A Cura di Tommaso Franchi e Vanessa Piccioni
In occasione del lancio di Tag24 Umbria, il quotidiano telematico del Cusano Media Group interamente dedicato alla regione, l’editore Stefano Bandecchi, nonché sindaco di Terni e segretario nazionale di Alternativa Popolare, spiega ai lettori la linea editoriale e l’obiettivo della nuova realtà.
Buongiorno Sindaco e grazie per la disponibilità. Prende vita TAG24 Umbria: cronaca, politica, sport e attualità. Tutto raccontato direttamente sul posto. Una grande opportunità per i cittadini?
“Credo che sia la grande opportunità di sapere e di conoscere realmente i fatti, perché purtroppo quello che sta avvenendo in Umbria è quello che anche in Italia è avvenuto e continua ad avvenire. Abbiamo giornali troppo schierati, a destra o a sinistra. E le notizie di conseguenza diventano notizie o di destra o di sinistra: questa è una cosa brutta perché non abbiamo niente che sia realmente indipendente e che riesca a fare un ragionamento concreto. Mi auguro che quando voi andrete ad analizzare le notizie non darete con facilità ragione a me. Dovrete cercare sempre la notizia vera e l’analisi deve essere libera. Perché solo così il cittadino può cominciare a capire dove sta il bene e dove sta il male. E siccome io vivo serenamente la mia vita politica, allora dico soltanto: voi prendete i fatti e fate analisi concrete. Senza faziosità, perché la faziosità che sia da una parte o che sia dall’altra non aiuta il cervello a svilupparsi e a crescere. L’Italia ha bisogno di buonumore, di belle notizie e di tanta verità”.
Quindi raccontare la quotidianità all’insegna della neutralità. Possiamo dire che è il manifesto di TAG24 Umbria?
“Si, è il manifesto di TAG24 Umbria ed è sempre stato il manifesto di Stefano Bandecchi. Un manifesto all’insegna di un’editoria libera, antica, che veramente può esprimere libertà di parola. D’altronde, come sapete, mi sono cancellato dall’ordine dei giornalisti giusto un mese fa, perché mi sono innervosito di essere richiamato ogni giorno per come mi esprimevo, per quello che dicevo. La libertà è libertà di parola, libertà di espressione, libertà di tutto. Quindi voi godrete della massima libertà. Spero che la userete nella maniera giusta: ogni uomo ha un’idea e poi una tendenza. Ogni bravo giornalista secondo me si deve fermare, per domandarsi soltanto una cosa: dove sta la ragione e dove sta lo sbaglio. Dove sta il vero e dove sta il falso. Bisogna andare oltre se stessi, il lavoro del giornalista è un lavoro molto difficile”.
Bandecchi sull’Umbria: “Rappresentazione vera dell’Italia diversa in ogni angolo”
Questo sarà il nostro obbiettivo. Un’altra domanda: noi molto spesso, anche prima della sua nomina a sindaco, abbiamo parlato dell’importanza delle piccole cose, lei a Terni sta facendo esattamente questo: parte dal piccolo per poi arrivare sempre più in alto. Sarà anche il focus del sito? Analizzare le piccole cose, senza dare nulla per scontato?
“Direi di sì. Dipende da voi e dalla forma che darete a questo che io chiamerei quotidiano telematico. Perché dovrete dare tutte quelle informazioni proprio agli umbri, a 360 gradi. Dobbiamo ricordarci che l’Umbria non è tutta uguale: c’è un’Umbria del Nord, una del Sud, una del centro. L’Umbria è la rappresentazione vera di un’Italia che è diversa in ogni angolo: sembra tutto simile ma non è così. Dovrete dare le belle notizie, le brutte notizie di Perugia, di Terni, di Gubbio, di Spoleto, dovete evidentemente avere un’idea a 360 gradi ma entrando anche nella vita della provincia. Perché molto spesso, anzi troppo spesso, i piccoli comuni che sono tanti, 96 , non sono guardati e considerati. E poi comincerei a dare voce di più al popolo umbro. Perché tutti si sono ormai dimenticati che i giornali vengono scritti per il popolo. E’ il popolo che li legge ma il popolo stesso li crea anche, li fa. Ci sono troppo spesso analisi fatte da giornalisti che sono poi scollegate con la realtà. Io vorrei una testata giornalistica che sta a contatto diretto con il popolo e che lo fa parlare spesso. Quindi ricordatevi, in ogni articolo, di considerare anche il giudizio delle persone. Questa è una cosa importante”.
E questo era Bandecchi editore. Bandecchi come sindaco di Terni e segretario di Alternativa Popolare parte da Terni e dall’Umbria per una rivoluzione. Così spesso l’abbiamo sentito parlare. Un bilancio che arriva fino ad ora su cosa ha fatto per Terni e cosa vorrà fare nel breve periodo?
“Guardi non vorrei fare l’errore del governo di destra che attualmente abbiamo in Italia. I bilanci non li devo fare io, i bilanci li devono fare i cittadini. Certamente ci sono tante cose che sono state fatte e che si vedono: i cittadini ce le riconoscono. Ma è inutile mettere lì in fila quello che hai fatto e che non hai fatto: l’importante è che la città cominci e continui, come sta già facendo, a cambiare faccia. Io credo che molti progetti sui quali noi stiamo lavorando, non sono progetti che diciamo “si realizzeranno nel 2028”. No: si stanno già realizzando. E questa è la regola dei piccoli passi, non dire che qualcosa avverrà nel 2028, nel 2027 ma dire che oggi ciò che avverrà nel 2027 ha già fatto due metri. In sintesi, io parto da Terni per andare a Milano? Ora dove sono? A Narni. Ecco questo è quello che i cittadini devono vedere. Un percorso che comunque viene realmente portato avanti. Una cosa posso dirla su tutte, della quale, momentaneamente, mi vanto molto: io non ho creato altri debiti per il comune di Terni. Abbiamo cominciato un grande risanamento, stiamo trovando soldi dove soldi non c’erano e stiamo ottimizzando tutte le risorse che il comune ha. L’obiettivo è rilanciare la parte economica ed industriale di Terni che è motore fondamentale per tutti i cittadini. Dove c’è lavoro, c’è benessere. Dove c’è benessere, c’è salute e dove c’è salute c’è allegria, sorrisi. E’ un serpente che si morde la coda. Purtroppo anche l’inverso fa male: Terni ad oggi ha infatti troppi disoccupati”.