Perugia meglio di Terni, turismo in crescita, ok il terzo settore, male occupati, numero di aziende consistenza di startup: sono solo alcuni dei dati del report “Dataview – Il barometro dell’economia territoriale” umbra. Lo ha presentato Unioncamere insieme all’Istituto Tagliacarne, fulcro dell’informazione economica del Sistema camerale. L’indagine fotografa una situazione fatta di luci e di ombre a livello congiunturale delle province di Perugia e di Terni. Dieci gli indicatori congiunturali presi in considerazione per ogni provincia italiana, oltre a sei sul turismo.
In generale, c’è da da rilevare come gli indicatori congiunturali della provincia di Perugia siano migliori di quella di Terni. Il Perugino, infatti, presenta in 4 casi su 10 indicatori con performance superiore alla media nazionale (più un sostanziale pareggio in un indicatore), contro i tre della provincia di Terni. E va osservato che il rallentamento della crescita economica (rispetto agli anni 2021 e 2022 caratterizzati dal forte rimbalzo della ripresa post Covid) in Umbria si presenta un po’ superiore alla media nazionale.
Le luci e le ombre delle due province nel barometro dell’economia umbra
Tra le luci evidenziati dal report “Dataview”, in provincia di Perugia ci sono la variazione delle esportazioni. Poi la variazione della consistenza delle istituzioni iscritte al Runts (Registro unico nazionale terzo settore), a dimostrazione della ricchezza del terzo settore in Umbria. Ancora, la variazione della consistenza dei depositi bancari e risparmio postale. A dimostrazione della propensione al risparmio nella provincia ma anche di una minore propensione all’investimento finanziario di medio-lungo periodo. on i cittadini che preferiscono detenere i risparmi sui conti correnti, o comunque in strumenti finanziari di breve periodo (ad esempio i conti deposito), privilegiando la sicurezza rispetto alla resa. Infine, la variazione del numero di transazioni normalizzate di abitazioni: in questo caso anche la provincia di Perugia è in flessione (-6,2%), ma meno rispetto alla media nazionale ( -7,2%).
Un sostanziale pareggio con la media italiana si registra a Perugia nella variazione percentuale della consistenza dei prestiti alle attività economiche.
Le due luci (su 10 indicatori) mostrare dalla provincia di Terni, riguardano la consistenza delle istituzioni iscritte al Registro unico nazionale terzo settore, oltre a un minore arretramento nella consistenza dei prestiti alle attività economiche . Importante è anche il vantaggio della provincia di Terni sulla media nazionale per quanto concerne la variazione del numero di ore di cassa integrazione guadagni.
Male le due province nelle imprese attive, nella consistenza di startup e negli occupati
Tra le ombre, per le due province, la variazione delle imprese attive e la variazione della consistenza delle start-up innovative registrate oltre alla variazione del numero di occupati, anche se Perugia cresce più della media nazionale. Ancora, in negativo anche la variazione del numero di entrate previste di lavoratori fra gennaio e luglio.
A Terni, a differenza di Perugia, va in negativo anche la consistenza dei depositi bancari e risparmio postale. Maggiore anche il calo delle esportazioni e il numero di transazioni normalizzate di abitazioni fra primo trimestre 2023 e primo trimestre 2024, rispetto alla media italiana.
Turismo in crescita: Perugia al 41esimo posto, Terni al 62esimo per presenze sulle 100 province italiane
Il report “Dataview – Il barometro dell’economia territoriale” prende in considerazione anche il turismo attraverso sei indicatori. In sintesi, la provincia di Perugia nel 2023 è al 41esimo posto tra le 100 province italiane per presenze turistiche per kmq di superficie consumata. Mentre la provincia di Terni è al 62esimo.
In termini percentuali (non ovviamente in quelli assoluti) la variazione delle presenze turistiche tra il 2019 e il 2023 è maggiore in provincia di Terni (+10,75%) rispetto a quella della provincia di Perugia (+8,9%). Si tratta, rispettivamente, del 25esimo e del 31esimo miglior incremento tra le 110 province italiane. Mentre in termini di presenze turistiche per kmq di superficie consumata la provincia di Perugia ne conta 15mila 497 e quella di Terni 9mila 307.
Gli alloggi medi annui disponibili su AirBnb per kmq nel 2023 sono 1,91 in provincia di Perugia (48esimo posto tra le 100 province italiane) e 1,34 in quella di Terni (62° posto). Quanto all’incidenza del valore aggiunto delle attività di alloggio e ristorazione sul totale economia, il report “dataview” indica una percentuale del 3,7% per la provincia di Perugia (47° posto nella graduatoria nazionale) e del 3,22% per quella di Terni (60° posto).
Barometro economia, per il presidente di Unioncamere Mencaroni “le aziende si stanno modernizzando”
“Le aziende (e più in generale il sistema socio-economico regionale), sono impegnate in un processo di modernizzazione. In primis caratterizzato dalla transizione digitale e da quella ecologica, che comporta una maggiore internazionalizzazione e una crescita della produttività, ossia della competitività, sia sul mercato interno che su quello internazionale“.
Lo sottolinea Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell’Umbria, analizzando i dati del barometro dell’economia umbra “Dataview”.
“In effetti – prosegue – davanti a una flessione, peraltro fisiologica, del numero delle aziende attive, c’è un complessivo irrobustimento del tessuto imprenditoriale umbro. Come dimostrano anche la crescita del numero delle società di capitali e l’aumento dell’export“.
Sul turismo, l’Umbria ha ben recuperato, ottenendo, nell’andamento 2019-2023 delle presenze. Una crescita che la colloca nella parte medio-alta della classifica nazionale. Anche se, in un mercato turistico sempre più competitivo ed esigente.
“I risultati – conclude Mancaroni – in una regione piccola come l’Umbria si raggiungono grazie a una convergenza tra le istituzioni e con la collaborazione stretta delle forze economiche e sociali. Fare massa critica è fondamentale per una regione delle dimensioni della nostra“.