29 May, 2025 - 18:00

Burano si fa sentire: cittadini in dialogo con la Polizia Locale tra richieste, ricordi e speranze

Burano si fa sentire: cittadini in dialogo con la Polizia Locale tra richieste, ricordi e speranze

È stata una mattinata intensa, partecipata, viva. Forse la più affollata tra quelle promosse finora dal Comune di Gubbio per incontrare i cittadini sul territorio. Questa volta è toccato a Burano, borgo montano a circa 17 chilometri dalla città, che ha risposto con calore e determinazione all’invito della Polizia Locale, accorsa con gli agenti per ascoltare problemi, segnalazioni, ma anche storie di tenacia e attaccamento alla propria terra.

L’incontro si è svolto presso l’area verde della Chiesa Parrocchiale, chiusa da tempo per l’impossibilità dell’anziano don Bruno di occuparsene come un tempo. Un dettaglio che dice molto sul contesto: Burano è un piccolo centro di circa 200 residenti, in gran parte anziani, ma ancora animato da famiglie giovani e da un forte legame con gli emigrati che in estate tornano “a casa”.

“C’è ancora parecchia gente che va e viene, tante persone originarie di Burano hanno mantenuto le loro case qui. In estate siamo di più, il paese si ripopola”, hanno raccontato alcuni cittadini.

Le richieste: strade, segnale telefonico e attenzione istituzionale

Il nodo più urgente emerso dal confronto è stato senza dubbio quello della viabilità, in particolare le condizioni della SP208 di San Bartolomeo, Contessa e Osteriaccia, considerate dai residenti “al limite della praticabilità”.

La strada è in condizioni disastrose, molti tratti sono franati, altri completamente dissestati. Chi sale da San Bartolomeo può rendersene conto con i propri occhi”, hanno detto in coro.

Un problema che non nasce oggi: già il 27 giugno 2024, si era tenuta una riunione al Ristorante “da Baffone” – luogo simbolico della comunità – alla presenza di tecnici della Provincia di Perugia, politici locali e del neo-eletto vicesindaco Francesco Gagliardi. Sembrava tutto pronto per l’inizio dei lavori, con ipotesi di viabilità alternativa già vagliate. Ma da allora, “tutto è rimasto lettera morta”.

“Si è cantierato qualche breve tratto, ma al momento i lavori sono fermi. La situazione è persino peggiorata rispetto a un anno fa”, denunciano i residenti, che non escludono esposti contro Provincia e Anas se la situazione non si sbloccherà a breve.

Altro punto critico è l’assenza di segnale per la telefonia mobile in molte zone del territorio:

“In alcune aree il cellulare è completamente muto. In caso di emergenza siamo tagliati fuori.

Burano, terra di imprenditori e di memoria

Ma Burano non è solo un elenco di problemi: è anche una terra tenace e laboriosa, dove la montagna ha forgiato generazioni di contadini, tagliaboschi, allevatori e imprenditori. Il borgo ospita quattro aziende specializzate nel taglio della legna e un punto di riferimento della ristorazione locale come lo storico ristorante “da Baffone”, capace di attirare sia eugubini sia turisti da tutta Italia e dall’estero.

Non sono mancati i momenti di memoria condivisa. Un cittadino ha ricordato con affetto due figure simbolo del paese:

L’imprenditore Fioroni è un nostro compaesano. È diventato un grande imprenditore, ma non ci ha mai abbandonati e continua a fare tante cose per Burano.

E ancora: “Ricordiamo anche Tiziano Pedrielli, che ha fatto molto per il paese. È giusto che la memoria di questi uomini resti viva.

Un’identità forte, al crocevia di tre territori

Burano non è solo un luogo, è un confine che unisce. Sulla Serra di Burano si trova infatti un cippo storico che segna l’incontro di tre Comuni (Gubbio, Cantiano e Cagli), due Province (Perugia, Pesaro e Urbino), e due Regioni (Umbria e Marche). Un punto geografico e simbolico di un'Italia interna e interconnessa, che spesso rimane ai margini delle grandi agende politiche.

Una memoria viva anche nei dettagli più inaspettati: negli anni attorno alla Seconda Guerra Mondiale, gli abitanti di Burano pagavano una tassa alla Valle del Metauro nelle Marche per contribuire alla costruzione e manutenzione della strada che attraversa la Serra.

Servizi minimi e quotidianità difficile

La scuola elementare è chiusa da oltre 15 anni, ma ogni mattina un bus scolastico porta i bambini a Gubbio. Anche questo è un segno di resistenza, di famiglie che hanno scelto di restare nonostante tutto.

Il territorio, però, è minacciato da altri problemi concreti:

  • terreni incolti sempre più estesi,

  • predazione da parte di lupi e rapaci di animali da cortile,

  • danni causati da cinghiali e istrici alle coltivazioni e agli orti.

Le galline spariscono, gli orti vengono devastati. Nessuno sembra preoccuparsene davvero”, ha detto una signora con amarezza.

Polizia Locale: “Più presenza, anche di sera”

L’incontro con la Polizia Locale è stato percepito come un momento importante. Molti cittadini hanno sottolineato quanto questo tipo di ascolto diretto sia fondamentale per chi vive in zone decentrate.

“È la prima volta che vediamo così tanta attenzione, ma chiediamo che gli incontri vengano svolti anche nel pomeriggio, dopo le 18, per chi lavora”.

Una proposta condivisa anche dagli stessi agenti, che si sono detti favorevoli a valutare un ampliamento dell’orario degli incontri sul territorio, proprio per intercettare una partecipazione ancora più ampia.

Tra isolamento e orgoglio: il paradosso delle piccole comunità

L’incontro di Burano mette in evidenza un paradosso sempre più comune nell’Italia interna: piccoli paesi ricchi di storia, identità e iniziativa che però rischiano l’abbandono per mancanza di servizi, infrastrutture e connessioni.

Eppure, come dimostra la partecipazione alla mattinata con la Polizia Locale, la comunità è viva e vuole esserci, chiede risposte ma offre anche collaborazione, senso del dovere civico e attaccamento profondo.

Non vogliamo diventare un museo vuoto. Burano ha ancora tanto da dare, ma servono interventi seri e continuità nell’ascolto”, ha detto con fermezza un giovane padre di famiglia.

Da Burano, una lezione per tutti

Il messaggio che arriva da Burano è chiaro e forte: le comunità di montagna non chiedono privilegi, ma pari dignità e attenzione. La partecipazione record all’incontro con la Polizia Locale è la prova che, quando le istituzioni si fanno vicine, i cittadini rispondono.

Ora tocca alla politica, agli enti territoriali, alla Provincia e al Comune, dimostrare che l’ascolto non è solo un evento, ma un metodo di lavoro stabile e strutturato. Burano lo merita. E con Burano, tutte le piccole frazioni che ogni giorno, silenziosamente, tengono viva l’anima di un territorio.

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Mario Farneti
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