Sarà presentato sabato 23 marzo alle ore 16:30, nella sala polivalente della Proloco di San Savino, il volume edito da Morlacchi Editore a firma dell’ex sindaco di Magione, Bruno Ceppitelli. Il testo si intitola “Una storia importante, passione civile e politica di un amministratore locale” e racchiude ben 30 anni di storia politica, culturale e sociale della città di Magione e dell’intero territorio lacustre.
L’autore Bruno Ceppitelli illustrerà il suo ultimo testo dialogando con Giacomo Chiodini, l’attuale sindaco di Magione, Alberto Stramaccioni, il presidente dell’Istituto per la storia contemporanea dell’Umbria (Isuc), e la giornalista Anna Mossuto. A coordinare i lavori sarà Gianluca Galli, in rappresentanza della casa editrice Morlacchi editore.
Bruno Ceppitelli, da politico a scrittore
Bruno Ceppitelli è stato sicuramente uno dei protagonisti, a Magione e nei dintorni del Trasimeno, della vita politico-istituzionale degli ultimi 30 anni del secolo passato e dell’inizio di quello che stiamo oggi vivendo. Il libro da lui scritto, intitolato “Una storia importante, passione civile e politica di un amministratore locale”, rappresenta un’importante testimonianza storica di tutto un territorio, l’area del lago Trasimeno, che potrà essere anche di grande riferimento per eventuali approfondimenti o scritti futuri sulla medesima località lacustre.
Nelle immagini e nel contenuto del testo, infatti, hanno la possibilità di riconoscersi i tanti abitanti del luogo che hanno vissuto attivamente in quel periodo, sia esponenti politici, a partire dai consiglieri comunali, che membri società civile o rappresentanti delle diverse associazioni. Nel racconto si coglie soprattutto l’impegno e la passione civica non soltanto del protagonista, ma di un’intera comunità cittadina che di Ceppitelli ha condiviso e sostenuto valori, idee e progetti.
Inoltre, sullo sfondo della narrazione si nota altresì l’emergere di una classe popolare, preparata e appoggiata anche dall’organizzazione dei partiti di massa di cui il Partito comunista italiano fu propulsore, che avvertiva l’esigenza di un riscatto, tanto individuale quanto collettivo, dallo stato di subalternità ancora presente negli anni ’60/70 del secolo passato.
Chi è l’ex sindaco di Magione
Bruno Ceppitelli nasce a Magione nel 1948. Diplomato Perito aziendale e corrispondente In lingue estere nell’anno 1967 – parla inglese, francese e portoghese -, non procede con gli studi universitari e ricerca da subito un impiego al fine di rimuovere le difficili condizioni socio-economiche familiari. L’occasione gli si presenta con il nuovo centro turistico “Sole Pineta” inaugurato nel giugno del 1968 quando i titolari gli assegnano una funzione contabile, insieme al coordinamento organizzativo dei servizi.
Fin dall’adolescenza manifesta attenzione e sensibilità per il riscatto delle persone più umili che nel territorio erano rappresentate dal mondo contadino al quale apparteneva anche la sua famiglia.
Di ritorno dal servizio militare si rende disponibile a impegnarsi nella sezione del PCI di Magione. Seguono ulteriori incarichi politici e istituzionali nell’area Comprensoriale del Trasimeno fino alla carica di Sindaco di Magione arrivata nel marzo 1988 e assolta fino al giugno 2004 attraverso ben tre consultazioni elettorali.
Nel frattempo, dal 2001 al 2008 è membro del Consiglio di Amministrazione dell’ATO1 della Regione Umbria (Attuazione Legge Galli 36/94) con coinvolgimento particolare nella definizione del primo piano d’ambito per il servizio idrico integrato, per poi diventare nel 2014 membro del Consiglio di Amministrazione di Umbra Acque Spa.
L’attività politica si intreccia con quella professionale che lo vede protagonista, dopo l’approvazione della Riforma Sanitaria L.833/78, nell’organizzazione dei servizi socio-assistenziali nell’Area del Trasimeno, meglio conosciuti sotto il nome di “Modello Trasimeno”. Ceppitelli matura, inoltre, diverse esperienze in ambito sindacale e sociale con ARCI e AVIS.
L’editoria non è un universo sconosciuto per Ceppittelli, che già nel 2020 scrive una sintesi storica socio-economica del suo casato dal titolo “L’ardua scala dai nonni dei nonni del mio casato”.