07 Dec, 2025 - 12:09

Cacciatore ferito da colpo di fucile durante battuta al cinghiale a Volterrano, trasportato in elisoccorso in codice rosso e operato d'urgenza

Cacciatore ferito da colpo di fucile durante battuta al cinghiale a Volterrano, trasportato in elisoccorso in codice rosso e operato d'urgenza

Un uomo di 60 anni è rimasto gravemente ferito da un colpo di fucile esploso, secondo le prime ricostruzioni, accidentalmente durante una battuta al cinghiale nei boschi di Volterrano, frazione del comune di Città di Castello.

Il proiettile ha colpito l’uomo all’altezza dell’addome e di un fianco, provocando una ferita profonda e una copiosa perdita di sangue. I compagni di squadra, allarmati dall’accaduto, hanno sospeso immediatamente le attività venatorie e contattato il 118.

Ferito in una battuta al cinghiale: stabilizzazione sul posto e trasferimento in codice rosso

La conformazione impervia del territorio, caratterizzata da fitte zone boschive e viabilità limitata, ha reso necessario l’intervento immediato dell’elisoccorso regionale. L’elicottero è atterrato in una radura individuata dai soccorritori e messa in sicurezza dai cacciatori, permettendo l’accesso rapido agli operatori sanitari.

I sanitari hanno raggiunto l'uomo in pochi minuti, prestando manovre di stabilizzazione sul posto e valutando con attenzione la gravità delle ferite riportate all’addome e al fianco. Dopo le prime cure, il 60enne è stato trasferito a bordo dell’elisoccorso in “codice rosso”, il livello massimo di emergenza, e condotto direttamente in ospedale.

Una volta giunto in struttura, il paziente è stato immediatamente portato in sala operatoria, dove l’equipe medica ha eseguito un intervento d’urgenza volto a contenere l’emorragia interna e a trattare i danni provocati dal proiettile. I sanitari mantengono il massimo riserbo sul quadro clinico e sulla prognosi, sottolineando che le prossime ore saranno decisive per valutare l’evoluzione delle condizioni del ferito.

Ricostruire la dinamica e accertare responsabilità

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Città di Castello, che hanno effettuato i primi rilievi tecnici e avviato le procedure investigative per ricostruire con precisione la sequenza degli eventi. Gli investigatori stanno ascoltando i presenti, accertando la posizione dei partecipanti alla battuta al momento dello sparo e raccogliendo ogni elemento utile a chiarire la dinamica dell’incidente.

Dai riscontri iniziali, l’ipotesi più accreditata rimane quella di una partenza accidentale del colpo, circostanza purtroppo tutt’altro che rara nelle battute condotte in terreni impervi e complessi, dove gli spostamenti dei cacciatori sono frequenti e complessi.

Restano tuttavia aperti tutti gli scenari: saranno necessari approfondimenti balistici, verifiche sull’impugnatura e sullo stato dell’arma, oltre ad accertamenti sulle condizioni ambientali - dalla fitta vegetazione alle pendenze del terreno, dalla visibilità alle distanze di sicurezza - per determinare con certezza le cause dell’incidente.

Sicurezza nelle battute: norme, responsabilità e rischi

Le battute al cinghiale comportano rischi elevati e impongono rigide regole di coordinamento, comunicazione e rispetto delle distanze di sicurezza. In contesti così complessi, un colpo accidentale può avere esiti drammatici: per questo le normative regionali e i protocolli delle associazioni venatorie prescrivono l’uso di dispositivi di protezione individuale, l’identificazione preventiva dei percorsi, la segnalazione visiva e acustica e la presenza di figure dedicate al coordinamento delle squadre.

Autorità locali e associazioni ribadiscono, in attesa degli esiti delle indagini, che la prevenzione passa innanzitutto per una formazione continua, per la responsabilità individuale e per il rispetto scrupoloso delle procedure operative. Solo attraverso disciplina, addestramento e controllo puntuale è possibile ridurre i rischi e scongiurare tragedie che, troppo spesso, nascono dalla sottovalutazione delle regole di sicurezza.

Proseguono le indagini

Le indagini dei Carabinieri proseguiranno nei prossimi giorni, con il sequestro dell’arma coinvolta e la raccolta di testimonianze tra i presenti, al fine di ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente. Come previsto dalla normativa vigente, eventuali responsabilità potranno essere accertate soltanto al termine dell’iter investigativo.

Nel frattempo lo sguardo vigile delle autorità e dell’intera comunità resta rivolto al delicato stato di salute del 60enne, tuttora ricoverato in prognosi riservata. I medici, nel più rigoroso riserbo, monitorano costantemente l’evoluzione delle sue condizioni, mentre familiari, amici e compagni di battuta vivono ore di grande apprensione, sperando in un esito positivo che possa lenire la paura e l’angoscia provocata da questa tragica vicenda.

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Francesco Mastrodicasa
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