Proseguono i disagi a Terni dopo l’incendio di ieri che ha interessato una casa nel quartiere di Città Giardino. Nella prima mattina di oggi, martedì 23 luglio, i cittadini di Terni sono stati svegliati da un improvviso blackout che ha lasciato diverse zone della città senza elettricità e acqua per alcuni minuti. Il disservizio ha avuto una durata di circa 40 minuti, con il ripristino dell’elettricità alle ore 8.48, e ha interessato tutto il centro e la zona est della città fino al borgo di Papigno.

Tra le aree colpite dal blacout via XX Settembre, via Di Vittorio, via Turati, via Mentana e via Aleardi. Estendendosi fino alla zona dell’ospedale e via Ippocrate. Colpiti anche i semafori lungo le vie della città, con malfunzionamenti segnalati in particolare nelle zone di San Giovanni e via del Cassero.

Terni, un blackout mette in ginocchio la città per diversi minuti

Il blackout a Terni, iniziato intorno alle otto del mattino, ha avuto una durata ridotta a meno di un’ora, ma ha causato notevoli disagi. Esercizi commerciali, banche, servizi al cittadino e appartamenti privati: stop a tutto per diversi minuti. I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente, utilizzando sonde per assicurarsi che non ci fossero persone intrappolate negli ascensori e per verificare la sicurezza generale. La corrente elettrica e l’acqua sono state ripristinate gradualmente, permettendo ai cittadini di riprendere le loro attività quotidiane.

Le cause esatte del blackout non sono ancora state chiarite, ma si sospetta che possa trattarsi di un sovraccarico della rete elettrica. L’uso intensivo dei condizionatori d’aria durante i mesi estivi, infatti, mette sotto pressione il sistema elettrico, aumentando il rischio di interruzioni. Questo fenomeno si registra ogni anno specialmente nelle grandi metropoli e viene segnalato anche da vari media nazionali, che hanno evidenziato come i blackout estivi siano spesso legati all’aumento della domanda di energia dovuto alle alte temperature.

La necessità di una rete elettrica affidabile

L’evento di questa mattina sottolinea l’importanza di una rete elettrica robusta e ben mantenuta, capace di rispondere alle esigenze della popolazione durante i periodi di maggiore richiesta energetica. Le autorità stanno lavorando per identificare le cause precise del blackout e per implementare misure preventive che possano evitare futuri disservizi. È fondamentale che la rete elettrica sia preparata a gestire i picchi di domanda, garantendo così una fornitura continua e sicura di energia.

Il blackout a Terni ha messo in evidenza la vulnerabilità del sistema elettrico cittadino durante i mesi estivi, quando l’uso dei condizionatori d’aria aumenta significativamente. La rapida risposta delle autorità ha permesso un ritorno alla normalità in breve tempo, ma resta la necessità di migliorare l’infrastruttura elettrica per prevenire ulteriori interruzioni. Con l’estate in corso e le temperature in aumento, è essenziale adottare misure adeguate per assicurare una fornitura energetica affidabile, proteggendo così il benessere e la sicurezza dei cittadini.

Le cause dei blackout estivi: perché accadono?

I blackout estivi, come quello che ha colpito Terni, sono fenomeni frequenti in molte città italiane e sono principalmente dovuti all’aumento del consumo energetico durante le ondate di calore. Roma, Milano e Torino sono esempi emblematici di città che ogni anno affrontano interruzioni della fornitura di energia elettrica nei mesi più caldi. L’incremento della domanda energetica, causato dall’uso massiccio dei condizionatori d’aria, infatti, mette sotto pressione le reti elettriche, portandole infine al cedimento. Le alte temperature non solo aumentano i consumi, ma influiscono direttamente sulle infrastrutture elettriche, causando surriscaldamenti e guasti.

Le reti elettriche urbane non sono sempre in grado di sopportare i picchi di domanda durante le ondate di calore. I condizionatori, necessari per il benessere e la salute pubblica, contribuiscono significativamente all’aumento del carico elettrico. Tuttavia spegnerli non è una soluzione praticabile. Piuttosto, è necessario un potenziamento delle infrastrutture di distribuzione dell’energia per evitare questi blackout.

Per affrontare il problema dei blackout estivi come quello di Terni di oggi, è fondamentale un intervento infrastrutturale. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) prevede investimenti significativi per migliorare la resilienza del sistema elettrico ai fenomeni climatici estremi. Sono stati stanziati 500 milioni di euro per rafforzare la rete e ridurre la durata e la frequenza dei blackout, con interventi previsti su 4000 chilometri di rete entro il giugno 2026. Inoltre, 3,6 miliardi di euro saranno investiti per potenziare e innovare l’infrastruttura in vista dell’espansione delle energie rinnovabili e dell’elettrificazione dei consumi.

Soluzioni e investimenti per il futuro

Le tecnologie smart grid, come i sensori intelligenti, aiuteranno a ottimizzare la distribuzione dell’energia, migliorando la stabilità della rete. Anche l’innovazione tecnologica gioca un ruolo cruciale. L’Enea, in collaborazione con l’Università Roma Tre e il Politecnico di Bari, ha sviluppato un sistema basato sull’intelligenza artificiale per prevenire i blackout causati dalle ondate di calore. Questo sistema, parte del progetto Rafael, utilizza il machine learning per analizzare i dati meteo e i consumi energetici, permettendo di prevedere e prevenire i guasti.

Le società di distribuzione dell’energia stanno facendo la loro parte. C’è chi, come Unareti, ha elaborato un piano di sviluppo infrastrutturale per migliorare la resistenza alle ondate di calore e decarbonizzare la rete. Ireti, dal canto suo, ha invece pianificato un investimento di 44 milioni di euro entro il 2026 per rinnovare la rete di media tensione e le cabine secondarie a Torino, con 33 milioni finanziati dal Pnrr.

In definitiva, il blackout a Terni ha evidenziato ancora una volta la vulnerabilità del sistema elettrico italiano durante i mesi estivi. Mentre le autorità lavorano per migliorare l’infrastruttura e prevenire futuri disservizi, è chiaro che la risposta a questi eventi deve essere multifacetica, includendo investimenti tecnologici e infrastrutturali significativi su scala nazionale. Con le temperature estive in aumento e la domanda energetica che continua a crescere, è essenziale adottare misure adeguate per garantire una fornitura di energia affidabile e continua, proteggendo così il benessere e la sicurezza dei cittadini.