Il dibattito politico si sta facendo sempre più acceso con l’avvicinarsi delle elezioni regionali. Il quinquennio Tesei, infatti, sta volgendo alla sua naturale conclusione e presto si tornerà in campagna elettorale. Lo si evince dalle esternazioni di vario genere da parte degli attori istituzionali, politici, sindacali. Non ultimo è Tommaso Bori, consigliere regionale del Partito Democratico, segretario regionale dei dem, ad intervenire con una dura nota indirizzata al centrodestra. Bori attacca la maggioranza Tesei soprattutto su due aspetti: quello dello sviluppo e quello della sanità.

Umbria, Bori nel solco delle polemiche sindacali

Ma non solo la politica sta intervenendo nel dibattito. Nelle scorse ore sono stati diffusi due comunicati stampa firmati da altrettante sigle sindacali: prima la Uil, che ha polemizzato contro la maggioranza in tema di sanità, poi la Cgil che invece lamenta il mancato sviluppo della regione che sta finendo sempre più sugli standard meridionali. In questo senso Tommaso Bori ha commentato: “Abbiamo letto, in queste settimane, le diverse preoccupazioni delle organizzazioni sindacali sulla sanità pubblica e sull’attivismo della destra a qualche mese dalla campagna elettorale”.

Per quanto concerne, poi, la polemica sulla sanità sollevata dalla Uil, Bori ha detto: “Ultima, in ordine di tempo, la Uil che ieri ha richiamato la Regione ad interventi strutturali per le realtà pubbliche in sofferenza. Parole che condividiamo e facciamo nostre, di fronte ad un atteggiamento, quello della Regione, da condannare e stigmatizzare soprattutto per la pretesa di prendere in giro i cittadini che, invece, sentono ancora sulla propria pelle i disagi dei servizi mancanti in Umbria e che, come dimostrano i dati ufficiali, sempre più spesso decidono di rinunciare alle cure”.

Sanità il tema dei temi, il centrosinistra si dice pronto

La Uil ha chiesto alla prossima amministrazione regionale di avviare una serie di interventi strutturali volti a colmare lacune ataviche della sanità umbra. “Stop – hanno scritto nel loro comunicato – a pannicelli caldi”. Un invito che Bori sembra voler raccogliere rilanciando il ruolo, verso le elezioni regionali, della coalizione di centrosinistra. Infatti, ha dichiarato: “La mobilitazione sanitaria portata avanti da tutto il Patto Avanti e il grande lavoro di ascolto, conoscenza e vicinanza fatto dal Pd attraverso la visita di tutte le strutture sanitarie dell’Umbria”.

Questa la sua posizione quando, con l’accettazione formale e pubblica di Stefania Proietti, il centrosinistra è ufficialmente entrato in campagna elettorale. La sindaca di Assisi, dopo settimane di pensieri e riflessioni, ha sciolto la riserva ed ha suonato la carica elettorale. Il centrosinistra umbro, nel solco di quanto avvenuto a Perugia con Vittoria Ferdinandi, vuole ora cercare di riportare la regione a sinistra.

Un bagno di umilità

Tommaso Bori, infine, commenta anche la posizione presa dalla Cgil in queste ore. La sigla sindacale, per mezzo delle parole della sua segretaria, ha espresso preoccupazione dopo che Svimez (Associazione per lo Sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) ha analizzato la scarsa crescita dell’impresa umbra. Appiattita ormai, come spiegato dal presidente dell’associazione ai microfoni de Il Messaggero, sugli standard del mezzogiorno italiano.

In questo senso, Tommaso Bori ha detto: “Consigliamo quindi alla destra al Governo un bel bagno di umiltà, come segnalato anche dalla Cgil i dati certificano il fallimento della loro amministrazione, con un calo del Pil del -1,6 per cento dal 2019 al 2022, con tassi di precarietà alti e retribuzioni molto basse. Un chiaro segnale di tendenza diversa rispetto a quelle Regioni che invece hanno ripreso a crescere lasciandosi dietro le spalle la pandemia”.