Oggi, come ogni 20 settembre, il Campanone di Gubbio ha risuonato per commemorare l’anniversario della Breccia di Porta Pia, avvenuta il 20 settembre 1870. Questo evento, memorabile per la storia d’Italia, segnò l’ingresso delle truppe italiane a Roma e il completamento dell’Unità d’Italia, trasformando il papato in un potere esclusivamente spirituale e facendo della città eterna la capitale del neonato Regno d’Italia.

Il suono del Campanone, che riecheggia tre volte nel corso della giornata, alle 7:00, alle 12:00 e alle 19:00, è un simbolo potente che collega il passato storico con la vita quotidiana della città di Gubbio.

Il Campanone di Gubbio, situato sulla torretta del maestoso Palazzo dei Consoli, è una delle campane più celebri e amate della città. La campana attuale fu fusa il 30 ottobre 1769 dal maestro campanaro Giovanni Battista Donati, originario de L’Aquila, con l’apprendista Angelo Mari. Il Campanone, con un peso imponente di 19,66 quintali più il battaglio di 1,14 quintali, è una campana civica e non religiosa, una caratteristica che la distingue da altre campane religiose presenti in Umbria e in Italia.

Il suono del Campanone è affidato alla Compagnia dei Campanari del Palazzo dei Consoli, un gruppo di valorosi esperti che da secoli mantiene viva questa tradizione. Il Campanone non suona mai da solo: fa parte di un concerto composto anche dalla Mezzana, una campana risalente al 1600, e dalla Piccola, di origine duecentesca. Queste tre campane costituiscono un concerto armonico che viene eseguito in occasione di eventi speciali e celebrazioni.

Il Campanone di Gubbio è un simbolo di libertà e di solidarietà

La Scoletta, situata sulla cima della torretta, ha un ruolo particolare nella storia di Gubbio. In passato, il suo scopo era segnare l’inizio delle lezioni scolastiche quotidiane. Questo antico utilizzo, che le conferì il nome, la collegava alla vita quotidiana della comunità eugubina. Oggi, la Scoletta non viene più suonata, ma resta un simbolo del legame tra la città e la sua tradizione.

Il 20 settembre è una data di grande importanza per l’Italia, poiché ricorda l’ingresso delle truppe italiane a Roma, guidate dal generale Raffaele Cadorna, che sancì l’annessione della città al Regno d’Italia.

Gubbio, commemora questa ricorrenza attraverso il suono solenne del Campanone, un gesto che ricorda non solo l’evento storico in sé, ma anche il valore della libertà, dell’unità nazionale e della solidarietà.

Il Campanone di Gubbio non è solo una reliquia del passato, ma continua a essere parte integrante della vita della città. Dopo le celebrazioni del 20 settembre, la prossima occasione in cui il Campanone tornerà a suonare sarà il 30 ottobre, quando si celebrerà il compleanno della campana, in ricordo della sua fusione avvenuta il 30 ottobre 1769. Questa celebrazione è particolarmente sentita a Gubbio, poiché il Campanone rappresenta non solo un simbolo civico, ma il cuore stesso della città.

Durante l’anno, il Campanone suona in occasione di altre importanti festività cittadine, come la celebre Festa dei Ceri e le principali solennità religiose. Ogni volta che il suo suono riempie l’aria di Gubbio, i cittadini eugubini si sentono uniti dalla tradizione e dal senso di appartenenza a una comunità antica e orgogliosa.

La Compagnia del Campanari ha profonde radici a Gubbio

La Compagnia dei Campanari del Palazzo dei Consoli è un’istituzione che ha profonde radici nella città. Il gruppo di esperti campanari ha il compito di suonare il Campanone e le altre campane del concerto nelle occasioni ufficiali. Suonare una campana di tale dimensione e peso richiede grande abilità e precisione, e la Compagnia dei Campanari mantiene viva una tradizione antica, tramandando conoscenze e competenze di generazione in generazione. Svolgono il proprio lavoro a un’altezza che sfiora i sessanta metri senza alcun sistema di sicurezza se non la propria forza e la propria abilità.

La figura del campanaro ha un significato speciale nella cultura italiana, essendo associata non solo alla gestione tecnica delle campane, ma anche al ruolo di custode delle tradizioni locali. La Compagnia dei Campanari di Gubbio è consapevole dell’importanza del proprio lavoro e si impegna a preservare e tramandare questa antica arte.

Il Campanone, essendo una campana civica e non religiosa, ha un significato particolare per la città di Gubbio. Rappresenta l’identità civica e laico-repubblicana della comunità, un simbolo di unione e partecipazione che va oltre la sfera religiosa, pur rimanendo profondamente radicato nella storia e nelle tradizioni del territorio.

(Immagini, cortesia www.eugubininelmondo.com)