Una realtà in sofferenza: “Non possiamo ignorare gli animali”
Da mesi, anzi anni, il Canile Sanitario e il Rifugio comprensoriale di Gubbio vivono una condizione di criticità strutturale e organizzativa che le Associazioni del territorio denunciano con determinazione e costanza. Interventi tampone, promesse, tentativi di miglioramento: nulla che abbia realmente risolto il problema alla radice.
Non si tratta di una questione marginale, ma di una responsabilità civile ed etica che interroga la politica, le scelte amministrative e la capacità di programmare.
“In gioco c’è il destino di esseri senzienti, tutelati dalla legge e dalla nostra Costituzione. Non possiamo continuare a considerarli invisibili”, denunciano i volontari.
Una gestione in emergenza e l’incognita dei servizi
La situazione si è aggravata nelle ultime settimane dopo il pensionamento della dottoressa Bonci, unica unità stabilmente dedicata al randagismo.
Un evento annunciato e prevedibile, ma che non ha trovato tempestiva soluzione. Il risultato? L’Ambulatorio veterinario di Ferratelle risulta chiuso, molti servizi ai cittadini non sono garantiti e la gestione sanitaria degli animali è affidata a misure straordinarie.
“Si sapeva da tempo che la dottoressa sarebbe andata in pensione. Perché nessuno ha programmato per tempo la sostituzione? Perché ancora una volta a fare da pungolo devono essere le Associazioni?”, si domandano amaramente i volontari.

Volontari e associazioni: il motore che non si ferma
Se oggi la situazione non è esplosa, è grazie all’impegno instancabile del mondo del volontariato.
Sono loro a monitorare quotidianamente il canile, a prendersi cura dei cani e dei gatti, a garantire somministrazioni, alimentazione, controllo, supporto emotivo e assistenza.
Un lavoro straordinario che negli anni ha permesso di ottenere un risultato unico in Umbria: il turn over più alto della regione, riducendo la permanenza media degli animali in struttura e portando il numero complessivo dai 160/180 cani di qualche anno fa agli attuali 20/30.
“Quando arrivano al sanitario, cani e gatti spesso sono in condizioni critiche: la cura è indispensabile. Noi ci siamo, ma servono strutture e personale adeguato”, spiegano i volontari.
ASL: protocolli d’urgenza e assistenza straordinaria
L’ASL Umbria 1 ha attivato alcune misure emergenziali:
gestione di passaggi di proprietà e passaporti
copertura burocratica e amministrativa garantita dagli uffici
reperibilità di un veterinario per le emergenze
prosecuzione delle sterilizzazioni settimanali di cani e gatti delle colonie
Un supporto importante, ma non sufficiente a garantire serenità e continuità.
Nel frattempo, il vicesindaco di Gubbio Francesco Gagliardi conferma contatti costanti con la dirigenza ASL.
“Siamo impegnati nella ricerca di una soluzione stabile. Il problema è noto e stiamo lavorando per risolverlo”, ha dichiarato.
Il dolore delle Associazioni e l’appello alla politica
Oggi nel Canile Sanitario di Gubbio si vive una condizione di emergenza continua. Ogni giorno è una lotta per garantire dignità, tutela e benessere agli ospiti a quattro zampe.
Il grido dei volontari è chiaro e forte: “Serve una risposta concreta. Non bastano promesse, serve programmazione. Gli animali non possono essere vittime dell’inerzia amministrativa”.
Calendario “Sportello a 4 Zampe 2026”: un messaggio di speranza
In questo contesto difficile arriva anche un segnale positivo.
Presso la Sala Pagliacci del Palazzo di Piazza Italia è stato presentato il Calendario 2026 dello Sportello a 4 Zampe della Provincia di Perugia, dedicato alla promozione dell’adozione consapevole.
In copertina Mamy e Dada, simbolo di fedeltà e tenerezza, poi una galleria di storie e occhi che chiedono futuro: Brando, Pavida, Francisco, Ace, Arno, Maya, Lapo, Candy, Joker, Texas, Beige, Nera e infine Alan che accompagna al mese di dicembre.
Un progetto realizzato grazie alla collaborazione dei canili di Gubbio, Perugia, Assisi, Todi e Città di Castello, che hanno fornito immagini e disponibilità, mentre l’Ufficio Comunicazione della Provincia ha curato la selezione e la grafica.
“Non è solo un calendario: è un invito alla responsabilità, un gesto di amore verso animali che attendono casa, cura e famiglia”, sottolineano i promotori.

Una responsabilità collettiva
Il Canile Sanitario di Gubbio vive una fase critica che non può essere ignorata. Le istituzioni devono intervenire, l’ASL deve consolidare i servizi, la politica deve porre il tema tra le priorità. Nel frattempo, associazioni e volontari continuano a essere il cuore pulsante della tutela animale.
Perché dietro ogni emergenza ci sono storie di vita. E, soprattutto, c’è un dovere morale: non lasciare soli coloro che non hanno voce.