Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi in un nuovo post su Instagram fa il punto sulla spinosa situazione della manutenzione del verde pubblico in città. Ed è molto critico: “Si deve cambiare tutto“ scrive e inserisce la questione in scenari più ampi. “L’Italia così andrà a tagliare l’erba alle vere potenze internazionali compresa l’Africa“, il perché lo spiegherà dopo.
Bandecchi sul taglio dell’erba: numeri in chiaro
“Siamo qui a capire quante volte si può tagliare l’erba nel 2025 nel Comune di Terni” esordisce il primo cittadino e mette in chiaro i numeri. “Momentaneamente abbiamo a disposizione un milione e 100mila euro, per me basterebbero per tagliare l’erba nei 110 ettari che abbiamo” puntualizza.
Qual è dunque lo scoglio che rende insufficienti le risorse di cui sopra? “In realtà – prosegue Bandecchi – dobbiamo applicare il listino della Regione e la Regione è larga di maniche perché evidentemente ha deciso che si può pagare tanto questo lavoro“.
E qui chiede il parere di un esperto in materia. “Ora faccio una domanda a un tecnico, senza farvelo vedere in faccia, sentiamo solo la sua voce. Mi vuole dire a voce alta quante volte si può tagliare l’erba con un milione e 100mila euro nei prati di Terni?” “Quattro volte” è la risposta che si sente da fuori campo e che il sindaco ripete con ilarità a più riprese, mettendo in evidenza la netta discrepanza tra i fondi a disposizione e l’esiguità del risultato che il Comune, per legge, deve effettuare nel rispetto del prezziario regionale.
Una soluzione green e sostenibile: i ruminanti
A questo punto il primo cittadino propone una soluzione originale. “Ora signori, vogliamo aprire un bando a tutti coloro che possiedono delle pecore, delle mucche o comunque qualunque altro animale ruminante che vorranno portare in tutti i parchi ternani in modo tale che possiamo fargli mangiare l’erbetta e fargli anche pagare il pascolo“.
Al di là dell’ironia l’impiego, soprattutto di capre, nelle pratiche agroforestali è già in atto in diversi comuni che le usano come tosaerba naturali nelle aree rurali garantendo un ottimo servizio senza provocare alcun tipo di inquinamento. Certamente l’impiego in città di un gregge per la pulizia del verde, rappresenterebbe una questione molto più complessa.
Bandecchi ci sorride ma poi torna serio. “Così l’Italia sarà inglobata dalla Cina perché i cinesi sono cent’anni avanti, con un’intelligenza superiore e con un atteggiamento che ci fa a pezzi – e amplia il discorso guardano agli altri Paesi -. Questa roba non va bene né nei confronti dell’Inghilterra, degli Stati Uniti e della Cina”.
E conclude tornando sui numeri. “Durante l’estate il prato si taglia quattro volte al mese e durante l’inverno una volta al mese. Così siamo messi male, servono otto milioni a Terni per fare un lavoro perfetto. Anche perché con un milione, quattro volte, otto milioni: 4 per 8, 32“.
Verde pubblico a Terni, sabato nuovi interventi dei Guerrieri del Verde
A conferma della necessità delle manutenzioni, da anni a Terni operano gruppi di volontari che mettendosi al servizio della comunità, ripuliscono le aree verdi cittadine. Da sempre molto attivo è il gruppo di “Mi Rifiuto” e recentemente, su iniziativa della giunta Bandecchi, sono nati i “Guerrieri del Verde“. Proprio ieri il Comune ha reso noto che nella mattina di sabato scorso i Guerrieri del Verde sono intervenuti in due distinti punti della città.
Si tratta della strada vicina al parco di viale Trento, adiacente all’area cani, dove hanno tolto tutte le erbacce, liberando il marciapiede e della pensilina del bus di via Murri, dove hanno estirpato tutte le erbacce, liberando anche la panchina che era invasa dalla vegetazione spontanea. L’assessore alle Manutenzioni Marco Iapadre ha rivolto un sentito ringraziamento “ai volontari e alle volontarie che hanno impiegato il loro tempo libero a servizio del decoro della città“.