Un grande evento di divulgazione culturale alla BCT di Terni, dove è sbarcata Altair4, la società di creativi multimediali che firma le ricostruzioni 3D e i contenuti digitali delle trasmissioni di Alberto Angela. A portarla in Bibliomediateca, per la sezione Educational di Umbria Music Fest International e Italia Arte Fest, è stato Walter Attanasi, art director della manifestazione, in collaborazione con il Comune di Terni. Un grande successo per la seconda edizione dell’evento. Con la Bibliomediateca che è tornata alla finalità per cui era stata pensata ormai 30 anni fa. Quella di luogo della produzione culturale innovativa, hub per l’industria immateriale e creativa, trasformato poi nella biblioteca cittadina. E nella sala conferenze, piena di ragazzi, è stato ospitato un incontro con la finalità di formazione e riflessione. Un convegno sulla multimedialità dedicato agli studenti delle scuole superiori di Terni sul tema dell’innovazione tecnologica applicata alla divulgazione culturale.

Con i creativi digitali di Altair4, innovazione tecnologia e cultura si sono incontrate in BCT

Il maestro Walter Attanasi, direttore d’orchestra di fama internazionale e direttore artistico del Festival, ha scelto per l’evento una società italiana di produzione multimediale non casuale. Altair4, infatti, oltre alle produzioni per Angela padre e figlio, in questi anni ha realizzato importanti progetti per le più importanti major del settore audiovisivo. Tra queste Rai, BBC, Fr2, Fr3, National Geographic e Discovery Channel. Ma la società di creativi multimediali, che ha spiegato la sua attività in BCT, ha lavorato anche per istituzioni come Unesco, British Museum, Louvre, Grand Palais, Unità di Tokyo. E infine per case editrici come Mondadori, Electa, Rizzoli.

Voglio ringraziare il maestro Attanasi direttore artistico del festival – afferma l’assessore alla scuola Viviana Altamura -. Perché ha dato l’opportunità di svolgere a Terni questo educational di rilievo internazionale. Per i nostri studenti delle scuole superiori di secondo grado è stata l’occasione per approfondire tematiche importanti come quella dell’innovazione tecnologica applicata alla cultura. Occasioni come questa rappresentano la risposta migliore a chi sostiene che ‘di cultura e d’arte non si mangia’. Incontrare i fondatori di Altair4, con i quali mi complimento per l’alto spessore internazionale delle loro produzioni, è stato un fattore di stimolo e di ispirazione per i nostri studenti. Alla giornata hanno partecipato il liceo Angeloni, l’Istituto tecnico e professionale Casagrande-Cesi e l’Istituto professionale Ipsia Pertini“.

Il caso Altair4 preso in esame come case history hi-tech di divulgazione culturale

Le attività di Altair4 si concentrano sull’ideazione e realizzazione di innovativi prodotti multimediali con caratteristiche inedite. Sia in termini di contenuti – sempre originali – sia di modalità di fruizione. La società è concepita come una vera propria bottega d’arte. Dove coesistono e operano, in un dialogo continuo tra loro, diverse discipline tecnologico-artistiche. Altair4 realizza e produce documentari, App Interattive e ricostruzioni virtuali del patrimonio archeologico, in Computer-Grafica 3D.
La fusione di metodologie e discipline diverse come l’arte, l’architettura e l’archeologia, porta alla formulazione di nuovi linguaggi di “sintesi”. E a una nuova comprensione del mondo in cui viviamo. L’interesse per l’arte e l’architettura ha determinato la scelta dei temi di Altair4, che sono principalmente legati al patrimonio culturale.
Per questo Altair4 ha prodotto un’ampia gamma di ricostruzioni archeologiche in 3D per musei, produzioni televisive e web, video a 360° e 8K. Ma anche prodotti di realtà aumentata e APP interattive per piattaforme iOS e Android. I membri del team creativo di Altair4 provengono da esperienze diverse nel campo dell’animazione al computer, delle arti grafiche, del design e della produzione televisiva. Il continuo dialogo tra passato e presente caratterizza tutte le produzioni di Altair4. Il suo approccio è innovativo e sfaccettato: i prodotti digitali uniscono strumenti tecnologici avanzati e processi artistici e culturali.