15 May, 2025 - 15:15

Tentano la truffa del falso incidente, due campani arrestati ad Arrone dai Carabinieri

Tentano la truffa del falso incidente, due campani arrestati ad Arrone dai Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Terni hanno arrestato due uomini, di 39 e 56 anni, entrambi originari della Campania e con precedenti, per tentata truffa aggravata in concorso. I due sono stati fermati ad Arrone, mentre si spostavano nel comune della Valnerina ternana, dopo aver cercato di raggirare un’anziana con la ben nota tecnica del “falso incidente”.

Secondo quanto ricostruito dai militari, la vittima designata, una dona 88enne residente nella zona, aveva ricevuto poco prima una telefonata da un sedicente maresciallo dei Carabinieri. L’uomo, con tono autoritario e preoccupato, le aveva raccontato che il figlio era stato coinvolto in un grave incidente stradale con feriti e che si trovava in stato di fermo. Per “evitare ulteriori conseguenze”, la donna avrebbe dovuto consegnare 3mila euro in contanti o gioielli a un incaricato che si sarebbe presentato di lì a poco alla sua porta.

La segnalazione decisiva di un vicino, dopo vari tentativi di truffa andati a vuoto

Non si è trattato, però, di un caso isolato. Nella stessa fascia oraria, anche altri residenti avevano ricevuto telefonate simili, in cui venivano allarmati con racconti di presunti sinistri e richieste di denaro. Uno di loro, insospettito, ha deciso di allertare la Centrale Operativa dei Carabinieri tramite il numero unico di emergenza 112. La segnalazione ha messo in moto una rapida risposta da parte dell’Arma: sono state inviate in zona diverse pattuglie, sia in uniforme sia in abiti civili.

Proprio due militari in borghese hanno notato un’utilitaria con a bordo due uomini che si aggirava con andatura incerta per le vie di Arrone. I due a bordo si comportavano come se cercassero un indirizzo preciso. La conferma è arrivata poco dopo: l’auto si è fermata vicino all’abitazione dell’anziana e uno dei due è sceso per bussare alla porta. Il ritardo nell’apertura e la presenza di alcune persone in strada hanno fatto desistere il truffatore, che è tornato in macchina. A quel punto, i militari hanno fermato il veicolo e identificato i due uomini, risultati essere entrambi campani e senza alcun motivo plausibile per trovarsi in zona.

Processo per direttisima per i due autori della tentata truffa: arresto convalidato e obbligo di dimora 

Nel frattempo, la donna aveva già raccolto quanto richiesto: una somma in contanti e alcuni gioielli, pronta a consegnarli a quello che credeva essere un emissario dei Carabinieri. È stata lei stessa, successivamente, a raccontare tutto ai militari, dopo essere stata tranquillizzata sulle reali condizioni del figlio, che non era mai stato coinvolto in alcun incidente.

I due fermati sono stati trattenuti in camera di sicurezza in attesa del processo per direttissima, svoltosi martedì scorso 13 maggio. Il giudice ha convalidato gli arresti, disponendo per entrambi l’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza, situati nelle province di Caserta e Salerno. Il procedimento penale a loro carico è ancora in corso. 

L’appello dell’Arma ai cittadini del territorio ternano: “Non fidatevi, chiamate subito il 112”

L’Arma dei Carabinieri ha rinnovato l’appello alla popolazione, soprattutto agli anziani e ai loro familiari, a diffidare di chiunque si presenti con richieste di denaro per presunti incidenti o problemi legali.In nessun caso – ricordano i militari – viene richiesto denaro o gioielli per il rilascio di persone arrestate o fermate”. In presenza di telefonate sospette, è importante verificare subito con i familiari la veridicità dei fatti raccontati, evitare di far entrare sconosciuti in casa e contattare immediatamente il 112.

La prontezza della risposta delle forze dell’ordine e la collaborazione dei cittadini hanno permesso, in questo caso, di sventare un raggiro che avrebbe avuto conseguenze economiche e psicologiche gravi per la vittima. Un segnale concreto dell’importanza della prevenzione e della fiducia tra comunità e istituzioni.

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Federico Zacaglioni
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