L’Ubeer si è stato un successo per Perugia e per il Barton Park. La manifestazione, tenutasi nel bellissimo parco sito nel cuore dell’Umbria, ha avuto un indotto di circa 40 mila persone. Tra eccellenze, birrifici di spessore, turisti incuriositi. Mauro e Silvano Bartolini, proprietari dell’Ubeer, hanno parlato del Festival Open Air dicendo che è stato bello: “Ascoltare la voce delle nuove generazioni e dar loro fiducia”. Poi annunciano i prossimi eventi dell’anno: “Presto sveleremo altre novità che riguarderanno la programmazione dell’estate 2024”.

Dopo l’Ubeer altri eventi: il Barton Park di Perugia pensa in grande

I Bartolini, nel tirare le fila di come è andato l’Ubeer, hanno fatto anche delle considerazioni generali sul senso del Barton Park e su quanto questo possa rappresentare un’occasione per Perugia e per l’Umbria. Le loro parole: “Il Barton Park nasce come regalo alla città di Perugia e a tutta l’Umbria. Il parco, che ospita la sede del Gruppo Barton, è da sempre un contenitore naturale e floreale dedicato al tempo libero di qualità”.

Quindi aggiungono: “Per questo motivo, siamo felici quando i rappresentanti, a vario titolo, della regione e della Perugia che organizza eventi – che siano essi enti territoriali, imprese, associazioni o singoli cittadini – ci propongono contenuti di prim’ordine che accogliamo a braccia aperte”.

L’impegno per il sociale

Un investimento che mira a sviluppare anche il tessuto sociale perugino. È quello che hanno detto Mauro e Silvano Bartolini: “Barton ha da tempo investito e avrà sempre un occhio di riguardo per il sociale. Desideriamo dare il nostro contributo al fine di costruire una Perugia e una regione sempre più unite e belle – fanno sapere, con sobrietà ed equilibrio, i fratelli Bartolini – Invitiamo, quindi, chiunque abbia una buona idea a presentarcela, per metterla a fattore comune e, magari, provare a realizzarla insieme”.

“Ci teniamo a ringraziare profondamente – aggiungono Mauro e Silvano Bartolini, a nome di tutto il gruppo Barton – i tantissimi visitatori che sono passati a trovarci durante questo weekend che pur essendo numerosissimi, hanno consentito lo svolgimento dell’evento in una straordinaria atmosfera di ordine e giovialità”.

UBeer e street food: un format vincente

E torniamo un attimo al successone del fine settimana: l’Ubeer! Il nuovo format ha incluso la presenza di 13 birrifici artigianali dell’Umbria, ciascuno con il proprio stand, accompagnati da una vasta selezione culinaria offerta da 8 food truck regionali, musica live e DJ set ogni ora, conferenze su temi specifici, uno spazio per il relax, attività all’aperto e molto altro.

Un’esperienza completa, ideale per esplorare il settore della birra artigianale umbra, in rapida espansione, e per degustare le numerose varietà disponibili. Attraverso stand dedicati e servizio diretto dal loro spillatore, hanno portato al Barton Park l’autentico sapore della birra artigianale umbra, coinvolgendo i visitatori in un’entusiasmante esplorazione dei profumi e sapori tipici della regione.

Le eccellenze umbre: i birrifici coinvolti

Sono stati tredici i birrifici coinvolti nell’Ubeer. Tra cui Birra Flea, Gramigna, Mastri Birrai Umbri, Altotevere, Birra Perugia, Birra Bro, Fratelli Perugini, Centolitri, Birra dell’Eremo, San Biagio, Osiride, Bastian Birraio e Birra Alfina, tutti provenienti dall’intera regione, hanno condiviso con passione il loro amore per la birra e per l’Umbria.

Non solo birra

UBeer non è stato solo un evento dedicato alla birra e al buon cibo, ma è stato anche un’occasione per scoprire il mondo della birra umbra attraverso gli interventi di esperti, produttori e rappresentanti delle istituzioni locali. Durante l’evento si è dato spazio anche a “UBeer Talk”, un format sviluppato in collaborazione con Luppolo Made in Italy, che ha ospitato conferenze focalizzate sulle materie prime e sulla produzione artigianale della birra. I produttori sono stati intervistati per condividere le loro storie e prodotti, enfatizzando l’importanza della filiera, l’Umbria come modello di produzione interna di malto e luppolo, e l’impegno verso la sostenibilità.