici.
Perugia, come molte altre città italiane, sta affrontando sfide climatiche senza precedenti. Le alte temperature e le ondate di calore sono diventate sempre più frequenti, rendendo urgente l’adozione di misure per mitigare l’effetto isola di calore e migliorare la resilienza urbana. In questo contesto, il progetto nel quartiere di San Marco rappresenta una risposta concreta e innovativa.
Il quartiere di San Marco non è nuovo a interventi di riqualificazione urbana. Anni fa, fu sperimentata la progettazione partecipata per migliorare l’area del terminal bus. Ora, con un finanziamento di 540mila euro da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mite), il quartiere diventa nuovamente protagonista di un’iniziativa che guarda al futuro.
Il cantiere innovativo iniziato già con la Giunta Romizi
Il progetto, approvato dalla giunta Romizi alla fine del 2023, prevede interventi suddivisi in tre principali tipologie: Green, Blu e Grey. Questi interventi copriranno una superficie totale di 27mila metri quadrati, estendendosi dall’area del palazzetto dello sport alla fermata del terminal bus.
La componente Green del progetto si concentra sulla creazione di nuovi spazi verdi e sulla forestazione urbana. Questo include la rinaturazione del pendio sul fronte sud, con interventi di ingegneria ambientale e la piantumazione di arbusti. Questi interventi non solo miglioreranno la qualità dell’aria, ma contribuiranno anche a ridurre l’erosione del suolo e il dilavamento delle acque.
L’inserimento di nuove aree verdi è fondamentala per abbattere le temperature locali, offrire ombra e migliorare il benessere psicofisico dei residenti. Le piante svolgono un ruolo fondamentale nel sequestro del carbonio e nella riduzione delle polveri sottili, rendendo l’aria più pulita e respirabile.
La componente Blu del progetto riguarda la gestione delle acque meteoriche. Verranno installati sistemi di raccolta e trattamento delle acque piovane, che saranno poi riutilizzate per l’irrigazione degli spazi verdi. Tre vasche-cisterne verranno utilizzate per raccogliere le acque bianche, contribuendo così a una gestione idrica più sostenibile.
Riutilizzare l’acqua piovana per contrastare i cambiamenti climatici
Questa soluzione è particolarmente significativa in un contesto di cambiamenti climatici, dove la disponibilità di risorse idriche è sempre più limitata. Recuperare e riutilizzare l’acqua piovana non solo riduce il consumo di acqua potabile, ma aiuta anche a prevenire allagamenti e gestire meglio le risorse durante periodi di siccità.
La componente Grey del progetto prevede la realizzazione di aree pedonali, parcheggi e percorsi-sentieri, in particolare a valle del palazzetto dello sport. La riqualificazione degli spazi urbani migliorerà la fruibilità e la sicurezza del quartiere, incentivando l’uso di percorsi pedonali e ciclabili.
Nonostante l’approvazione del progetto esecutivo a fine 2023, l’apertura del cantiere innovativo avviene solo ora, in un periodo di emergenza climatica. Una maggiore tempestività nell’avvio dei lavori avrebbe potuto offrire sollievo ai residenti già durante le ondate di calore attuali. Inoltre, è fondamentale che il Comune mantenga una comunicazione chiara e costante con i cittadini riguardo ai progressi del progetto e ai tempi di realizzazione, stimati in circa 300 giorni.
Un aspetto critico riguarda la manutenzione a lungo termine delle nuove infrastrutture verdi e blu. La creazione di spazi verdi e sistemi di raccolta delle acque è solo il primo passo; è essenziale garantire risorse e strategie per la loro manutenzione continuativa. Senza un piano di gestione a lungo termine, vi è il rischio che questi interventi perdano la loro efficacia e contribuiscano a nuovi problemi di degrado urbano.
Il progetto pilota nel quartiere di San Marco è un esempio positivo di come le città possano adattarsi ai cambiamenti climatici attraverso interventi mirati e sostenibili. Le componenti Green, Blu e Grey offrono un approccio integrato che può migliorare la qualità della vita urbana, riducendo l’effetto isola di calore e gestendo in modo più sostenibile le risorse idriche.