La bozza del calendario venatorio diffuso dalla Regione Umbria ha suscitato reazioni contrastanti, con i consiglieri regionali della Lega Manuela Puletti, Valerio Mancini e Marco Castellari che esprimono il loro disappunto e auspicano miglioramenti significativi.
Il calendario proposto prevede la preapertura al primo settembre, l’apertura generale al 15 settembre e la caccia al cinghiale dal 17 ottobre al 16 gennaio. Tuttavia, i consiglieri regionali della Lega ritengono che questa bozza sia poco audace e richieda modifiche sostanziali.
Le critiche al calendario venatorio dell’Umbria da parte della Lega
Scendendo nel dettaglio, i dubbi sono stati sollevati nei riguardi dell’apertura della caccia al cinghiale fissata di giovedì e sulla mancanza di giornate aggiuntive per la caccia migratoria. Riguardo alla caccia al cinghiale, sottolineano l’importanza di aumentare gli abbattimenti per gestire l’eccessiva presenza di questi animali. Propongono, quindi, di anticipare l’apertura al sabato o alla domenica anziché durante la settimana, per consentire ai cacciatori di partecipare senza dover prendere ferie.
Per quanto riguarda la caccia migratoria, i consiglieri esprimono perplessità sull’assenza di giornate aggiuntive prima e dopo il periodo indicato nel calendario. Chiedono chiarimenti sulle motivazioni di questa scelta e ribadiscono la richiesta di includere specie in deroga, come tortora dal collare, storno e piccione, nella preapertura. Sottolineano la necessità di aggiornare gli studi e i monitoraggi per adeguare il carniere delle tortore e garantire una gestione sostenibile.
La Lega richiama anche l’attenzione sulle carenze riscontrate nella gestione del calendario venatorio in passato, evidenziando la necessità di un’impostazione politica che tenga conto delle esigenze dei cacciatori e delle associazioni.
Le perplessità sollevate dalla Lega riflettono le preoccupazioni di diverse associazioni venatorie sul calendario proposto dalla Regione. Si auspica che la politica ascolti tali preoccupazioni e lavori insieme alle associazioni per trovare soluzioni soddisfacenti che tengano conto sia della conservazione delle specie che delle esigenze dei cacciatori.
La caccia in Umbria: la stagione 2023/2024
La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato lo scorso luglio il calendario venatorio per la stagione di caccia 2023/2024. Nel 2023, basandosi su una sentenza favorevole del TAR riguardo alle scelte della Regione nella stagione precedente, era stato proposto un calendario simile a quello dell’anno precedente, con una giornata di preapertura alla tortora il 2 settembre e apertura generale il 17 settembre.
Quest’anno sono previsti anche periodi specifici per la caccia selettiva agli ungulati. I carnieri massimi consentiti variano a seconda delle specie e dei periodi di caccia, con limiti sia giornalieri che stagionali. L’addestramento dei cani da caccia sarà permesso dal 14 agosto al 14 settembre, escluse alcune giornate, mantenendo una distanza di sicurezza dalle Aziende Faunistico-Venatorie.
Che cos’è il calendario venatorio
Il calendario venatorio è un documento ufficiale emesso dalle autorità competenti, generalmente a livello regionale o nazionale, che stabilisce le date di apertura e chiusura della caccia per le diverse specie animali presenti sul territorio.
Questo calendario regola le attività venatorie al fine di garantire la conservazione delle specie selvatiche, il mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi e il rispetto delle normative vigenti in materia di protezione ambientale e di gestione della fauna. Oltre alle date di apertura e chiusura della caccia, il calendario venatorio può includere disposizioni specifiche riguardanti i limiti di prelievo per ciascuna specie, le modalità di caccia consentite e le aree soggette a restrizioni particolari.