È un comizio vecchio stile, quello organizzato dal PD a Terni – nella centrale piazza Solferino – per far la visita del presidente ed europarlamentare del Pd, Stefano Bonaccini a sostegno della candidata presidente della Regione, Stefania Proietti. Il palco, i militanti con la bandiera. E poi tutto l’armamentario del partitone di una volta. I volontari a fare cordone con le bandiere della pace, i candidati schierati accanto alla candidata e al leader nazionale, l’evento pubblico come elemento di dimensione sociale dell’appartenenza.
Insomma, toh guarda chi si rivede. La piazza.
Bonaccini, da buon emiliano ci si ritrova bene in mezzo ai compagni. Stringe mani, si beve un caffè in compagnia dei militanti, mentre sul palco già lo aspettano. Lui a Terni e in Umbria c’era già venuto altre volte. Una delle ultime visite per sostenere il candidato sindaco Kenny, che poi perse con Bandecchi e non arrivò neppure al ballottaggio. “I tempi sono cambiati – dice lui, abbracciando un vecchio militante DEM -. Adesso puntiamo a vincere e ad essere il primo partito in Umbria“. Sul palco ci sono i candidati democratici della provincia ternana. Il capogruppo in Comune, Francesco Filipponi, la consigliera comunale Maria Grazia Proietti, l’ex sindaco di Narni Francesco De Rebotti, la candidata dei territori Benedetta Baiocco di Montecastrilli. Ma soprattutto c’è Stefania Proietti. Che da Bonaccini si aspetta un endorsement anche da quella che è l’area più ulivista e riformista del partito.
Bonaccini a sostegno di Proietti a Terni che lo accoglie come “Punto di riferimento capacità amministrativa”
Complice il film su Berlinguer che gira nelle sale, il popolo del PD ternano si ritrova unito per il comizio in piazza Solferino. Certo non è il popolo di una volta. Sotto l’ombra della Bibliomediateca che avrebbe dovuto lanciare la “fabbrica dell’immagine” che non è mai partita, il tempo sembra essersi fermato. Volti conosciuti tanti. Con la speranza di potersi dire tra due settimane di avercela fatta.
“Questi sono i quindici giorni decisivi – dice Stefania Proietti per galvanizzare la gente -. Sono i giorni in cui dobbiamo convincere gli indecisi. Spingere la gente a venire a votare. Dovete darci una mano“.
Il clima è più politico e meno caotico del giorno prima. Quello del programma della Tesei strappato e gettato a terra davanti all’ospedale di Pantalla. Il tema centrale però resta la sanità. Perché secondo Proietti è quello di cui la gente umbra chiede di parlare.
E così la candidata del centrosinistra ci ritorna sopra. “Qui c’è bisogno di cambiare, la gente non si cura più. Il 10% dei cittadini rinuncia a fare gli esami per colpa delle liste di attesa“. È il mantra che si ripete da inizio campagna elettorale. Ma in mezzo alla gente piddina fa molta presa. E viene ripetuto costantemente da tutti i candidati.
Poi la Proietti presenta il presidente PD ed europarlamentare. Uno che le mandava giorno e notte messaggi whatsapp per convincerla a candidarsi, come rivela la sindaca di Assisi.
“Bonaccini rappresenta il punto di riferimento della capacità amministrativa del centrosinistra – afferma convinta -. E anche della corretta gestione delle emergenze, in particolare quelle causate dal cambiamento climatico. Monostante ci sia ancora chi cerca di negarne gli effetti“.
L’intervento dell’europarlamentare, tra fondi per il dissesto idrogeologico e sanità pubblica da potenziare
“Colgo l’occasione per esprimere tutta la mia vicinanza alla comunità di Valencia – ha aggiunto Proietti – drammaticamente colpita dall’alluvione. Una tragedia che dimostra più che mai quanto il cambiamento climatico sia una realtà. L’Europa, lo Stato, le Regioni e tutti gli enti locali hanno il dovere e la responsabilità dell’adattamento, per ridurre i danni ed evitare che tragedie simili continuino a ripetersi. Proprio sulla gestione e prevenzione dei danni causati dal cambiamento climatico – ha proseguito la candidata presidente dell’Umbria – l’attuale amministrazione regionale non ha fatto nulla per far atterrare i fondi europei destinati proprio all’adattamento dei territori al cambiamento climatico“.
Per Bonaccini che esalta la platea di Terni, Proietti è la scelta migliore per l’Umbria. La candidata che – una volta eletta presidemnte della Regione – “saprebbe esattamente cosa fare per dare speranza al territorio“.
Cita alcuni dati l’ex presidente dell’Emilia Romagna, che voterà proprio insieme all’Umbria il 17 e 18 novembre. Dice che l’Umbria si è impoverita e che i giovani scappano. E poi attacca anche lui sulla sanità. E sul calo delle performance del sistema umbro.
“Questa era una regione all’avanguardia – chiosa il presidente DEM -. Ma ormai può curarsi solo chi ha una carta di credito molto capiente e il conto in banca gonfio. Invece la sanità pubblica universalistica è stata svilita. Bisogno affidarsi a Proietti per far rimettere l’Umbria in marcia“.
Il PD ternano tornerà in piazza Solferino mercoledì 6 novembre alle 20.30. Sarà un’iniziativa tutta al femminile con la segretaria del Pd Elly Schlein, la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde del M5S, la parlamentare umbra di AVS Elisabetta Piccolotti, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi.