Un evento pubblicosotto i riflettori ma lontana dalle sedi istituzionali. La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e la sua giunta hanno scelto il parco Cardeto di Terni per incontrare la città. E per affrontare il tema più scottante del momento: la sanità cittadina e il futuro del nuovo ospedale Santa Maria. Non lo hanno fatto però in Consiglio comunale, nonostante l’invito ufficiale della presidente dell’Assemblea ternana, Sara Francescangeli, per un’audizione formale già calendarizzata da mesi.
E' questa l'accusa che l'esponente di Alternativa Popolare muove all'esecutivo di Palazzo Donini. Il risultato: una tempesta politica che ha coinvolto tutte le opposizioni, dal centrodestra ad Alternativa Popolare, stessa, che già ieri, con il sindaco Stefano Bandecchi, aveva parlato di “grave sgarbo istituzionale”.
“Rimango stupita -dichiara Sara Francescangeli, presidente del Consiglio comunale di Terni-perché la presidente ha parlato liberamente della sanità a Terni a Cardeto, ma non ha trovato il tempo o il modo per farlo in Aula, dove era stata ufficialmente invitata già il 5 maggio”.
L’invito, sottolinea Francescangeli, era stato avanzato “su mandato della conferenza dei presidenti e dell’intera assemblea consiliare”, con disponibilità sull’intero mese di giugno e luglio. Ma Proietti ha rinviato tutto a dopo l’estate, fissando la data del 13 ottobre, e scrivendo che sarebbe stato più opportuno attendere i lavori della terza commissione regionale. “A Cardeto però - prosegue la presidente del consiglio comunale Francescangeli -si è lasciata andare a considerazioni pesanti sul nuovo ospedale, ammettendo che siamo all’anno zero e che servono 400 milioni che non ci sono. Terni scopre così di essere stata condannata a un’attesa infinita”.
La presidente del Consiglio ha anche definito “grave” il fatto che al parco Cardeto si sia parlato apertamente del progetto senza un passaggio preliminare nelle sedi istituzionali locali. “Ci aspettiamo chiarezza e rispetto. Il 13 ottobre ci aspettiamo risposte in Aula”.
Enrico Melasecche (Lega) e Laura Pernazza (Forza Italia) hanno definito l’iniziativa della Giunta “una passerella elettorale, priva di contenuti e senza un crono-programma”.
“La Proietti ha di fatto messo una pietra tombale sul nuovo ospedale di Terni illudendo i cittadini con cifre irrealistiche -attaccano -600 milioni? Si possono trovare forse in vent’anni, mentre il progetto da 300 milioni del centrodestra era concreto, cantierabile e con fondi immediatamente reperibili”.
Durissima la valutazione anche sul progetto Stadio-clinica, che secondo i due esponenti “è stato ignorato del tutto nonostante atti formali, conferenze di servizio, voti favorevoli e contratti sottoscritti”.
“La presidente finge di non sapere - accusano - come se fosse atterrata su un’isola deserta. Spazza via anni di lavoro sulla sanità e sullo sviluppo sportivo della città, mentre a Perugia i posti letto convenzionati aumentano e a Terni non ce n’è nemmeno uno”.
Sul tema delle liste d’attesa, Melasecche e Pernazza contestano i dati forniti dalla presidente: “Altro che azzeramento: da settembre 2024 a giugno 2025 sono raddoppiate, passando da 44mila a 88mila”.
Infine, puntano il dito contro la narrazione istituzionale sull’ospedale di Narni-Amelia: “Anche qui si è tentato di riscrivere la storia: tutto merito della Giunta Tesei e dell’assessorato alle opere pubbliche. La Proietti è solo spettatrice che si spaccia per protagonista”.
Le critiche dell’opposizione si estendono anche al fronte economico e fiscale. Melasecche e Pernazza definiscono “grottesca” la scena in cui, durante l’incontro a Cardeto, il capogruppo del Partito Democratico Michele Bori sarebbe rimasto “senza parole” di fronte alla domanda di una giornalista sull’aumento delle imposte regionali.
“Parliamo - incalzano i consiglieri - di circa 180 milioni di tasse in più per coprire un disavanzo sanitario provvisorio di 34 milioni, che tra l’altro sarà colmato a breve. Una manovra sproporzionata, che pesa sulle famiglie e certifica l’incapacità della Giunta di gestire il bilancio”.
Secondo l’opposizione, i numeri dimostrano “lo scollamento dalla realtà e la totale assenza di una strategia credibile per il riequilibrio territoriale”. Anche su questo, ribadiscono, “nessuna risposta” è arrivata da Proietti, né chiarimenti sul futuro della sanità nel sud dell’Umbria.
Durissima anche la valutazione della consigliera regionale Eleonora Pace, che definisce l’incontro del parco Cardeto “una lunga passerella autocelebrativa, priva di visione e incapace di offrire risposte concrete”.
“Manca una visione sul futuro, manca il coraggio delle grandi scelte, mancano le capacità per guidare l’Umbria verso obiettivi fondamentali – attacca Pace – Si preferisce galleggiare sull’ordinaria amministrazione e su quanto ereditato dal precedente governo regionale, senza mai affrontare le riforme che servono davvero a questa terra”.
La consigliera di Fratelli d’Italia sottolinea come “nulla di serio sia stato detto sul nuovo ospedale, mentre il progetto Stadio-clinica viene accantonato con una leggerezza sconcertante”.
Sulle liste d’attesa, Pace punta il dito contro il cambio di narrativa della presidente Proietti: “Dopo anni passati ad attaccare il centrodestra, ora scoprono che il problema è ‘nazionale’, mentre i numeri dicono che in Umbria le liste sono raddoppiate in soli sette mesi”.
Infine, l’affondo politico: “Una figuraccia, tra cifre inventate e imbarazzo palese, come quello dell’assessore Bori sulle nuove tasse regionali. Terni è sempre più isolata e marginalizzata, e di fronte a tutto questo la città merita rispetto, non teatrini di propaganda elettorale”.