Una storia a lieto fine arriva dal Comune di Fabro, nel ternano: qui durante le festività natalizie ben sei cani sono stati adottati. Sei amici a quattro zampe hanno ricevuto uno splendido regalo di Natale e finalmente, dopo tanto tempo trascorso nei box del canile comunale, hanno trovato altrettante famiglie disposte ad amarli e a prendersene cura.

Ma non è ancora tutto perché le sei adozioni hanno innescato un circolo virtuoso di cui beneficerà tutto il paese. I soldi risparmiati dall’amministrazione per il mantenimento degli animali, saranno infatti reinvestiti per il bene pubblico. In particolare verranno acquistati nuovi giochi destinati ai bambini all’interno dei parchi cittadini.

Sei cani adottati a Fabro: l’impegno dell’amministrazione comunale

L’incoraggiante risultato che ha portato alle sei adozioni deriva dall’impegno dell’amministrazione comunale. A giugno 2024 erano 19 i cani ospitati nel canile e, ormai da molti anni, non si registravano più adozioni. Così si è messa in moto la macchina comunale con tre viaggi nella struttura che hanno presto dato i loro frutti.

Ora in vista ci sono già una nuova richiesta e altre due promesse di adozione. “Vorremmo che anche nel nuovo anno continuasse quest’onda di solidarietà, fino a riuscire a dare una nuova possibilità a tutti i nostri amici” scrivono dal Comune di Fabro.

Adesso si punta a un 2025 con nuove adozioni

Adottare un cane è una scelta importante che ha un impatto positivo sia sulla vita di chi adotta sia, ovviamente, per l’amico a quattro zampe. Il Comune di Fabro, forte delle sei adozioni, vuole dare vita a un progetto più ampio che cercherà di incrementare le adozioni anche al resto degli animali ricoverati. “È un risultato molto importante – sottolinea l’ente – ma non è un punto di arrivo“.

L’aiuto ai migliori amici dell’uomo nel caso di Fabro ha portato anche a un abbattimenti dei costi a carico dell’amministrazione che gestisce il canile. Il Comune ricorda come prima delle recente adozioni, i 19 cani ricoverati comportavano una spesa annua pari a 24mila euro. Le sei uscite hanno già prodotto un risparmio di oltre 7mila euro.Le risorse risparmiate – promettono dal Comune – saranno destinate ai parchi pubblici con il loro miglioramento e l’acquisto di nuove attrezzature per i bambini”. 

Animali abbandonati, in Italia numeri in crescita

Secondo l’ultimo report di Legambiente, il 13esimo di “Animali in Città”, in Italia nel 2023 sono stati abbandonati 85mila cani (+ 8,6% rispetto al 2022), mentre ammontano a 358mila quelli randagi. Numeri da bollino rosso che hanno comportato una spesa pubblica di 248 milioni di euro, con un incremento del 7,4% sul 2022. Per dare un’idea di cosa significhino questi numeri, Legambiente fa presente che questa somma equivale a 3,6 volte la gestione dei 24 Parchi nazionali e a oltre 24 volte quella di tutte le 29 aree marine protette del Paese.

Dati che mostrano chiaramente come il fenomeno dell’abbandono non solo non accenni a placarsi ma, al contrario, stia diventando un’emergenza per la salute e le risorse collettive. Un problema molto complesso per cui è necessario intervenire su più fronti. Dai servizi per gli animali d’affezione, al miglioramento dell’anagrafe canina, passando per maggiori controlli e per una capillare regolamentazione sulla detenzione degli animali in città.

L’introduzione del Nuovo Codice della Strada da dicembre scorso ha notevolmente inasprito le pene contro l’abbandono di animali. Tra le misure più severe c’è la reclusione fino a 7 anni nel caso malaugurato in cui l’abbandono del povero animale fosse causa di incidenti mortali, che viene quindi equiparato all’omicidio stradale da parte di chi abbandona.

Adottare un amico a quattro zampe da una delle tante strutture presenti sul territorio è un gesto la cui portata è molto più grande di quanto si possa immaginare. E per chi non potesse tenere l’animale in casa o non fosse in grado di prendersene cura per qualsiasi ragione, esiste da molto tempo anche la possibilità dell’adozione a distanza.