Si è tenuta ieri sera a Gubbio, in un luogo di altissimo valore simbolico, la Basilica di Sant’Ubaldo, la cerimonia di firma del protocollo d’intesa per la valorizzazione turistica e spirituale del Cammino di Sant’Ubaldo.
Sotto l’urna che custodisce le spoglie del Patrono della città, vescovo Ubaldo Baldassini, Comune e Diocesi eugubina hanno suggellato un patto che segna una nuova fase per la promozione di un itinerario destinato a diventare riferimento nel panorama nazionale ed europeo.
Il Cammino di Sant’Ubaldo rievoca i tragitti che il Santo percorse tra le colline e le montagne di Umbria e Marche, attraversando territori di straordinaria bellezza paesaggistica, naturalistica e culturale.
Con la firma del protocollo nasce un Comitato tecnico interistituzionale, guidato dal Comune e dalla Diocesi di Gubbio, con il compito di coordinare le azioni di valorizzazione.
Le attività previste sono molteplici:
rielaborazione e cartografazione del tracciato storico,
posa di una segnaletica unitaria e riconoscibile,
valorizzazione dei luoghi legati alla vita del Santo,
creazione di risorse informative e promozionali condivise,
organizzazione integrata di manifestazioni culturali, religiose e turistiche,
sviluppo di una rete diffusa di ospitalità per pellegrini, escursionisti e visitatori,
ricerca di finanziamenti a livello regionale, nazionale ed europeo.
Alla cerimonia hanno partecipato numerose realtà istituzionali ed associative. Oltre al Comune di Gubbio erano presenti i Comuni di Scheggia e Pascelupo, Cantiano, Cagli (Pianello), Serra Sant’Abbondio (Fonte Avellana), Apecchio, e l’Unione montana Urbania.
Sul fronte ecclesiale hanno aderito le Diocesi di Gubbio, Fano e Urbino, mentre il mondo dell’associazionismo era rappresentato dalle sezioni locali del Club Alpino Italiano di Gubbio e Urbino. Fondamentale il contributo di storiche realtà cittadine come l’Associazione Maggio Eugubino, le Famiglie Ceraiole e l’Università dei Muratori, Scalpellini e Arti Congeneri.
Il momento più atteso è stato l’intervento del sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, che ha definito l’accordo un passo storico:
“Si tratta di un momento davvero significativo per la nostra città e per i territori che ci circondano. Con la firma di questo protocollo d’intesa dedichiamo un impegno comune alla valorizzazione turistica e spirituale del Cammino di Sant’Ubaldo, un itinerario che non è soltanto un percorso geografico, ma una via che custodisce memoria, fede e identità”.
Il primo cittadino ha poi aggiunto:
“Il Cammino di Sant’Ubaldo ci riporta alle orme del nostro Santo patrono, che ha segnato la storia di Gubbio e continua a parlare al cuore delle nostre comunità. È un segno di unità e di visione condivisa, un patto per custodire e valorizzare un patrimonio che appartiene a tutti”.
Il sindaco ha voluto ringraziare chi ha creduto per primo nel progetto:
“Un ringraziamento speciale va all’Associazione Maggio Eugubino, per avere per prima creduto in questo progetto, alle Famiglie Ceraiole e all’Università dei Muratori, che hanno saputo interpretare e rilanciare con entusiasmo la tradizione e l’identità della nostra città. Questa firma non è un punto di arrivo, ma un nuovo inizio. Vogliamo che il Cammino di Sant’Ubaldo entri a pieno titolo nel sistema dei cammini italiani ed europei, rafforzando i legami tra Umbria e Marche, creando nuove opportunità di sviluppo sostenibile, culturale e spirituale per i nostri territori”.
Anche l’assessore alla Cultura Paola Salciarini ha sottolineato l’importanza di una collaborazione ampia:
“Il progetto che oggi avviamo insieme nasce dalla collaborazione tra Comune e Diocesi, ma prende forza dall’adesione convinta di enti locali, associazioni, famiglie e realtà storiche che hanno scelto di camminare fianco a fianco”.
L’assessore ha evidenziato il valore esperienziale del camminare:
“Attraverso paesaggi straordinari, ricchi di natura, arte e cultura, questo itinerario ci ricorda che il camminare non è soltanto spostarsi, ma è un esercizio di incontro, di crescita e di scoperta. Le azioni previste dal protocollo, come la ricostruzione dell’antico itinerario e la creazione di una rete di accoglienza diffusa, sono passi concreti per rendere questo Cammino sempre più vivo e accessibile a pellegrini, camminatori e turisti”.
Infine, ha concluso:
“Con la nascita del Comitato tecnico interistituzionale diamo stabilità e prospettiva a un lavoro che guarda lontano”.
Assente per impegni improrogabili, il Vescovo di Gubbio e Città di Castello, mons. Luciano Paolucci Bedini, ha fatto pervenire una nota:
“La firma di questo accordo per l’implementazione del Cammino di Sant’Ubaldo tra gli enti promotori e responsabili del territorio, civili e religiosi, è davvero un bel traguardo, sia per proporre un nuovo percorso spirituale che possa aiutare i tanti che oggi amano i cammini, sia per far conoscere una figura di santità e l’originalità del territorio che l’ha ospitata”.
Il Vescovo ha aggiunto:
“Camminare dentro questa storia attraverso i sentieri che verranno indicati e le ospitalità che saranno messe in opera penso che sia una delle maniere più belle per incontrare e conoscere Sant’Ubaldo, per vivere la sua spiritualità, per sentire anche dalla sua viva voce e dagli eventi della sua storia come il suo tempo sia stato molto fruttuoso, molto proficuo per il cammino della Chiesa e della fede”.
A firmare il protocollo per la Diocesi di Gubbio è stato il Vicario Generale, don Mirko Orsini, che ha dichiarato:
“Questo è un momento estremamente importante per la vita della Chiesa eugubina, ma anche per tutta la cittadinanza: il sentiero di Sant’Ubaldo è un cammino comunitario, ma anche spirituale”.
Il sacerdote ha poi concluso con un auspicio:
“L’augurio che faccio a tutti noi è che questo cammino, che abbraccia non solo i Comuni all’interno della nostra Diocesi, ma si spinge fino a Fano e Urbino, possa diventare sentiero di speranza per tanti pellegrini all’insegna e dietro al nostro amato patrono Sant’Ubaldo”.
Il protocollo d’intesa segna l’inizio di un percorso condiviso, che non riguarda solo Gubbio ma un intero territorio. L’integrazione del Cammino di Sant’Ubaldo nei grandi network di cammini europei rappresenta una straordinaria occasione di sviluppo sostenibile, crescita culturale e promozione turistica.
La collaborazione tra istituzioni civili, diocesi, associazioni e realtà storiche locali evidenzia come la tutela della memoria del Santo Patrono non sia soltanto una questione religiosa, ma un elemento identitario e comunitario capace di creare nuove prospettive.
La firma del protocollo sotto l’urna di Sant’Ubaldo è un gesto denso di significato. Non solo suggella l’impegno di più enti e associazioni, ma indica una direzione precisa: fare del Cammino di Sant’Ubaldo un itinerario di fede, cultura e turismo in grado di attrarre pellegrini e visitatori da tutta Italia e dall’estero.
Il futuro del Cammino sarà ora nelle mani del Comitato tecnico interistituzionale, che dovrà tradurre gli impegni in azioni concrete. Ma la serata di ieri ha già consegnato un messaggio chiaro: la memoria di Sant’Ubaldo continua a unire comunità diverse, offrendo al tempo stesso radici e prospettive.
Come ha detto il sindaco Fiorucci, “questa firma non è un punto di arrivo, ma un nuovo inizio”.