Buongoverno: è questa la parola d’ordine dell’evento di chiusura della campagna elettorale di Donatella Tesei al PalaTerni, con tutti i governatori del centrodestra sul palco. Buongoverno da opporre allo storytelling della sinistra, che ha raccontato per un mese un disastro che per la giunta uscente non c’è. Anzi, semmai il contrario. L’Italia vola in termini di occupazione e recupero del PIL. E l’Umbria non fa differenza, anzi cresce per alcuni indicatori più di altri territori.

È un’Umbria che guarda a Nord, all’Europa e alla crescita, quella che Donatella Tesei vuole tratteggiare. E che sul palco del palazzetto ternano, scelto per chiudere la campagna elettorale, è rappresentato plasticamente da Attilio Fontana (Lombardia), Luca Zaia (Veneto), Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia). Ma anche da Acquaroli delle Marche, che riesce ad accelerare rispetto alle altre regioni centrali. O a Rocca, governatore del Lazio, che ha risanato la disastratissima sanità laziale. Le locomotive d’Italia accanto a Tesei. “Perché l’Umbria deve ricominciare a correre – grida la governatrice uscente -. Altro che in cammino… Dobbiamo evitare la meridionalizzazione della nostra regione. Dobbiamo crescere con le ricette che abbiamo iniziato a mettere in campo. E invece ci sentiamo attaccare con ricostruzioni fasulle. Dalla sanità allo sviluppo fino ai rifiuti, hanno raccontato menzogne. Ma noi siamo qui a dimostrare che il buongoverno è possibile“.

Accanto a Tesei si piazza Marco Bucci. È una delle star del momento. Ha guidato la campagna di Liguria e ha scompaginato i piani di Eddy Schlein, di Bonelli e Fratoianni, infilando il coltello nella piaga pentastellata della fratttura tra Conte e Grillo. Il boato che lo accoglie è il boato che il popolo del centrodestra si aspetta di ripetere, con la ricetta del buongoverno, anche in Umbria. Altro che 3-0 del campo largo…

Donatella Tesei farà in modo che il sogno diventi realtà – incalza Bucci -. Sarete voi a regalare altri cinque anni di crescita all’Umbria con il vostro voto. Perché l’Umbria ha bisogno della continuità di governo, ma l’Italia ha bisogno dell’Umbria. Una regione determinante e con un cuore enorme“.

La ricetta di buongoverno del centrodestra a Terni, per la chiusura della campagna elettorale di Donatella Tesei

Non è un caso che il centrodestra e il centrosinistra abbiamo scelto Terni per chiudere la campagna elettorale. I giornali nazionali si sono lanciati in paragoni arditi. L’Ohio d’Italia, la Pennsylvania dello scontro Meloni-Schlein. Beh, se il paragone è con le recenti elezioni USA che hanno incoronato Donald Trump, al PalaTerni la musica è un country in salsa ternana.

Tutti gli stati maggiori del centrodestra sono schierati nelle prime file. Tutti i governatori della coalizione di governo nazionale, maggioritaria anche nelle regioni, gridano all’unisono che l’Umbria per farcela ha bisogno del centrodestra. Al saluto di Stefano Bandecchi, il padrone di casa, che con generosità ha offerto il palazzetto alla Tesei, il boato è fragoroso.

Ripete anche a Terni il paragone che ha fatto a Perugia il giorno prima. “Dalle altre parti – afferma convinto – ci sono candidati che alle prese con i problemi veri rischiano di farsi male. Sono come le carote, che quando vengono messe in acqua bollente diventano molli. Oppure sono come le uova, che hanno un guscio che sembra proteggerle. Ma se vengono bollite diventano sode e e si spezzano. Donatella, invece, è come un chicco di caffè. Quando tocca l’acqua bollente sprigiona il meglio di sé, cambia di stato e pervade l’acqua. Diventando ancora migliore. Paragonate l’acqua bollente ai problemi e alle opportunità dell’Umbria e capirete perché abbiamo bisogno di lei per altri cinque anni“.

Poi via alla tavola rotonda. Con il giro di domande per i governatori. Con un solo leit motiv: “Non regalate l’Umbria alla sinistra, perché sarebbe come tornare indietro a un passato di mala-amministrazione e di scandali e consorterie“.

Sulla sanità l’attacco alla sinistra: “Propongono ricette miracolistiche, ma hanno lasciato il disastro”

Gli applausi a Bandecchi lasciano il posto all’ovazione per Donatella Tesei. Con lei Massimiliano Fedriga del Friuli-Venezia Giulia, Francesco Rocca del Lazio, Francesco Acquaroli delle Marche. E poi Attilio Fontana della Lombardia, Marco Bucci della Liguria, Luca Zaia del Veneto. E ancora, Marco Marsilio dell’Abruzzo, insieme al presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Dal palco i governatori parlano soprattutto del tema della sanità, al centro della campagna elettorale della candidata di centrosinistra, Stefania Proietti. Che oggi ha riunito proprio a Terni, davanti all’ospedale Santa Maria, i leader nazionali della coalizione a suo sostegno. I sette presidenti hanno quindi risposto alle critiche e difeso il lavoro fatto in questi anni sulla questione sia in Umbria che nelle altre Regioni governate. “Sulla sanità non si fa demagogia – dice Zaia -. Perché non si fa politica sulle disgrazie delle persone. La sanità viene prima di tutto e stiamo lavorando alacremente“.
Anche Fedriga invita a “diffidare da chi crea false illusioni” e a “distinguere la sanità privata dal privato convenzionato che svolge servizio pubblico come ospedale pubblico. Far tutta di un’erba un fascio è principio di serietà capire la differenza. Tesei ne ha fatto esempio concreto“.
A chi specula sulla sanità – sottolinea anche Roccarispondo che noi governiamo il sistema e diamo attenzione alla sanità pubblica. Sono stanco di discorsi da bar. La sanità è per persone serie. Quando Schlein parla, viene da una Regione che poggia parte delle attività sulla sanità accreditata. Far finta che non esista è negare l’evidenza“.
E Donatella Tesei chiude con la ricetta comune del centrodestra per il buongoverno, portandola a Terni dove tutti aspettano l’ospedale.

Lo facciamo – conclude – come facciamo quello di Narni-Amelia, che i chiacchieroni della sinistra vi hanno promesso da 42 anni. C’è chi dice che farà cose straordinarie, ma non esiste la bacchetta magica. Esiste la responsabilità di conoscere i problemi e governarli“.