Rinnovate le RSU in Busitalia, con la CGIL ancora primo sindacato all’interno del trasporto pubblico locale, ma con CISL e USB che rosicchiano consensi e salgono nella rappresentanza.
E intanto il TAR dell’Umbria ha respinto la richiesta di sospensiva della gara per il TPL presentata proprio dall’azienda. I giudici amministrativi entreranno direttamente nel merito della questione il prossimo 22 ottobre con una udienza dedicata.

Le due vicende si intrecciano direttamente, proprio per il ruolo giocato dal sindacato nell’ambito del prossimo affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale in Umbria. Le organizzazioni dei lavoratori, infatti, avevano contestato la divisioni in quattro lotti del servizio e l’aggiudicazione di massimo 2 lotti a un singolo operatore.

Per i giudici del TAR dell’Umbria la prossima scadenza dei termini per la presentazione delle domande di partecipazione alla gara (il prossimo 28 giugno 2024, ndr) non comporta un danno grave e irreparabile per Busitalia. Si andrà dunque direttamente all’analisi del merito del ricorso.

Elezioni RSU di Busitalia: CGIL primo sindacato, ma crescono CISL e USB, che festeggiano i risultati

La preoccupazione per la gara del trasporto pubblico locale, le recenti proteste e manifestazioni e lo stato di agitazione del personale della mobilità, hanno recitato un ruolo importante nelle elezioni per il rinnovo delle Rsu di Busitalia Sita Nord Umbria.

La Filt CGIL resta il primo sindacato in termini di rappresentanza con 390 voti. Ma scende notevolmente nei consensi a favore delle altre sigle sindacali (alle ultime elezioni del 2019 i voti erano stati 459). La Fit CISL consolida la seconda piazza della rappresentanza, mentre sale impetuoso il sindacato autonomo USB. Che dai 16 consensi del 2019 balza ad essere il terzo sindacato in assoluto raccogliendo 175 voti.

Esprime soddisfazione la Fit CISL Umbria, che ha consolidato i 5 delegati che già aveva ottenuto nel 2019 ed ha aumentato i voti in termini assoluti.
Risultati ottimi – fa sapere il segretario regionale Fit Cisl Umbria Fabio Ciancabilla – che ci fanno essere il secondo sindacato in questa azienda. Questo nonostante il periodo difficile che sta attraversando ormai da tempo il settore del Trasporto Pubblico Locale in Italia e, in particolar modo, nella nostra regione. In Umbria stiamo affrontando la questione del rinnovo delle gare e ciò non dà certezze all’azienda e ai lavoratori. Non avendo avuto risposte dall’azienda i lavoratori si trovano sempre di più in difficoltà. In questo contesto, la nostra posizione è stata compresa e sostenuta dai lavoratori. Noi abbiamo fatto proposte credibili alla Regione che sono state accolte. Proposte che sono state avanzate per tutelare maggiormente i lavoratori, come l’inserimento nella gara del Tpl della cosiddetta “clausola sociale rafforzata. Novità assoluta in termini nazionali. Il nostro sforzo, nei limiti possibili della normativa attuale, è stato premiato”.

Esulta l’USB divenuto terzo sindacato: “I lavoratori premiano chi ha lottato contro i soprusi”

Gli autonomi dell’USB festeggiano per quello che definiscono in un comunicato diffuso online come “un grande risultato, un’affermazione a dir poco straordinaria“.
L’aumento dei consensi – secondo la segreteria di USB Lavoro Privato, premia la lotta contro la privatizzazione del trasporto pubblico locale e quelli che vengono definiti “i soprusi aziendali, troppo spesso avallati dai sindacati confederali“.

USB diventa quindi terzo sindacato sin azienda, portando il numero dei suoi delegati in RSU a 5 – spiega la nota -. E confermando la bontà della propria azione in Busitalia Umbria. Si apre adesso una fase nuova, dove i lavoratori avranno nella voce dei nostri delegati uno strumento in più per la difesa dei propri diritti“.

Secondo il sindacato autonomo il processo di privatizzazione di Busitalia Umbria è stato avallato dai sindacati confederali. Portando “ad un peggioramento delle condizioni di lavoro e del servizio evidente e firmando accordi costantemente al ribasso. USB continuerà – conclude il comunicato – con determinazione nel suo percorso. Per difendere i diritti dei lavoratori del trasporto pubblico locale dell’Umbria ed il fondamentale servizio pubblico che questi svolgono“.