E’ stato ritrovato questa mattina, martedì 9 luglio, lungo il fiume Tevere il cadavere di una anziana. Si tratta di una donna ultra ottantenne della quale i familiari avevano recentemente lanciato l’allarme per la preoccupante scomparsa.

Il corpo della vittima è rinvenuto precisamente in località Ponte Valleceppi, nel giro di pochissime ore dall’avvio delle ricerche. Le informazioni di cui dispongono le forze dell’ordine lasciano pensare, per il momento, che si sia trattato di un gesto volontario sebbene non si esclude l’ipotesi che la donna sia caduta accidentalmente in acqua a causa di un’improvvisa scivolata.

Le indagini degli agenti di polizia, in collaborazione con i vigili del fuoco, proseguono per accertare meglio le dinamiche del tragico evento.

Cadavere nel Tevere: i casi del 2024 in Umbria

Quello della donna ultra 80enne rinvenuta oggi presso Ponte Valleceppi non è il primo cadavere ritrovato nelle acque del fiume Tevere, in territorio umbro, dall’inizio del 2024.

Soltanto un paio di mesi fa, il 1 aprile 2024 per l’esattezza, lo stesso fiume aveva restituito il corpo senza vita di un ragazzo di 20 anni, originario di Valfabbrica, all’altezza di Ponte San Giovanni. Anche in questo caso, l’ipotesi più accreditata riguardo al decesso del giovane era stata quella del suicidio.

L’allarme era scattato intorno alle ore 1.20 della notte precedente, quando alla sala operativa dei vigili del fuoco di Perugia era giunta una richiesta di soccorso, estesa anche alle forze dell’ordine e al servizio di emergenza del 118. Sul posto, dopo l’individuazione del corpo senza vita del ragazzo, gli operatori si erano subito messi all’opera per gestire la drammatica situazione, a partire dal recupero tempestivo della salma tramite autogru e toboga.

“Per rispettare la privacy e il dolore dei familiari – si leggeva, a questo proposito, in una nota del 115 perugino – non saranno diffuse immagini o ulteriori dettagli in merito a quanto accaduto”.

Andando ulteriormente indietro nel tempo, all’inizio del mese di marzo nelle acque del Tevere, in località Miralduolo, era stato anche ritrovato il cadavere di Patrizia Rondini, la 64enne scomparsa dal suo appartamento di Ferriera di Torgiano.

Il caso di Patrizia Rondini

Il sospetto allontanamento di Patrizia Rondini, dalla propria abitazione familiare era stato denunciato da parte del figlio Mirco perfino nella trasmissione televisiva ‘Chi l’ha visto?’. A sollevare preoccupazione, in modo particolare, era stato il fatto che la donna con sé non avesse nulla al momento della sparizione. Niente soldi, nessun documento, neppure la giacca. Indossava solamente una felpa scura e un paio di sneakers nere e rosse ai piedi.

Tra l’altro, il figlio della vittima in televisione aveva spiegato che la mamma, pensionata, viveva un momento di grande fragilità e forte depressione.“Per scongiurare il peggio abbiamo anche manomesso la sua auto in modo che non potesse usarla per andare via” aveva raccontato Marco ai microfoni di Rai 3. “Oggi pomeriggio papà stava facendo un pisolino pomeridiano, gli è suonato il cellulare e la mamma glielo ha portato – aveva detto – Un quarto d’ora, quando la conversazione era terminata, la mamma non era più dentro casa”.

“È uscita a piedi senza telefono, ha solamente tolto pantofole e messo le scarpe da ginnastica – aveva aggiunto Marco con preoccupazione – Dove può essersi diretta? Ponte San Giovanni l’abbiamo già battuta, sono subito uscito dal lavoro per ricercarla insieme a papà e altre persone. Ci siamo divisi le zone, la città è grande ma non è Milano”.

“Se mamma è ospite di qualcuno – si era, pertanto, raccomandato ai telespettatori della trasmissione tv – spero che questo qualcuno si faccia vivo, però ho seri dubbi, non so dove può essere finita”.

A scoprire il cadavere di Patrizia Rondini nelle acque del fiume Tevere era stato un drone del Nucleo SAPR. La salma era stata, quindi, recuperata con tecniche Saf Fluviali per poi essere consegnata alle autorità competenti.