Un gruppo di tre escursionisti sono stati salvati nella giornata di ieri da una situazione di pericolo sul Monte Vettore, al confine tra Umbria e Marche. Colti di sorpresa da una bufera di neve nel primo pomeriggio di domenica, mentre si trovavano sul versante marchigiano del monte, i tre hanno trovato rifugio nel bivacco Zilioli, da dove è stato possibile lanciare l’allarme.
Grazie all’intervento coordinato dei tecnici del Soccorso alpino e speleologico delle Marche e dei vigili del fuoco, gli escursionisti sono stati recuperati e portati in sicurezza a Forca di Presta. Nonostante l’esperienza traumatica, sono stati trovati in buone condizioni di salute, senza necessità di cure mediche. Questo salvataggio sottolinea l’importanza della prudenza nelle attività montane, specialmente in condizioni meteorologiche avverse. Ma mette in evidenza anche l’efficacia e la dedizione dei servizi di soccorso.
Maltempo, la bufera di neve in Umbria è l’ultimo di una serie di disagi meteo
Il salvataggio degli escursionisti rimasti bloccati per la bufera di neve in Umbria, si inserisce in un marzo che ha portato la regione a confrontarsi con il maltempo diffuso. Già dai primi giorni del mese, l’Umbria ha dovuto fare i conti con neve, nebbia e grandine, che hanno creato notevoli disagi. Particolarmente colpito è stato l’Appennino umbro – marchigiano, sia il monte Vettore che i monti Sibillini. Qui i fiocchi di neve hanno iniziato a cadere a partire da quota 700-800 metri, imbiancando località come Castelluccio di Norcia e Forca Canapine.
Le previsioni meteo avevano anticipato un peggioramento che non ha risparmiato alcune città della regione, colpite da una perturbazione intensa che ha portato grandine. Soprattutto nella zona di Spello e Foligno le auto, le strade e i tetti delle case sono stati ricoperti da un velo bianco. La Protezione Civile ha segnalato che ci saranno ancora diversi episodi di maltempo in tutta l’Umbria, con allerta meteo in alcune città.
Questo scenario di emergenza meteo, che ha messo in ginocchio la regione negli ultimi giorni, testimonia la vulnerabilità della regione di fronte ai cambiamenti climatici. Sottolinea anche però l’importanza di una preparazione adeguata e di un sistema di soccorso efficiente per affrontare le avversità. Così da fare in modo che ci siano sempre più lieto fine come quello degli escursionisti recuperati indenni dopo la bufera di neve in Umbria.