Il giorno dopo la convention di UmbriaFiere, Stefano Bandecchi, segretario nazionale di Alternativa Popolare e sindaco di Terni, si porta a casa l’oscar di grande protagonista della giornata accanto a Donatella Tesei, lanciata verso il bis alla riconquista dell’Umbria. Ha trascinato il popolo del centrodestra dal palco, ha riempito sette pullman di militanti di AP partiti da Terni, ha monopolizzato l’attenzione dei media, ha entusiasmato la platea col suo discorso.
Un ruolo da trascinatore, completato con l’istrionica trovata del baciamano alla candidata governatrice che è già diventato un meme. Quelli della coalizione di centrodestra lo rilanciano per dire che il sindaco di Terni è un galantuomo. “Altro che omone dalle maniere spiccie e dai modi ruvidi come lo vogliono dipingere“, dicono. Quelli del PD e di centrosinistra, invece, hanno già inaugurato lo spam della foto-simbolo della convention. Evidenziando la contraddizione di un sindaco che ha vinto proprio contro il candidato di centrodestra. E che ora marcia insieme alla coalizione avversaria per cercare di conquistare la Regione.
Lui, Bandecchi, è uomo che la comunicazione la cavalca e spesso ci surfa sopra senza farsi troppi problemi. Anzi, gli piace polarizzare, dividere. E alla fine – chi lo conosce assicura che è così – quei meme in cui lo chiamano “vassallo della governatrice“, li userà per rafforzare il suo messaggio. Per mettere da una parte i suoi e dall’altra gli avvesari.
“Questa è una sfida epocale – attacca deciso Bandecchi – è una sfida ideologica. Ci sono contrapposti due modi di vedere le cose. Quello di chi vuole costruire e quello di chi vuole riprendersi il potere per ricominciare a distruggere. E autoalimentare il suo sistema. E noi porteremo nel centrodestra la nostra politica del fare. Saremo il motore fuoriserie di una macchina vincente“.
Bandecchi: “Porteremo a votare per Tesei tutta l’Umbria che diserta le urne, perché servono altri cinque anni di lavoro”
“Siamo gli ultimi arrivati nella coalizione di centrodestra. Gli ultimi chiamati a dare una mano a Donatella Tesei – chiarisce il segretario di AP, ricapitolando il discorso fatto a UmbriaFiere -. Il mio primo richiamo è a tutta quell’Umbria che non va più a votare. Gente che ha deciso di abbandonare le urne perché disamorata della politica. Persone che hanno saltato le ultime due, tre, quattro tornate elettorali. Con AP abbiamo già dimostrato a Terni di saper mobilitare questo popolo silenzioso. Devono capire che è una battaglia per il loro futuro. Tra chi vuole fare e chi non ha idea di come si come si costruisce. Dopo 49 anni di sinistra, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti, sarebbe una iattura se Donatella Tesei non rivincesse le elezioni“.
Applaudito e sostenuto dai militanti del suo partito, Bandecchi – prima ostracizzato, poi tenuto a distanza, infine accolto nella stanza dei bottoni del centrodestra – si porta a casa anche l’ovazione dei militanti degli altri partiti. La fase digestiva dei delusi, ancora scottati dalla sconfitta ternana di 16 mesi fa, si laconicamente avviando alla fase finale. E il sindaco di Terni fa di tutto per entrare a pieno regime nei meccanismi di coalizione.
“Noi siamo quelli che le cose le fanno – continua col solito piglio e con le sue allegorie -. Se si decide di fare la ferrovia e c’è l’albero in mezzo, non ci fermiamo a fare i raggi x all’arbusto. Ne piantiamo altri dieci di alberi, ma quello va via per fare posto alla strada ferrata. Con Alternativa Popolare vogliamo portare nella coalizione il nostro sistema di lavoro. E Tesei ha cominciato a fare quello che abbiamo fatto a Terni. Ad esempio con l’elisoccorso. Ha comprato l’elicottero che serve a salvare le vite dei cittadini umbri e ha smesso di buttare soldi nei noleggi e nelle esternalizzazioni. Come noi abbiamo ricreato le squadre di operai che rifanno le strade, con i mezzi propri del Comune, con le macchine di proprietà. Per fare questo in tutta l’Umbria servono altri cinque anni di lavoro. I cittadini devono darci fiducia e consentirci di cambiare il sistema“.
Sul nuovo ospedale di Terni un messaggio chiaro: “Niente debiti con INAIL come vuole la sinistra, si lavori con i fondi pubblici”
Manda anche un messaggio alla sinistra ternana, che ieri ha scommesso sul nuovo ospedale da fare a Maratta con i fondi dell’INAIL, e a quella parte di coalizione di centrodestra che vorrebbe perseguire questa strada. Il grande argomento che alimenta la campagna elettorale è quello della sanità. E del nuovo ospedale di Terni. Anche in questo caso, per lanciare il messaggio rivolto anche a Tesei, si affida alla metafora del progetto della clinica che dovrebbe sorgere a Terni insieme allo stadio.
“Io per il progetto di una clinica da 100 posti letto, di 20 mila metri quadrati, ho speso circa 400mila euro – afferma tranchant -. Se devo fare un nuovo ospedale a Terni, basta moltiplicare questa spesa per 5. Ci vorranno due milioni per fare il progetto, non 30 milioni. Qualcuno in questo sistema ci sguazza. È una sfida, quella del contenimento dei costi, che dobbiamo vincere. La Regione e la governatrice Tesei hanno messo a disposizione circa 130 milioni, non serve andare a indebitarsi con INAIL e pagare interessi a doppia cifra a un istituto assicurativo. Non sono soldi pubblici. I soldi pubblici sono quelli che arrivano dal bilancio dello Stato, l’ho spiegato anche a Terni in consiglio comunale. Io sfido il centrosinistra, che vuole indebitarci per l’ospedale, perché con i soldi a disposizione e l’aiuto dello Stato il nuovo nosocomio di Terni si può fare subito“.
Ricorda Bandecchi che ha deciso di non contrarre nuovi mutui a Terni. Di non aumentare l’indebitamento di Palazzo Spada. E, però, di non aver rinunciato a fare lavori pubblici, interventi di sistemazione e nuove infrastrutture. Un metodo che vuole portare in Regione.
“Riccardo Corridore, il nostro capolista – scandisce – sarà un ottimo supporto per la prossima amministrazione Tesei. Lui conosce bene questo metodo, che a Terni utilizziamo con successo. Solo con questo modo di operare abbiamo risparmiato ben quatro milioni all’anno nel bilancio comunale. Lanciamo una sfida a tutta l’Italia: noi siamo quelli che sanno fare le cose, che sanno pensarle. Da questa sfida parte un messaggio a tutta l’Italia. Con Alternativa Popolare nel centrodestra, con Donatella Tesei in Umbria, noi possiamo cambiare l’Italia“.