Nella prima serata di mercoledì 10 aprile, una bimba è stata investita: si tratta di un tragico incidente che ha scosso la tranquilla cittadina di Bastia Umbra. La bambina di sei anni è ora ricoverata in terapia intensiva. Tuttoggi ha riportato l’incidente.

Bimba investita: si cerca di capire come sia successo

Secondo le prime informazioni raccolte, la piccola stava attraversando la strada quando è stata investita da un’auto presumibilmente guidata da una donna di 39 anni. Al momento, le autorità hanno sequestrato l’auto coinvolta nell’incidente e hanno sottoposto la conducente all’alcol test, una prassi standard in casi simili. Non hanno reso noti gli esiti di tali accertamenti, e non disponiamo di informazioni sulla causa di questa grave tragedia.

La bimba, appena dopo essere stata investita, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Perugia con codice rosso, presentando un grave trauma cranico e una frattura al mento. Le sue condizioni sono state giudicate critiche, tanto che è stata ricoverata in terapia intensiva con prognosi riservata. Attualmente, le forze dell’ordine stanno conducendo approfonditi accertamenti per comprendere esattamente le dinamiche dell’incidente.

L’intera comunità di Bastia Umbra si stringe attorno alla famiglia della bimba investita, manifestando solidarietà e sostegno in questo momento di grande difficoltà. Molti residenti esprimono preoccupazione per la sicurezza delle strade locali, sollecitando un maggiore impegno delle autorità competenti nel garantire la sicurezza dei pedoni, in particolare dei più piccoli.

Il caso rimane al centro dell’attenzione e l’evolversi della situazione sarà seguito con grande interesse dalla cittadinanza locale. Resta da sperare in un rapido e completo recupero della piccola vittima, mentre si attendono ulteriori aggiornamenti da parte delle autorità competenti.

Bambini investiti al 2023: i dati

Un incidente stradale che porta alla morte di un bambino è una tragedia indicibile. Ma quando la causa di questa tragedia è il coinvolgimento di un genitore, un nonno, uno zio o un parente, il dolore diventa insopportabile. È quanto emerge dai dati forniti dall’Osservatorio ASAPS sugli incidenti ai bambini, che ha analizzato gli incidenti mortali avvenuti durante manovre con auto o trattori agricoli nei cortili o nelle aie nel corso degli ultimi tre anni.

Secondo i dati raccolti dal 2015 ad aprile 2023, sono stati 24 i bambini coinvolti in tali incidenti, con esiti fatali: 20 sono stati travolti e uccisi da un’auto, mentre 4 da trattori agricoli. Tra questi, 12 bambini sono stati colpiti mortalmente da un genitore, 6 dai nonni, 3 da un parente e 3 da estranei o amici della famiglia. È un bilancio devastante che non lascia spazio a dubbi sulla necessità di maggiori precauzioni durante le manovre in spazi stretti e frequentati da bambini.

La distribuzione delle vittime secondo l’età rivela una dolorosa realtà: 5 bambini avevano un anno, 2 un anno e mezzo, 11 due anni, 3 tre anni, 1 quattro anni, 1 sette anni e 1 otto anni. Questi dati, purtroppo, mettono in evidenza la vulnerabilità dei più piccoli di fronte a incidenti causati da manovre veicolari in ambienti domestici.

L’Osservatorio ASAPS mette in luce l’importanza della massima prudenza da parte dei genitori e dei parenti durante le manovre in cortili e nelle aie. Queste manovre vengono fatte sia con le auto che con i trattori agricoli. L’installazione generalizzata di allarmi acustici nelle manovre in retromarcia, o di telecamere, potrebbe contribuire a ridurre il rischio di incidenti.

Come sempre, la vera chiave per la prevenzione rimane l’attenzione costante da parte degli adulti alla guida. È imperativo agire con urgenza per porre fine a questa serie di tragedie causate dalla disattenzione e dall’imprudenza. Bisogna lavorare su questo aspetto affinché nessun altro bambino debba perdere la vita in circostanze così tragiche.