La mostra “Brocche d’autore”, organizzata dall’Associazione Maggio Eugubino, giunge quest’anno alla ventunesima edizione. Con le finalità di sempre: allestire una significativa esposizione tesa a sottolineare il rapporto tra i Ceri e la ceramica d’arte contemporanea.
L’intento della mostra è infatti quello di «arricchire le tradizionali manifestazioni di maggio per mezzo di un’iniziativa culturale pertinente al clima festivo, tale da destare l’interesse sia dei visitatori sia degli eugubini, ma anche opportunamente legata al settore della ceramica di artigianato artistico, assai rilevante nella nostra città, con delle proposte di alta qualità relative a uno dei prodotti tipici – anzi emblematici – dell’odierna maiolica eugubina, vale a dire le brocche dei Ceri“.
“L’iniziativa consiste nella creazione di inedite brocche dei Ceri da parte di artisti della ceramica informati sulla tipologia di questi manufatti, nonché sulla funzione e sul valore simbolico dei ‘contenitori rituali’, secondo le interpretazioni fornite dai principali studiosi della Festa dei Ceri dall’Ottocento ai nostri giorni. Essa rappresenta, quindi, anche un terreno di ricerca intorno a uno specifico e caratteristico oggetto, sul quale potranno via via intervenire numerosi artisti della ceramica, interpretandone forme e decorazioni, tanto da rendere possibile nel tempo la costituzione di una collezione a testimonianza di un gusto e di una creatività che proprio iniziative del genere intendono stimolare e favorire».
La mostra arricchisce le tradizioni di maggio nella città di Gubbio
“Brocche d’Autore”, arricchisce le tradizioni del mese di maggio della città di Gubbio con progetti culturali di alto livello.
Protagonista indiscussa, in questo caso, è la ceramica. Ogni anno, infatti, nella settimana che precede la Festa dei Ceri apre i battanti la mostra che raccoglie l’impegno e l’estro creativo di artisti della ceramica eugubini, italiani e stranieri, nella realizzazione di personali interpretazioni del simbolo della Festa dei Ceri: la Brocca.
Quest’anno la realizzazione delle Brocche d’Autore 2024 è stata affidata alle artiste eugubine Giulia e Letizia Pedini, la ternana Elisa Pietrelli e Chira Marta Monachesi, artista internazionale.
Il museo delle “Brocche d’Autore”, è allestito all’interno della sezione del museo civico di Palazzo dei Consoli dedicata ai Ceri – Enjoy&Share – in Via Baldassini.
L’esposizione curata dall’esperto e studioso di ceramica Ettore Sannipoli e dal progettista museale architetto Matteo Tomarelli.
Per il sindaco Stirati una operazione di alto profilo
“Si tratta di un’operazione culturale di alto profilo – spiega il sindaco Stirati – finanziata dalla Regione Umbria e dal Comune e, insieme al ‘Maggio Eugubino’, è stato raggiunto l’importante obiettivo di rendere permanente una forma di creatività artistica connessa al tema della ‘Festa dei Ceri’: innovazione e tradizione congiunte attraverso la ceramica”.
“La mostra riscontra la partecipazione del mondo artistico ed un grande consenso di pubblico e critica a livello internazionale. Esigeva la definizione di un luogo che rendesse permanente l’esposizione delle opere. L’obiettivo è quello di arricchire le tradizionali manifestazioni di maggio per mezzo di un’iniziativa culturale pertinente al clima festivo, tale da destare l’interesse sia dei visitatori sia degli eugubini, ma anche opportunamente legata al settore della ceramica di artigianato artistico, assai rilevante nella nostra città, con delle proposte di alta qualità relative a uno dei prodotti tipici, anzi emblematici, dell’odierna maiolica eugubina, vale a dire le brocche dei Ceri”.
Da “Brocche d’autore” è scaturita l’idea della mostra permanente
Dall’iniziativa “Brocche d’Autore”, è scaturita l’idea della mostra permanente, che consiste nella creazione di inedite brocche dei Ceri da parte di artisti della ceramica, informati sulla tipologia di questi manufatti.
Essa rappresenta, quindi, anche un terreno di ricerca intorno a uno specifico e caratteristico oggetto, sul quale potranno via via intervenire numerosi artisti della ceramica, interpretandone forme e decorazioni.
Se dunque l’apertura dell’esposizione permanente permette, mediante il criterio della turnazione, di mostrare ai fruitori la straordinaria simbiosi tra arte, artigianato artistico e tradizione, nel medesimo tempo tale attività si inserisce nelle operazioni di salvaguardia e tutela della ‘Festa dei Ceri’ che con grande consapevolezza e senso di identità la comunità eugubina affronta e vive.