Si è conclusa Roma la due giorni di confronto per consolidare le capacità progettuali delle città finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura.  L’incontro è stato promosso dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali

È stata una grande occasione per condividere e mettere a sistema informazioni e strumenti per la costruzione di nuove strategie di sviluppo del territorio su base culturale. Questo l’obiettivo di Cantiere Città. Opportunità e networking, due giornate di studio e confronto che si sono svolte a Roma.

Cantiere Città è il percorso di consolidamento delle capacità progettuali delle città finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura promosso dal Ministero della Cultura – Servizio VI del Segretariato generale e Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali – e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.

Spoleto presente a “Cantiere Città. Opportunità e networking”

Spoleto presente a “Cantiere Città. Opportunità e networking”. L’appuntamento ha chiamato a raccolta i rappresentanti delle città che hanno preso parte alla prima e alla seconda edizione di Cantiere Città: Ascoli Piceno, Chioggia, Grosseto, Mesagne, Sestri Levante, Siracusa, l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, Vicenza e Pesaro (Capitale italiana della cultura 2024) per la prima edizione; Aosta, Assisi, Asti, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca, Spoleto e Agrigento, futura Capitale italiana della cultura 2025, per la seconda edizione.

Per il Comune di Spoleto era presente la dirigente del dipartimento Valorizzazione delle Culture, delle Qualità e della Bellezza della Città e del Territorio, Roberta Farinelli. La due giorni è stata un’occasione di networking per avviare nuove sinergie e collaborazioni. Anche in un’ottica di sviluppo di progetti comuni, oltre ad un prezioso confronto con esperti e operatori del settore su una delle sfide centrali per il nostro Paese: porre la cultura al centro di una visione di crescita comune.

Capitale italiana della cultura: momenti di confronto

Il focus della prima giornata è stato dedicato al racconto delle nuove opportunità che si aprono con le più recenti iniziative legislative e con le programmazioni europee e nazionali per il sistema culturale. Quattro gli esperti che si sono confrontati con i rappresentanti delle città coinvolte: Anna Misiani, esperta di politiche culturali e di programmazione; Giulia Fiaccarini, responsabile Sviluppo e Progetti internazionali di Melting Pro sul quadro nazionale ed europeo dei finanziamenti per lo sviluppo territoriale su base culturale; Fabrizio Pedroni, responsabile dell’Area Digital education & training della Fondazione, su formazione e competenze digitali di chi opera nel sistema culturale; Franco Broccardi, membro della Commissione Economia della Cultura presso il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, sulle opportunità offerte dalla legge sul Made in Italy.

Nel corso della seconda giornata, che si è tenuta nella sede della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, si è svolto un interessante confronto tra i partecipanti su tre tavoli tematici di lavoro dedicati ad alcuni dei temi-chiave nell’ambito della progettazione culturale locale: i festival, le residenze artistiche, i progetti che si basano su reti territoriali.

I tecnici e gli amministratori delle città coinvolte nelle due edizioni di Cantiere Città si sono confrontati su esperienze e competenze per la realizzazione delle tre tipologie di progetti, con l’obiettivo di arrivare a delineare delle raccomandazioni per chi voglia organizzazione un festival o una residenza artistica, ovvero stringere nuove alleanze con un progetto di rete territoriale.

I tavoli sono stati coordinati da Rita Orlando della Fondazione Matera Basilicata, da Oliviero Ponte di Pino, co-fondatore dell’Associazione Culturale TrovaFestival, e da Francesca Neri, della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.