Sellano è un piccolo e incantevole comune di meno di mille abitanti situato nel cuore verde dell’Umbria, nella provincia di Perugia. Famoso per il suo paesaggio rurale e per la purezza delle sue acque minerali, il comune ospita anche il ponte tibetano più alto d’Europa, con i suoi 175 metri di altezza, che aggiunge un tocco di maestosità a un contesto già straordinario. Qui, come in molti angoli affascinanti dell’Umbria, la natura sembra fondersi con l’arte, la spiritualità e la religione, dando vita a un’atmosfera di rara bellezza.

Eppure, pochi conoscono la leggenda che aleggia sulle colline che circondano Sellano, una storia antica e affascinante che si tramanda da generazioni. Un mito che narra di una donna di straordinaria bellezza, talmente incantevole da scatenare passioni travolgenti e rivalità tra gli uomini, incapaci di resistere al suo fascino e pronti a contendersi il suo amore. Una storia che ha attraversato i secoli, mantenendo intatto il suo incanto, e che ancora oggi risuona come una fiaba misteriosa tra le mura del piccolo borgo. Questa è la storia della “Bella Pupa di Sellano”.

C’era una volta una “Bella Pupa”

La leggenda affonda le sue radici nel piccolo paese di Pupaggi, una frazione che sorge a breve distanza dal centro di Sellano, un luogo che ha visto il suo sviluppo già nell’XI secolo intorno alla chiesa di San Sebastiano, per poi espandersi attorno al castello che, nei secoli, si trasformò in un vero e proprio borgo fortificato. Ed è proprio tra le sue mura che, secondo la leggenda, viveva una giovane e stupenda fanciulla.

Conosciuta come “La Pupa” o “Bella Pupa”, la ragazza divenne talmente famosa che la sua figura non solo ispirò il nome del castello, ma finì per dare il suo appellativo all’intera località. La leggenda racconta che i nobili delle terre circostanti, travolti dalla sua straordinaria bellezza, si contendessero la sua mano con una passione e una determinazione travolgenti, arrivando persino a scatenare sanguinose battaglie pur di conquistare il suo cuore.

Non si sa con certezza come si concluse questa contesa, né esiste una versione definitiva sul lieto o triste fine della storia. Tuttavia, la tradizione narra che, in seguito a tali cruenti conflitti, gli abitanti del borgo decisero di nascondere l’amato della Pupa all’interno della torre più alta del castello, per proteggerlo e permettere alla fanciulla di vivere serena e felice per il resto della sua vita.

Una leggenda che si distacca dalle tradizionali storie locali, caratterizzata da un’atmosfera che ricorda più una fiaba in stile Disney che una tipica narrazione popolare. Eppure, proprio per la sua originalità e il suo fascino, si inserisce perfettamente tra le altre storie misteriose che permeano questo angolo incantato dell’Umbria, dove la magia sembra essere parte integrante del paesaggio.

Le origini e la storia del Castello di Pupaggi

Nel cuore della montagna di Spoleto, durante il Medioevo, sorsero diverse fortificazioni, tra cui il Castello di Pupaggi. Grazie alla sua strategica posizione, il castello si sviluppò nel corso dei secoli, trasformandosi progressivamente in un borgo fortificato. Tra le sue caratteristiche architettoniche più affascinanti, si trovano i seminterrati risalenti all’XI secolo, con le originali volte in pietra non squadrate, sapientemente recuperate. Il Castello di Pupaggi rivestì un ruolo significativo anche in tempi più recenti, fungendo da residenza per le battute di caccia alla palomba.

Per il suo valore storico e architettonico, il castello è stato sottoposto a vincolo dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, tutelando così un importante patrimonio del nostro passato. Il borgo si è sviluppato attorno a un ampio spazio centrale, che accoglie il lavatoio pubblico, la Chiesa di San Sebastiano e l’edificio che ospita la celebre torre, protagonista della leggenda della “Bella Pupa”.

Oggi, il Castello di Pupaggi rappresenta una meta ideale per una gita fuori porta in Umbria. Oltre alla possibilità di assaporare la cucina tradizionale locale in un ristorante situato nelle antiche segrete del castello, gli ospiti possono soggiornare in appartamenti e camere elegantemente restaurate. Gli ambienti, che conservano il fascino del passato, presentano travature in legno, pavimenti in cotto, antiche volte e dettagli in pietra, regalando un’esperienza unica che unisce storia, natura e comfort.