La canonizzazione del beato Carlo Acutis, prevista per domenica 27 aprile 2025, è stata sospesa a seguito della scomparsa di Papa Francesco. L’annuncio ufficiale è arrivato dalla Santa Sede pochi giorni dopo la morte del Pontefice, lasciando in sospeso uno degli eventi religiosi più attesi dell’anno. La cerimonia, che avrebbe avuto luogo durante il Giubileo degli Adolescenti, sarà riprogrammata dopo l’elezione del nuovo Papa.
Carlo Acutis nacque a Londra nel 1991 da genitori italiani e visse a Milano. Morì nel 2006 a soli 15 anni per una leucemia fulminante. Viene ricordato per la sua profonda fede, l’amore per l’Eucaristia e per aver utilizzato Internet per evangelizzare. È sepolto ad Assisi, città a cui era molto legato. Proclamato beato nel 2020, è considerato da molti giovani un punto di riferimento spirituale nell’era digitale.
La canonizzazione era fissata per il 27 aprile 2025, in occasione del Giubileo degli Adolescenti. Papa Francesco aveva approvato il secondo miracolo attribuito a Carlo, riguardante la guarigione inspiegabile di una giovane costaricana. Il rito sarebbe stato celebrato in Piazza San Pietro alla presenza di migliaia di giovani da tutto il mondo, inclusi molti pellegrini umbri.
La morte di Papa Francesco ha portato alla sospensione di tutti gli eventi religiosi programmati, compresi i riti di canonizzazione. La celebrazione di un nuovo santo richiede la presenza del Papa in carica. Durante il periodo di lutto e sede vacante, non è possibile procedere con questo tipo di cerimonie. La Santa Sede ha confermato che la canonizzazione sarà riprogrammata, ma al momento non è stata indicata una nuova data.
Nonostante il rinvio della canonizzazione, gli eventi del Giubileo degli Adolescenti non sono stati cancellati. Il programma prosegue regolarmente con incontri, catechesi e pellegrinaggi. La Messa prevista per il 27 aprile si terrà in Piazza San Pietro, ma senza il rito di canonizzazione. È stata invece annullata la festa musicale del 26 aprile prevista al Circo Massimo, in segno di lutto per la morte del Pontefice.
In Umbria, terra che custodisce le spoglie di Carlo, la comunità locale ha reagito con una combinazione di cordoglio e fede. Ad Assisi, dove Carlo è sepolto, la “macchina organizzativa” per la canonizzazione era già in piena attività: migliaia di fedeli e gruppi giovanili della regione e non solo si preparavano a partire verso Roma, e la città serafica aveva predisposto momenti di preghiera e collegamenti per partecipare all’evento a distanza. Ora tutto è stato messo in pausa. Le autorità ecclesiastiche umbre, a partire dal vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, hanno invitato alla preghiera per il Papa defunto e alla paziente attesa della nuova data, nella certezza che Carlo Acutis sarà comunque santo al momento opportuno.
Anche le istituzioni civili e i cittadini umbri, pur delusi per il rinvio, hanno espresso vicinanza alla Chiesa in questo frangente delicato: “Carlo rimane nei cuori di tutti noi; la sua santità di vita non dipende da una data sul calendario”, ha dichiarato simbolicamente qualcuno durante le celebrazioni locali in memoria del Pontefice. Nel frattempo, molti giovani hanno confermato che parteciperanno comunque al Giubileo degli Adolescenti a Roma: ad esempio, 982 ragazzi dalla diocesi di Cuneo-Fossano sono partiti come previsto, trasformando quello che doveva essere un pellegrinaggio per una canonizzazione in un viaggio di testimonianza e preghiera, sicuri che Carlo li accompagnerà spiritualmente
Al momento non ci sono indicazioni ufficiali sulla nuova data della canonizzazione. Tutto dipenderà dai tempi del conclave e dalla volontà del futuro Pontefice. È possibile che il rito venga riprogrammato entro la fine dell’Anno Santo 2025. La Chiesa ha comunque ribadito che l’iter canonico è completo: Carlo Acutis diventerà santo, la proclamazione è solo rimandata.