Busitalia, Filt-Cgil e Uiltrasporti accendono i riflettori su venerdì 29 novembre, giornata che dalle 9.00 alle 13.00 vedrà uno stop di quattro ore nel settore dei trasporti pubblici e ferroviari. L’annuncio dello sciopero, gestito con modalità specifiche da Busitalia, coinvolgerà autobus urbani, extraurbani e la rete ferroviaria. Insomma, un venerdì nero, ma non solo per il Black Friday.

Busitalia, servizi impattati nella provincia di Perugia

Perugia e dintorni si preparano a gestire l’impatto dello sciopero su numerosi servizi. Coinvolti autobus urbani ed extraurbani, la navigazione sul Lago Trasimeno, il Minimetrò e i collegamenti meccanizzati di Spoleto, inclusi i percorsi “Spoletosfera” e “Ponzianina-Rocca e Posterna”. Durante la fascia di sciopero, dalle 9.00 alle 13.00, rimarranno operative le finestre di garanzia 6.00-9.00 e 12.00-15.00. Busitalia ha chiarito che “le corse che partono dal capolinea prima dell’orario dello sciopero raggiungeranno comunque il capolinea di destinazione”.

Servizi come le biglietterie di Piazza Partigiani e della stazione Fs di Perugia, la biglietteria di Spoleto e gli ascensori del capoluogo continueranno a funzionare normalmente. Il personale amministrativo e tecnico potrà aderire all’astensione dal lavoro nella fascia oraria indicata, bloccando ogni attività.

A Terni focus su autobus e funicolare

Anche a Terni l’agitazione si estenderà su vari servizi di trasporto pubblico, includendo autobus urbani ed extraurbani e la Funicolare di Orvieto. Saranno garantite le fasce orarie 6.30-9.30 e 12.30-15.30, con la conferma che “le corse che partono dal capolinea prima dell’orario dello sciopero raggiungeranno comunque il capolinea di destinazione”. Restano operative la biglietteria del Bus Terminal e gli sportelli per il pubblico. Anche in questa provincia il personale fisso e amministrativo potrà aderire, con conseguente astensione dal lavoro.

Disagi per i treni: le fasce di garanzia

L’agitazione toccherà anche i trasporti ferroviari. Per la rete regionale ex Fcu, i servizi saranno garantiti nelle fasce protette 5.45-8.45 e 11.45-14.45. Tuttavia, Busitalia avvisa che “a causa della diversa modalità di svolgimento del servizio ferroviario (autobus-treno-autobus) non sarà garantita la continuità del servizio stesso tra origine e destinazione”.

Per la rete nazionale gestita da Rfi, la situazione appare più rigida, con la conferma che “non ricadono servizi garantiti all’interno della fascia di sciopero (9.00-13.00)”. Ai viaggiatori viene suggerito di verificare orari e tratte per evitare sorprese.

Terni, simbolo della mobilitazione sindacale contro la manovra del Governo

Il 29 novembre sarà una giornata di mobilitazione per Cgil e Uil, che hanno scelto Terni come simbolo della protesta contro la manovra finanziaria del Governo Meloni. La manifestazione, che coinvolgerà circa 2.000-3.000 persone, vuole porre l’accento su temi come salari bassitagli alla sanità e scuola, e misure ritenute insufficienti per lavoratori e pensionati. La città dell’acciaio, scelta anche per il suo ruolo strategico nell’industria, ospiterà un corteo che partirà da Piazzale della Rivoluzione Francese e terminerà in Piazza Solferino, dove sono previsti interventi dei rappresentanti sindacali.

L’obiettivo è riportare al centro del dibattito pubblico le questioni fondamentali legate al lavoro, all’istruzione e alla sanità, evidenziando l’esigenza di interventi strutturali per affrontare le crescenti disuguaglianze. Terni diventa così il cuore della protesta regionale, con pullman in arrivo da Perugia, Foligno, Spoleto e Città di Castello per garantire una partecipazione diffusa.

Sciopero generale: l’Italia si ferma contro la manovra del governo

Il 29 novembre si preannuncia come una giornata di mobilitazione su scala nazionale, con Cgil e Uil che hanno proclamato uno sciopero generale di 8 ore per contrastare la manovra finanziaria del governo Meloni. La protesta coinvolgerà settori chiave come scuola, sanità e trasporti, con manifestazioni in tutte le regioni e modalità specifiche per ogni territorio.

A Terni, cuore della mobilitazione umbra, e in altre città come Firenze, con il corteo in partenza da Piazza Santa Maria Novella, si prevede una grande partecipazione. I sindacati puntano a ottenere aumenti salariali, miglioramenti per pensionati e risorse adeguate per i servizi pubblici, portando in piazza migliaia di lavoratori per chiedere un cambio di rotta nelle politiche economiche e sociali del paese.