C’è aria di festa in città: oggi è la notte magica del Cantamaggio ternano. Stasera alle 21:00 partiranno da via Mazzini i giganti carri allegorici che sfileranno per le vie del centro di Terni, tra musica, colori, balli, canti e diverse novità. Ieri sera, il via ufficiale alla festa con il Concorso delle Canzoni Maggiaiole che si è tenuto al Teatro Secci. Abbiamo fatto il punto della situazione con Maurizio Castellani, presidente dell’Ente Cantamaggio Ternano per farci raccontare meglio i retroscena dell’attesa kermesse.

Che aria tira quest’anno sul Cantamaggio?

Un’aria di interesse e vivacità. Tutti guardiamo il meteo, stiamo lavorando agli ultimi ritocchi, fino all’ultimo siamo all’opera sui carri.

Per questa edizione, il rischio annullamento è stato reale, forse più che in altri anni. Voi come avete vissuto questa situazione?

Personalmente, con una certa agitazione esterna e tranquillità interna, perché non credevo che dopo 127 edizioni qualche politico potesse far saltare il Cantamaggio. Ero fiducioso e siamo andati avanti fiduciosi, però certo, il rischio c’è stato. Il Cantamaggio non può venire annullato dieci giorni prima, noi iniziamo a lavorare ai carri già da dicembre.

Quest’anno per la prima volta, avete lavorato con l’Amministrazione Bandecchi. Che risposta avete avuto e che tipo di collaborazione si è instaurata?

Anche per la giunta Bandecchi era la prima volta che lavorava con il Cantamaggio, quindi non era facile capire alcune dinamiche. Poi ci sono state le questioni fra Regione e Comune, varie incomprensioni. Però alla fine abbiamo risolto.

Fra le varie iniziative che avete lanciato per questa edizione, c’è anche la lotteria “Pozzi Vinge”. Come sta andando?

C’è interesse, molti biglietti sono stati venduti. Abbiamo consegnato molti blocchetti e siamo ottimisti.

C’è stata grande collaborazione da parte dei commercianti che hanno messo in palio i premi, questo significa che la manifestazione è molto sentita e sta cuore a tutti.

Sì, è così. Stasera ci sono i carri. Mi hanno chiamato anche dei camperisti da fuori, che volevano sapere come assistere all’evento.

Quest’anno rispetto alle passate edizioni, c’è anche un’altra novità. I carri rimarranno esposti al centro di Terni fino al 5 maggio, un’occasione per la cittadinanza di avvicinarsi e scoprire le tradizioni maggiaiole. Come funziona questa iniziativa?

Noi quest’anno abbiamo organizzato la festa dal 29 aprile fino al 5 maggio e la faremo tutta al centro di Terni. Tutte le sere ci sono spettacoli, tutti i giorni poesie e canzoni. Lasceremo i carri esposti, nelle passate edizioni si usciva per la sfilata e poi i carri sparivano. In questa edizione abbiamo fatto in modo, sempre sperando che il tempo ci aiuti, che rimangano a disposizione della cittadinanza e delle scuole.

Quella maggiaiola è un tradizione antica, che ha bisogno di essere tramandata di generazione in generazione perché continui a vivere. Com’è stata la risposta da parte dei giovani?

Si stanno avvicinando, ma ci vuole tempo perché si devono appassionare e poi bisogna saper lavorare con le mani. Costruire il carro è molto difficile, ci vuole una grande professionalità. Anche quest’anno ci saranno i mini carri delle scuole, sabato 4 per “Maggiaioli non si nasce…Si diventa”, proprio per avvicinare i più piccoli al Cantamaggio. Faremo anche con i mini carri una sfilata, da Piazza Tacito a Piazza Europa.

Il Cantamaggio è una delle tante feste di primavera, che popolano tutta Europa e le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Voi state lavorando anche sul fronte di possibili gemellaggi con altre feste simili?

Abbiamo iniziato a farlo. Per noi l’urgenza è la costruzione del carro, che richiede tantissimo lavoro. Noi da giugno, appena finita questa edizione, iniziamo a lavorare per il Cantamaggio 2025, che non si può improvvisare. Piano piano arriveremo anche a costruire questo tipo di relazioni con le altre feste.