Nel cuore dell'Umbria, a Brufa, piccola frazione del Comune di Torgiano, si trova un parco sculture unico nel suo genere. 'Scultori a Brufa. La strada del vino e dell'arte' è un progetto nato nel 1987 e promosso dalla Pro Loco di Brufa e dal Comune di Torgiano, che ospita opere di artistisi contemporanei di primissimo piano, arricchendosi ogni anno di un nuovo pezzo. Con quasi quaranta sculture permanenti, quello di Brufa, grazie all'impegno di tanti volontari della Pro Loco e dell'amministrazione, è oggi diventata un'importante collezione di arte ambientale meta di migliaia di visitatori.
Nel corso degli anni, la collezione del parco è cresciuta ponendo, inevitabilmente, anche questioni legate alla conservazione del suo stesso patrimonio che dialoga costantemente con il paesaggio circostante. Recentemente, in questo senso, è stata sottoposta a restauro l'opera 'Il tempio delle Voci' di Mirta Carroli, la prima artista donna a prendere parte al progetto umbro. Il restauro è stato presentato al pubblico nei giorni scorsi.
"Un tassello importante nel mantenere viva una tradizione artistica che, da decenni, fa di Brufa un punto di riferimento per l’arte contemporanea - così ha definito il restauro Michele Ciuchicchi, presidente della Proloco di Brufa -. Il promemoria visibile e tangibile del valore che risiede non solo nella creazione, ma anche nella custodia, nel rispetto e nel mantenimento delle opere che definiscono il nostro patrimonio".
Attilio Persia, vice sindaco di Torgiano ha ricordato come 'Scultori a Brufa' sia "diventato l’evento di punta del mese di agosto e nel tempo ha generato un senso di appartenenza al territorio, identitario della cultura di questa comunità".
L’opera 'Il tempio delle Voci', si legge nella nota di presentazione, "trasforma lo spazio circostante in un luogo di contemplazione mistico-magico-sacrale. La scultura non descrive ma evoca la memoria di antiche architetture, di miti antichi, dove le voci sono echi, emozioni, speranze dell’umanità; è per questo che nella sua complessità concettuale crea connessione tra articolazione spaziale ed evocazione temporale".
"L’eco di questa scultura arriva fino ad oggi con una voce chiara e ben definita che racchiude tutta l’intensità di questa manifestazione - ha sottolineato l’assessora alla Cultura del Comune di Torgiano Elena Falaschi - è la voce del nostro territorio, è la voce che lega l’arte tangibile, l’opera in sè, con l’arte intangibile come la musica, la magia della voce e il nostro parco".
Lo scultore Marco Mariucci ha posto l'accento sulla necessità del recupero in relazione al materiale sperimentale con cui l'opera stessa è stata realizzata, il cottorico. "Il restauro, eseguito da Francesco Martinelli - ha detto -, è consistito nel lavaggio e nella ricostruzione delle parti ammalorate della scultura, frutto anche della collaborazione con le scuole, progetto che vede il restauro e il recupero delle opere presenti nel parco. Questo restauro non è solo un intervento tecnico-conclude Mariucci- ma un atto di cura e rispetto per il patrimonio culturale, in linea con l’impegno costante del progetto 'Scultori a Brufa. La Strada del Vino e dell’Arte'".
Tra le sculture che si possono ammirare al parco di Brufa compaiono alcuni fra i nomi di maggior prestigio dell'arte contemporanea. Li riportiamo tutti di seguito per completezza: Massimo Pierucci, Marcello Sforna, Mario Pizzoni, Agapito Miniucchi, Giuliano Giuman, Aurelio De Felice, Bruno Liberatore, Nino Caruso, Loreno Sguanci, Umberto Mastroianni, la già citata Mirta Carroli, Carlo Lorenzetti, Joaquin Roca Rey, Nicola Carrino, Giuliano Giuliani, Gino Marotta, Eliseo Mattiacci, Mauro Staccioli, Valeriano Trubbiani, Pietro Cascella, Teodosio Magnoni, Federico Brook, Umberto Corsucci, Ettore Consolazione, Beverly Pepper, Federica Marangoni, Marco Mariucci, Tito Amodei, Paolo Pasticci, Hidetoshi Nagasawa, Gianni Pettena, Alex Corno, Ugo La Pietra e Claudio Capotondi.