Al via la ricostruzione della frazione di Campi di Norcia: è quanto annuncia la vice commissaria per la ricostruzione e presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. La governatrice umbra rende noto che giovedì 22 agosto, alle ore 10:30, presso la sede della Comunanza, avrà luogo la consegna dei lavori dell’intero borgo che è oggetto dell’ordinanza commissariale speciale “finalizzata a ricostruire in maniera unitaria e coordinata”, per quanto riguarda sia le opere pubbliche sia quelle private.

Ricostruzione a Campi di Norcia

Nell’aprile 2023 si costituisce il consorzio unico RicostruiAmo Campi composto da 10 sub-consorzi, 101 proprietari, 17 unità minime di intervento oltre che dalla Madonna di Piazza e dagli oratori del Santissimo Sacramento e di San Michele Arcangelo. L’importo complessivo preventivamente stimato per gli interventi è pari a 37 milioni 534.802 euro di cui già assegnati a valere sulla contabilità speciale in capo alle opere pubbliche per 17 milioni 770.784 euro.

Nella frazione si trova anche un rifugio escursionistico inserito nell’ordinanza commissariale speciale numero 62/2023 per il recupero del quale sono previsti due milioni 218.784,00 euro. I dissesti idrogeologici interni all’abitato, i sottoservizi, le mura di cinta, le porte di accesso e la torre, i cantieri, invece, ricadono sotto la gestione diretta dell’Usr Umbria in qualità di soggetto attuatore.

Invece, in merito alla chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, gravemente danneggiata dal sisma del 30 ottobre 2016 che ne ha distrutto la facciata e il portico rinascimentale, la Curia di Spoleto ha già dato l’incarico per la predisposizione del progetto che è attualmente in fase avanzata di redazione.

No a barriere architettoniche in edifici privati

Nel frattempo, l’assessore regionale alle Politiche della Casa Enrico Melasecche fa sapere che “supera i 1,7 milioni di euro il fabbisogno regionale complessivo lordo per l’annualità 2023-2024 a sostegno degli interventi volti al superamento ed abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati.

La Giunta regionale, su sua proposta, ha infatti rideterminato l’ammontare sulla base delle istanze pervenute dai Comuni al 31 luglio scorso. La Giunta ha, pertanto, aggiornato il precedente budget approvato nell’aprile scorso che teneva conto delle domande prodotte dai cittadini al 1 marzo per la concessione dei contributi, che contava oltre 1 milione e 178mila euro.

“Saranno soddisfatte tutte le richieste di contributi – afferma l’assessore Melasecche – sostenendo complessivamente 590 interventi, 452 nel territorio della provincia di Perugia e 138 in quella di Terni, per la realizzazione di opere che garantiranno alla persone con disabilità l’accessibilità e la piena vivibilità delle proprie abitazioni”.

Assessore Melasecche: “Avere una casa è un diritto”

Possiamo soddisfare – spiega nel dettaglio Enrico Melasecche – interamente il fabbisogno regionale: la Regione può contare sulle risorse già trasferite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a valere sulla legge 13/1989, e considerate le somme registrate come ‘residui’ da parte dei Comuni all’incirca per complessivi 451mila euro, l’importo effettivo di risorse da assegnare ed erogare ai Comuni è di circa 1,280 milioni”. 

“Non dovendo attendere come negli anni precedenti il riparto del Fondo nazionale per il superamento delle barriere architettoniche da parte del MIT – prosegue, quindi, l’assessore – abbiamo voluto recepire anche le istanze dei Comuni che, in quanto trasmesse oltre i termini prescritti, non erano state conteggiate. Sale così a 590, rispetto ai 563 previsti ad aprile, il numero di interventi per i quali viene assicurato il nostro sostegno”.

“Fin dall’inizio della legislatura – commenta, infine, Melasecche – ci siamo adoperati per soddisfare tutte le domande pervenute dai cittadini e dalle famiglie umbre nella necessità di adeguare le proprie case, recuperando sui ritardi accumulati negli anni a causa dei mancati finanziamenti statali. Abbiamo dato e continuiamo a dare risposte concrete al diritto di avere una casa senza barriere architettoniche e alla propria autonomia”.