21 Aug, 2025 - 09:17

Bonus scuola in Umbria: contributi per i libri di testo e un nuovo modello dal 2026

Bonus scuola in Umbria: contributi per i libri di testo e un nuovo modello dal 2026

Con l’avvicinarsi del nuovo anno scolastico, la Regione Umbria conferma anche per il 2025/2026 il bonus libri destinato agli studenti delle scuole secondarie. Una misura che negli anni si è trasformata in un punto di riferimento per migliaia di famiglie, offrendo un sostegno economico concreto in un periodo in cui le spese scolastiche diventano spesso insostenibili.

L’intervento, che quest’anno mette a disposizione oltre 1,3 milioni di euro, non è soltanto un contributo ma rappresenta una scelta politica mirata a difendere il diritto allo studio. E dal 2026 la formula cambierà con un sistema di sostegno diretto che promette di rivoluzionare l’accesso ai fondi.

Bonus scuola, il caro-libri e la risposta della Regione

Il costo dei libri di testo è uno dei temi più sentiti da genitori e studenti. Secondo le associazioni dei consumatori, per uno studente delle scuole superiori la spesa può oscillare tra i 300 e i 500 euro, a seconda dell’indirizzo. Una cifra che, soprattutto per i nuclei con più figli, diventa un peso considerevole. Per questo motivo la Regione Umbria ha confermato il bonus anche per il prossimo anno scolastico, destinandolo agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado appartenenti a famiglie con un Isee non superiore a 15.493,71 euro.

Le risorse stanziate: oltre 1,3 milioni di euro

Lo stanziamento complessivo per il 2025/2026 ammonta a 861.795,15 euro provenienti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ai quali si aggiungono 472.000 euro di fondi regionali. Un’integrazione che la Regione ha ritenuto necessaria per rispondere a un fabbisogno crescente, visto che le sole risorse ministeriali sarebbero risultate insufficienti. La ripartizione seguirà i criteri fissati a livello nazionale: una parte delle somme è destinata agli studenti che assolvono l’obbligo scolastico, mentre il resto andrà a chi frequenta gli anni successivi della scuola superiore.

Le famiglie interessate dovranno presentare domanda al Comune di residenza entro il 7 ottobre 2025. Saranno i Comuni a raccogliere la documentazione e a trasmettere l’elenco delle domande accolte alla Regione entro il 21 ottobre. Il contributo verrà erogato in forma di rimborso, dietro presentazione delle ricevute d’acquisto dei testi scolastici. Si tratta di un meccanismo ormai consolidato, che tuttavia comporta l’anticipo delle spese da parte delle famiglie, con tutti i limiti che questo comporta.

Barcaioli: “Il diritto allo studio non deve mai diventare un privilegio”

A sottolineare il valore dell’intervento è stato l’assessore regionale all’Istruzione, Fabio Barcaioli, che ha dichiarato: “Abbiamo il dovere di fare in modo che la scuola non diventi mai un privilegio e che ogni ragazza e ogni ragazzo possa affrontare l’anno scolastico con gli stessi strumenti, a prescindere dalla condizione economica della propria famiglia”. Un richiamo chiaro al ruolo delle istituzioni nel garantire pari opportunità e nel rafforzare la fiducia delle famiglie.

Il 2025/2026 sarà l’ultima annualità in cui il bonus verrà erogato come rimborso. Dal 2026/2027, infatti, grazie alla riprogrammazione dei fondi europei, la Regione introdurrà un nuovo sistema di contributo diretto: le famiglie non dovranno più anticipare i soldi per i libri, ma riceveranno subito il sostegno necessario. Una svolta che mira a eliminare le criticità del vecchio sistema e a rendere l’intervento più tempestivo ed efficace.

Un passo avanti per l’inclusione scolastica con il Bonus scuola per i libri

Il bonus libri non è solo un aiuto economico, ma anche un investimento sociale e culturale. In un contesto in cui la dispersione scolastica rappresenta ancora una sfida, garantire a tutti gli studenti gli stessi strumenti di partenza significa ridurre le disuguaglianze e offrire maggiori opportunità di crescita. L’Umbria, con lo stanziamento di oltre 1,3 milioni di euro e con la riforma prevista dal prossimo anno, si colloca tra le Regioni che hanno deciso di affrontare il problema non solo con fondi ma con una nuova visione di politica educativa.

Il futuro, dunque, guarda a un modello di scuola più inclusivo, dove nessuno venga lasciato indietro per motivi economici. Il diritto allo studio, al centro di questa misura, diventa così un impegno concreto per costruire una società più equa, capace di valorizzare i giovani e di accompagnarli nel loro percorso formativo senza barriere.

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Giorgia Sdei
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