Un anno da record per la Biblioteca Comunale Giosuè Carducci di Città di Castello. Nel 2024 appena concluso sono state quasi 35mila le presenze, ovvero 5.800 in più rispetto al 2023. Un segno tangibile del vivo interesse verso la lettura da parte di cittadini di ogni età che ha incontrato un’offerta culturale molto variegata.

Tutti i numeri della Biblioteca di Città di Castello

Nel 2024 la Biblioteca tifernate è andata incontro a un notevole incremento di utenti. Sono stati 6078 i prestiti di libri per quanto riguarda gli adulti (5986 da sistema; 92 manuali), 5558 i bambini-ragazzi (5441 da sistema; 117 manuali), NPL: 2992 (tutti da sistema) e 38 interbibliotecari. A determinare questi importanti risultati è stato l’impegno congiunto da parte delle istituzioni culturali della città nel coinvolgere scuole, enti e associazioni del territorio “nel rispetto anche di quanto espressamente dichiarato nel Patto per la lettura, che ci vede ente capofila per la nostra zona territoriale”, ha sottolineato l’assessora alla Cultura, Michela Botteghi.

Una vasta opera di promozione della lettura che non è passata inosservato ai piani alti. Recentemente infatti Città di Castello si è guadagnata il riconoscimento di “Città che legge” assegnato dal Cepell, il Centro per il libro e la lettura e dall’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Massima attenzione verso le giovani generazioni di lettori con progetti mirati. Tra questi le visite guidate con le scuole, “Nati per leggere” e “Primi passi in biblioteca” in collaborazione con la Usl Umbria 1 e rivolto alle gestanti. Una biblioteca aperta alle famiglie e sempre più inclusiva, ricorda Botteghi. “Ci siamo attivati, anche in collaborazione con associazioni di volontariato, sia proponendo laboratori e occasioni di lettura ad alta voce in momenti significativi (Carnevale, Festa della mamma e del papà, Festa dei nonni, Halloween, il Natale), sia organizzando vetrine tematiche su vari argomenti e su varie tipologie di libri (libri bilingue per bambini in arabo-italiano, ucraino-italiano, spagnolo-italiano, cinese-italiano, allo scopo di favorire processi di integrazione e apprendimento per le comunità di stranieri che vivono in Italia)”.

L’impegno per il coinvolgimento dei lettori adulti

Numerosissime le presentazioni di libri cui si sono aggiunte altre manifestazioni nel corso dell’anno. Durante il Maggio dei Libri, da segnalare l’approfondimento su Leonardo Sciascia in cui è intervenuto Vito Catalano, nipote dello scrittore siciliano e l’iniziativa “Una bancarella di libri. La biblioteca va al mercato” che è proseguita per tutta l’estate.

Nel novembre 2024 ci sono state le aperture domenicali con la consueta la Rassegna cinematografica. La Biblioteca ha inoltre ospitato e collaborato all’organizzazione di CaLibro, il festival della letteratura nato a Città di Castello incentrato sulla promozione di scrittori africani e afrodiscendenti, in collegamento con la casa editrice E/O.

Apertura anche agli appassionati di scacchi, che si incontrano in biblioteca due pomeriggi a settimana. E poi le attività laboratoriali come “Il filo in mano”, dedicato alla creatività e al piacere di stare insieme. Infine, anche nel 2024 la Biblioteca Carducci ha ospitato la rassegna nazionale LudiKastello

La Biblioteca di Città di Castello, un luogo da vivere ogni giorno

La scena culturale di Città di Castello appare particolarmente vivace. In più occasioni, da queste stesse pagine, ci siamo occupati di iniziative di spessore che lo testimoniano. Come il longevo Premio Letterario cittadino che per la prima volta ha aperto alla partecipazione della popolazione carceraria o ancora, il progetto dell’edicola alla residenza protetta.

Ora, con il record di presenze registrato in biblioteca sembra completarsi un mosaico fatto di tante piccole tessere che costituiscono un’opera di continuo interesse e in cui la biblioteca stessa si impone come epicentro culturale. Un aspetto che anche l’assessora Botteghi ha rimarcato. “Ci sembra di poter affermare che la biblioteca – ha concluso -, grazie alla varietà delle proposte offerte e al contributo di associazioni e singoli volontari, si sta pian piano configurando come polo culturale di riferimento per molteplici categorie di persone, in tutto il territorio“.