Il Cantico delle creature per ogni francescano rappresenta tutto e le celebrazioni degli 800 anni dalla sua scrittura possono essere un buon momento per riflettere su quanto San Francesco d’Assisi sia ancora attuale.

La cerimonia – spiega la diocesi di Assisi – si terrà sabato 11 gennaio e si terrà in due momenti a partire dalle ore 10.00. La Conferenza della Famiglia francescana, in collaborazione con le stesse diocesi e la città di Assisi, ha pensato all’organizzazione delle celebrazioni.

Cantico delle Creature, quando le celebrazioni?

La cerimonia, in programma sabato 11 gennaio, vivrà di due grandi momenti: il primo sarà in un punto focale per il francescanesimo, ossia a San Damiano, presieduto da fra Francesco Piloni, ministro provinciale dei Frati minori di Umbria e Sardegna. In quest’occasione verrà letto il testo “Compilazione di Assisi” sulla composizione del Cantico a San Damiano e a seguire anche una breve liturgia della Parola, un commento e i messaggi di fra Massimo Fusarelli, ministro generale dei Frati minori, fra Carlos Alberto Trovarelli, ministro generale dei Frati minori conventuali e Tibor Kauser, ministro generale dell’OFS (Ordine Francescano Secolare).

La celebrazione proseguirà al Santuario della Spogliazione, dove fra Simone Calvarese, ministro provinciale dei Frati Minori cappuccini del centro Italia, terrà la seconda parte della preghiera. Ci sarà lettura di due stralci della “Compilazione di Assisi” inerenti proprio alle ultime due strofe del Cantico. Previsto un breve commento e lo scambio della pace, prima del messaggio di Frances Marie Duncan, presidente della Conferenza francescana internazionale dei fratelli e delle sorelle del Terzo ordine regolare, di fra Amando Trujillo Cano, ministro generale del Terz’ordine regolare, di fra Roberto Genuin, ministro generale dei Frati minori cappuccini e infine di monsignor Domenico Sorrentino.

Sarà possibile seguire la celebrazione anche in diretta streaming sui canali della diocesi, dei Frati minori e di quelli del Sacro convento, dal sito dei centenari francescani, del Movimento Laudato Sì; è prevista anche la diretta televisiva su Maria Vision e Ewtn. Al termine della celebrazione, i rappresentanti della Conferenza della Famiglia francescana e il vescovo renderanno omaggio ai resti mortali del Santo nella cripta della Basilica di San Francesco.

Cosa rappresenta il Cantico delle creature

“Celebrare il Cantico di Frate Sole significa celebrare il Creato in tutte le sue forme e imparare a custodirlo – le parole del vescovo delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico SorrentinoLa sua forza, però, oltre che come inno di amore verso tutto ciò che ci circonda e primo poema della lingua italiana, sta nelle ultime due strofe sul perdono e sulla morte. Proprio quest’ultima parte, che il Poverello ha composto quando era ospite del vescovo Guido II in Episcopio, ha una evidente attualità su cui riflettere perché porta un messaggio di pace, di riconciliazione, di misericordia”.

“Il Cantico va letto per intero – dice il Mons. Sorrentino a pochi giorni dall’apertura degli 800 anni del Cantico delle creature di San Francesco – Incalzati dal pressing ecologico, siamo tentati di fermarci a “madre Terra”, magari riportandone un’impressione idilliaca, quasi che, a idearlo, sia un Francesco che scoppia di salute e corre, un po’ romantico, su prati dorati come nel film di Zeffirelli. Ma la cruda evidenza delle ultime strofe dice un’altra verità: per capire il Cantico bisogna leggerlo fino in fondo, o forse addirittura cominciare dal fondo, dove lo scenario è quello di una umanità dolente, nell’anima e nel corpo, e persino a rischio perdizione, ma la prospettiva certa e possibile del perdono, della riconciliazione e della vita eterna danno sicura speranza“.

Gli 800 anni, proprio nel tempo del Giubileo

Le celebrazioni per gli 800 anni del Cantico delle creature, organizzate dalla Conferenza della Famiglia francescana in collaborazione con le stesse diocesi e la città di Assisi, si terranno sabato 11 gennaio in un momento particolare.

Si tratta del primo momento forte del 2025 e la stessa Assisi si prepara a vivere un anno speciale tra Giubileo e canonizzazione del beato Carlo Acutis, in programma in piazza San Pietro il 27 aprile nel corso del Giubileo degli adolescenti. L’Anno Santo, infatti, vede Roma come meta principale dei pellegrinaggi per ottenere l’indulgenza ma, nel contempo, può rappresentare un traino anche per la Serafica Civitas.