Una scena che si è consumata in pochi secondi, in pieno giorno, nel cuore pulsante del centro storico di Bastia Umbra. È qui che un uomo di trent’anni, di origine albanese e senza fissa dimora, è finito in manette dopo essere stato sorpreso mentre vendeva cocaina a un giovane acquirente. Un intervento rapido, preciso, che ha confermato ancora una volta la costante presenza e l’efficienza delle forze dell’ordine nella lotta allo spaccio di stupefacenti.
La zona, frequentata da residenti e ragazzi, era sotto monitoraggio nell’ambito di controlli mirati alla prevenzione del traffico di droga, attività intensificata negli ultimi mesi. Ed è proprio durante una di queste ispezioni che i militari hanno notato movimenti sospetti nei pressi di un locale del centro. Pochi attimi di osservazione sono bastati a chiarire la situazione: il 30enne, alla guida di un’auto a noleggio, stava consegnando due involucri di cocaina a un giovane acquirente.
Il blitz è scattato in simultanea al passaggio della droga. I carabinieri hanno bloccato i due soggetti, impedendo che l’operazione si completasse. L’acquirente, identificato e trovato in possesso della sostanza appena acquistata, è stato segnalato alla Prefettura di Perugia per uso personale. Per lui non è scattato alcun arresto, ma le conseguenze amministrative previste dalla legge rimangono.
Più complessa, invece, la posizione del presunto spacciatore. L’uomo, già conosciuto alle autorità, è stato immediatamente perquisito. Addosso aveva 600 euro in contanti, suddivisi in banconote di piccolo taglio, considerati dagli investigatori il frutto dell’attività illecita. Gli elementi raccolti sul posto sono stati ritenuti sufficienti per procedere con l’arresto.
Condotto nella caserma di Santa Maria degli Angeli, il trentenne ha trascorso la notte nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo, celebrato successivamente presso il Tribunale di Perugia.
Il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto una condanna a sei mesi di reclusione e una multa di 1.500 euro. Una pena che rientra nei parametri dei casi considerati meno gravi, vista la quantità moderata di sostanza sequestrata, ma che conferma comunque l’impegno nel contrasto allo spaccio anche nei contesti di piccola scala.
Nella giornata di ieri, sempre a Bastia Umbra, un secondo episodio ha attirato l’attenzione degli inquirenti. Durante un controllo di routine, una pattuglia ha fermato un’auto con tre giovani a bordo. L’ispezione, nata come verifica standard, ha portato alla scoperta di un oggetto del tutto inaspettato: un machete lungo 70 centimetri, con una lama da mezzo metro.
La presenza dell’arma, benché non collegata in alcun modo all’arresto per droga, ha fatto scattare la denuncia a carico dei tre soggetti per porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. L’episodio, pur non rappresentando il focus principale della giornata, evidenzia la variabilità delle situazioni con cui le forze dell’ordine si confrontano quotidianamente.
In Italia, la disciplina riguardante droga e stupefacenti è regolata dal D.P.R. 309/1990, noto come Testo Unico sugli stupefacenti. La norma distingue in modo netto la detenzione per uso personale, che comporta sanzioni amministrative, dalla detenzione ai fini di spaccio, che invece costituisce reato penale.
Chi viene trovato in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale - come l’acquirente fermato nel centro storico - non rischia il carcere, ma può essere sottoposto a misure come sospensione della patente, del passaporto o del porto d’armi. La segnalazione alla Prefettura, infatti, ha lo scopo di avviare un percorso di valutazione e, talvolta, di supporto terapeutico.
Ben diverso il caso dello spaccio. L’articolo 73 del Testo Unico prevede pene molto severe per chi produce, vende, distribuisce o detiene droga con finalità di commercializzazione. Per le sostanze considerate più pericolose, come cocaina ed eroina, la pena può variare da 6 a 20 anni di reclusione con multe da 26.000 a 260.000 euro.
La stessa norma introduce una distinzione importante: i casi di lieve entità, come quello verificatosi a Bastia Umbra. Quando la quantità è ridotta e l’attività appare circoscritta, la legge prevede una pena molto più bassa: da 6 mesi a 4 anni e una multa più contenuta. È esattamente in questa cornice che rientra la condanna inflitta al trentenne arrestato nel centro storico.