Jacopo Cicci, esponente dei Civici Umbri, con 2047 preferenze ottenute alle ultime elezioni regionali, si è confermato il candidato più votato a Gubbio. Tuttavia, nonostante il successo personale, la lista non è riuscita a raggiungere la soglia necessaria per ottenere un seggio in Consiglio regionale. In un’intervista, Cicci ha raccontato le sue riflessioni sul risultato elettorale, i temi principali della campagna e le prospettive politiche per Gubbio e l’Umbria.

“Questo risultato è frutto del lavoro di squadra che il mio gruppo porta avanti da un anno e mezzo sul territorio”, ha spiegato Cicci. “Abbiamo cercato di coinvolgere le persone in processi di cittadinanza attiva, promuovendo la partecipazione. Questo tipo di impegno, oltre a rafforzare il senso di comunità, porta anche risultati sul piano elettorale”.

Visibilmente emozionato, Cicci ha espresso gratitudine verso la comunità eugubina: “Sono orgoglioso e commosso per l’abbraccio che ho ricevuto. Questa è la comunità che mi ha fatto crescere e diventare quello che sono. Spero di ripagare la fiducia, anche se non siamo riusciti a ottenere l’elezione, questo mi stimola ad andare avanti”.

Jacopo Cicci è stato il candidato più votato a Gubbio con 2047 preferenze

Nonostante le 2047 preferenze, Cicci non è stato eletto a causa della scarsa performance della lista Civici Umbri a livello regionale. “Ho ottenuto più voti di tre consiglieri regionali eletti con altre liste”, ha sottolineato, “ma il nostro progetto non ha dato i risultati sperati negli altri territori. Dobbiamo riflettere su cosa non ha funzionato”.

Cicci ha poi puntato il dito contro l’attuale legge elettorale regionale, che penalizza le aree meno popolose: “Questa legge fa competere in un’unica circoscrizione bacini elettorali completamente diversi. Non è un caso che su 12 consiglieri di maggioranza, 8 o 9 siano di Perugia o Terni. Territori importanti come Gubbio, Città di Castello e Foligno sono rimasti esclusi. È necessario cambiare questa legge per garantire una rappresentanza più equa”.

Un tema centrale della campagna elettorale è stato quello della sanità, che secondo Cicci ha avuto un ruolo decisivo nella vittoria di Stefania Proietti. “Ovunque siamo andati, le persone chiedevano una cosa sola: la possibilità di accedere alle cure in modo semplice, universale e vicino a casa. La situazione attuale è assurda, con appuntamenti che vengono spostati da una città all’altra, rendendo l’accesso alle cure estremamente complicato”.

Cicci ha criticato la gestione della sanità da parte della giunta Tesei: “Nonostante il dimezzamento delle liste d’attesa sbandierato dalla destra, questo non è bastato. Stefania Proietti ha vinto anche perché ha saputo intercettare il malcontento dei cittadini, ottenendo uno scarto netto rispetto alle previsioni”.

“Il sistema sanitario deve essere vicino ai cittadini, soprattutto nelle aree periferiche”

Sul futuro, Cicci ha sottolineato l’importanza di investire nella sanità pubblica e di implementare il decreto ministeriale 77 del 2022, che prevede la creazione di case di comunità e una maggiore medicina territoriale. “Il Covid ci ha insegnato che il sistema sanitario deve essere vicino ai cittadini, soprattutto nelle aree periferiche. Abbiamo i fondi del PNRR per attuare questo progetto entro il 2026, ma dobbiamo garantire la sua continuità nel tempo.”

Un altro tema affrontato dal candidato più votato a Gubbio è stato il problema della frammentazione politica nell’Eugubino, dove si sono presentati 15 candidati alle regionali. “È un’anomalia che dimostra la mancanza di una visione comune, ha commentato Cicci. “Veniamo da elezioni comunali recenti che hanno lasciato profonde divisioni, e queste non si sono ricomposte. Ogni partito ha giocato la propria partita, rendendo impossibile una candidatura unitaria.”

Secondo Cicci, il sistema elettorale attuale incentiva queste divisioni: “Quando la segreteria regionale chiede di candidare persone in ogni territorio, è difficile per i partiti rinunciare a presentare i propri candidati. Questo porta inevitabilmente a una frammentazione che penalizza territori come Gubbio.”

“Sono certo che Proietti sia coerente con il suo ruolo istituzionale e non sfavorisca Gubbio”

Alla domanda su come la vittoria di Stefania Proietti potrebbe influenzare il governo locale, Cicci ha espresso fiducia ma anche cautela: “Sono certo che la Proietti sia coerente con il suo ruolo istituzionale e che non sfavorisca Gubbio solo perché qui governa una giunta di centrodestra. Noi faremo da garanti per evitare che questo accada, perché l’obiettivo deve essere il bene della città, non quello delle ideologie”.

Infine, Cicci ha lanciato un appello per superare le divisioni politiche a livello locale: “Dobbiamo costruire politiche comprensoriali che vadano oltre Gubbio, coinvolgendo tutta la fascia appenninica, da Gualdo Tadino a Umbertide. Solo ampliando il nostro bacino elettorale possiamo garantire una rappresentanza adeguata per il nostro territorio.”

Sul futuro della città, Cicci ha mostrato un cauto ottimismo: “Gubbio ha sempre avuto uno spirito di aggregazione e iniziativa, ma dobbiamo imparare a mettere da parte le rivalità per lavorare insieme. È l’unico modo per uscire dalla marginalità che ci affligge da decenni”.