La Regione Umbria ha riaperto i termini per richiedere il sostegno ai nuovi nati nel 2024. Il meglio noto bonus bebè, che si è concluso il 27 settembre, è stato prorogato così da permettere anche alle famiglie i cui figli sono nati nel corso del mese di settembre di poter accedere al sostegno economico che sarà pari a 500 euro. Vediamo nei dettagli come fare domanda, chi ne ha diritto e tutto quello che c’è da sapere.

Bonus bebè: termini riaperti fino al 16 ottobre. Come fare domanda

L’arrivo di un nuovo bimbo o di una nuova bimba in famiglia è sempre un momento di grande gioia che inevitabilmente può portare con sé anche delle preoccupazioni. Nell’Umbria dell’inverno demografico, con una popolazione che da anni fa registrare un saldo negativo, le misure a sostegno delle famiglie costituiscono uno strumento fondamentale per venire incontro alle esigenze dei neo genitori. In questo senso, la Regione Umbria ha messo sul piatto diverse iniziative, come il bonus neo mamme o il contributo conciliativo lavoro-famiglia. Sostegni che annualmente vengono erogati e che vedono una platea di beneficiari in costante crescita.

La riapertura dei termini per il bonus bebè si inserisce in perfetta continuità con quanto fatto finora dalla politica regionale. Il bando è stato riattivato dalle 12 di ieri, mercoledì 2 ottobre e si potrà inoltrare domanda fino alle ore 12.00 di mercoledì 16 ottobre 2024. La richiesta va presentata esclusivamente online tramite l’apposita piattaforma informatica raggiungibile al link: https://puntozero.elixforms.it. Una volta effettuato l’accesso bisognerà cliccare su “Sostegno economico nuovi nati 2024” e seguire la procedura.

Chi ne ha diritto

Per poter beneficiare del sostegno ci sono alcuni requisiti che le famiglie dovranno rispettare. A poter accedere al contributo di 500 euro per ciascun nuovo nato, saranno i nuclei familiari residenti, al momento della presentazione della domanda, in uno dei Comuni della Regione Umbria. Possono inoltrare domanda cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno (con esclusione dei titolari di permessi di soggiorno di durata inferiore a sei mesi) che abbiano avuto uno o più figli nati nel periodo tra il 01 ottobre 2023 ed il 20 settembre 2024. I requisiti sono anche di natura economica. Le famiglie richiedenti dovranno infatti avere un ISEE ordinario o corrente del nucleo familiare in corso di validità, ai sensi della normativa vigente che non superi i 30mila euro.

La riapertura dei termini, come anticipato, consentirà di raggiungere anche quelle famiglie il cui bimbo è nato nel corso del mese di settembre, vicino alla precedente scadenza dell’avviso, e che pertanto si fossero trovate nell’impossibilità materiale di farne richiesta.

Il finanziamento dell’avviso ‘nuovi nati 2024’ è stato notevolmente incrementato rispetto a quello del 2023, superato di ben 260mila euro. Nell’anno corrente sono stati stanziati, anche a seguito di economie della Presidenza, 860mila euro a fronte dei 600mila dello scorso anno. Una disponibilità che consentirà di poter garantire l’erogazione del beneficio a un maggior numero di famiglie umbre che hanno avuto figli nell’ultimo anno.

Per ogni informazione sono disponibili i seguenti numeri telefonici: 075.5045215-5689 e per l’assistenza informatica per l’inserimento della domanda sulla piattaforma è disponibile il numero verde 848.88.33.66 oppure il numero 075.5027999 oltre all’indirizzo e-mail: [email protected].

Bonus conciliativo lavoro-famiglia: oltre 2300 le domande pervenute

Sempre a proposito di sostegni alla genitorialità, recentemente la Regione Umbria ha pubblicato i dati relativi alle richieste pervenute per accedere al contributo conciliativo lavoro-famiglia. Un vero boom nel 2024 che ha fatto registrare 2.312 richieste, 1.750 delle quali ritenute finanziabili.

Si tratta di un segnale importante che dimostra quanto le misure di sostegno alla genitorialità, in particolare verso le donne, siano un passo fondamentale per garantire una società più equa e attenta ai reali bisogni dei cittadini e delle cittadine.