Importante riconoscimento per gli ospedali umbri di Città di Castello e Branca (Gubbio-Gualdo Tadino), che ieri presso la sede della Regione Lombardia a Milano, hanno ricevuto il “bollino azzurro” di Fondazione Onda ETS. Il riconoscimento ha premiato i centri virtuosi per l’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in ottica multidisciplinare, con focus sul tumore della prostata e alle complicanze funzionali postchirurgiche. La partecipazione all’iniziativa era aperta a tutti gli ospedali partendo da quelli del network bollino rosa.

La valutazione delle strutture ospedaliere candidate e la conseguente assegnazione del bollino azzurro da parte dell’Advisory Board a 156 di esse è stata basata sulla compilazione di un questionario di mappatura articolato su 34 domande.

Criteri per l’assegnazione del bollino azzurro

Il bollino azzurro -si legge nel comunicato di Usl Umbria1- viene assegnato considerando la presenza nell’ospedale di servizi di promozione della prevenzione della salute sessuale e riproduttiva maschile, di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari per le problematiche uro-andrologiche, di servizi clinico-assistenziali dedicati al tumore della prostata e alle complicanze funzionali post-chirurgiche e ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e assistenza dei pazienti.

Obiettivi

Gli obiettivi invece sono: migliorare l’accessibilità ai servizi erogati dai centri, potenziare il livello di offerta terapeutica e diagnostica, migliorare la qualità della vita delle persone con tumore della prostata e promuovere un’informazione consapevole tra la popolazione maschile sui centri in grado di garantire una migliore presa in carico del paziente.

Per il quarto anno consecutivo questo riconoscimento è stato attribuito anche al Presidio Ospedaliero ‘San Matteo degli Infermi’ di Spoleto, grazie all’elevata competenza dello staff di professionisti guidato dal direttore del dipartimento di Chirurgia Aziendale e direttore della struttura complessa di Urologia dott. Luigi Mearini.

La soddisfazione nelle parole dello stesso dott. Luigi Mearini

“Tutto questo -ha detto Mearini- è frutto di un impegno continuo del team multidisciplinare che offre ai pazienti cure innovative, personalizzate, con attenzione agli aspetti oncologici e funzionali”.

“La chirurgia robotica -ha spiegato Luigi Mearini- considerata oramai lo standard di supporto chirurgico per efficacia ed efficienza, e la radioterapia di ultima generazione richiedono un accurato lavoro di equipe, che si focalizzi non solo sul raggiungimento degli obiettivi oncologici, ma con il rispetto delle funzioni fisiologiche e il loro recupero in caso di effetti collaterali delle cure, quali incontinenza e impotenza”.

L’iniziativa è patrocinata da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia ed Oncologia Clinica), AURO (Associazione Urologi Italiani), Cipomo (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri), Europa Uomo Italia, Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), ROPI (Rete Oncologia Pazienti Italia), SIA (Società Italiana di Andrologia), SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie), SIU (Società Italiana di Urologia), SIUD (Società Italiana di Urodinamica), SIUrO (Società Italiana di Uro-Oncologia), con il contributo incondizionato di Boston Scientific.

Fondazione Onda Ets, promuovere la cultura della salute

Fondazione Onda ETS è l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere che dal 2005, per volere di alcuni professionisti già impegnati a vario titolo sul fronte della salute femminile e della medicina di genere, promuove un approccio alla salute orientato al genere, con particolare attenzione per quello femminile.

Onda si propone come modello innovativo di attenzione alla salute femminile, declinando il proprio impegno nelle diverse fasi che caratterizzano la vita della donna, in tutte le fasce di età. L’obiettivo di Fondazione Onda ETS è promuovere una cultura della salute di genere a livello istituzionale, sanitario-assistenziale, scientifico-accademico e sociale per garantire alle donne il diritto alla salute secondo principi di equità e pari opportunità.

Ma non solo. Gli uomini e le donne, infatti, pur essendo soggetti alle medesime patologie, presentano sintomi, progressione delle malattie e risposta ai trattamenti molto diversi tra loro: da qui nasce la necessità di adottare un approccio orientato al genere in tutte le aree mediche.

L’obiettivo di Fondazione Onda ETS

Fondazione Onda ETS si muove nella convinzione che la medicina genere-specifica, nella pratica clinica, consente di promuovere l’appropriatezza e la personalizzazione delle cure generando un circolo virtuoso in una dimensione multidisciplinare. Una medicina che agisce per e con l’essere umano, verso il bene comune.