Il 4 e 5 ottobre 2025 la città di Gubbio ha vissuto due giornate intense, scandite dal ritmo inconfondibile delle fanfare dei Bersaglieri. L’evento, intitolato “Da Piazza Grande alla Gloria – Bersaglieri in città”, ha portato nelle vie del centro storico musica, storia, memoria e un forte spirito di comunità.
La manifestazione ha visto la partecipazione delle fanfare di tre storici gruppi bersaglieri: la “C. Valotti” di Orzinuovi (BS), la “A. F. della Marmora” di Montopoli (PI) e la “Col. R. Reggianini” di Gubbio (PG), protagoniste di concerti, sfilate e cerimonie solenni.
Il programma si è aperto sabato pomeriggio con la sfilata delle fanfare per le vie della città. Le note delle marce tipiche dei Bersaglieri hanno accompagnato i passi rapidi dei musicisti, tra gli applausi del pubblico che ha seguito il corteo lungo via Dante, corso Garibaldi, via della Repubblica, piazza Quaranta Martiri, via Cavour, via dei Consoli fino a Piazza Grande.
Particolarmente emozionante è stata l’esecuzione di Flic Floc, marcia simbolo del corpo bersaglieresco, che ha riportato la memoria collettiva alle parate storiche e ai momenti solenni della tradizione militare italiana. Accanto a questa, non sono mancate altre celebri marcecapaci di trasmettere energia e orgoglio. bersaglieresche,
Alle 18.30, la cornice maestosa di Piazza Grande ha ospitato il concerto delle fanfare di Gubbio e Orzinuovi. Il Palazzo dei Consoli, illuminato per l’occasione con i colori del tricolore, ha fatto da sfondo a un repertorio che ha unito brani della tradizione bersaglieresca a pagine di musica classica.
Il pubblico ha accolto con calore ogni esecuzione, tributando lunghi applausi. “È stato un momento di grande emozione, un abbraccio ideale tra la storia d’Italia e la musica universale”, hanno commentato molti spettatori.
La serata si è conclusa con la Cena Cremisi agli Arconi di via Baldassini, occasione conviviale per incontrarsi, ricordare e rinsaldare i legami tra i Bersaglieri di ieri e di oggi.
La seconda giornata si è aperta con il raduno in piazza Quaranta Martiri alle 10.15. Poco dopo, alle 10.45, il corteo si è mosso verso Piazza Quaranta Martiri. Qui si è svolta la cerimonia ufficiale di benvenuto e la deposizione di una corona al monumento ai Caduti della Grande Guerra.
Un momento solenne, che ha raccolto il silenzio e la commozione dei presenti. Le fanfare hanno accompagnato la deposizione della corona con le note dell’Inno di Mameli, mentre autorità civili e militari hanno reso onore ai caduti.
Accanto a Vittorio Fiorucci sindaco di Gubbio erano presenti alcuni sindaci del circondario, un assessore regionale e le autorità militari cittadine, con i rappresentanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Gubbio, a testimonianza dell’importanza dell’evento e del radicamento dei Bersaglieri nella comunità.
Il sindaco di Gubbio, ex tenente dei Bersaglieri, ha preso la parola ricordando con emozione il suo legame con il corpo:
“Oggi parlo più da bersagliere che da sindaco. Per me questo è un ritorno alle origini, agli anni in cui ho imparato disciplina, sacrificio e senso di appartenenza. I Bersaglieri sono stati e restano una scuola di vita”.
Un discorso vibrante, accolto da un applauso corale che ha testimoniato l’empatia della città nei confronti di un primo cittadino che, per un momento, ha voluto condividere con i suoi concittadini il ricordo personale di un passato militare mai dimenticato.
Alla cerimonia era presente anche Ivo Lucci, capitano in congedo dei Bersaglieri e presidente dell’Associazione Bersaglieri di Gubbio, che ha sottolineato:
“Il nostro impegno è mantenere viva la memoria e trasmettere ai giovani lo spirito dei Bersaglieri. Gubbio ha dimostrato ancora una volta di essere città accogliente e partecipe”.
Alle 11.15 la comunità bersaglieresca e i cittadini hanno preso parte alla Santa Messa celebrata nella Chiesa di San Pietro, un momento di raccoglimento che ha unito fede e ricordo.
Subito dopo, alle 12.20, le vie della città hanno visto la sfilata di chiusura, con la partecipazione delle tre fanfare: Gubbio, Orzinuovi e, nella mattinata di domenica, anche la fanfara di Montopoli. Piazza San Pietro, via Armanni, corso Garibaldi, via della Repubblica, piazza Quaranta Martiri, via Cavour, via dei Consoli e via Baldassini si sono riempite di musica e colori, in una festa che ha coinvolto cittadini, turisti e autorità.
Le marce si sono alternate in un crescendo festoso: ancora Flic Floc e altri brani simbolo, a sottolineare la vitalità e l’unicità del corpo bersaglieresco, celebre per la corsa al passo di parata e per l’inconfondibile piumetto sul cappello.
L’evento si è concluso con il Pranzo Bersaglieresco agli Arconi di via Baldassini, momento conviviale di saluti e ringraziamenti. In un clima di amicizia e orgoglio, le fanfare hanno salutato la città, lasciando dietro di sé echi di musica, ricordi e tanta emozione.
Il presidente dell’associazione locale ha dichiarato:
“Questa due giorni resterà nel cuore di chi vi ha partecipato. Non è stata solo una manifestazione musicale o commemorativa, ma un’occasione di incontro, di condivisione e di riscoperta dei valori che uniscono le generazioni”.
La manifestazione Bersaglieri in città ha confermato ancora una volta la capacità di Gubbio di accogliere eventi di rilievo nazionale, capaci di unire tradizione, memoria storica e partecipazione popolare. Le fanfare hanno riempito di energia le strade medievali della città, creando un ponte ideale tra passato e presente.
Il successo dell’evento si misura nei numeri – centinaia di partecipanti e spettatori, presenze da tutta Italia e dall'estero – ma soprattutto nell’entusiasmo con cui la città ha risposto all’iniziativa.
Come hanno ricordato i protagonisti, il corpo dei Bersaglieri rimane un simbolo di identità nazionale e di coraggio, capace di trasmettere alle nuove generazioni un messaggio di unità e di orgoglio italiano.
Il weekend del 4 e 5 ottobre 2025 resterà nella memoria di Gubbio come una celebrazione non solo musicale, ma anche civile e storica: un tributo al tricolore, ai Caduti e a un corpo che continua a correre nella storia d’Italia.