Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e segretario nazionale di Alternativa Popolare, ha rilasciato dichiarazioni incisive in seguito alle dimissioni dell’assessore all’ambiente di Terni, Mascia Aniello. Il sindaco ha chiarito la sua posizione e le azioni intraprese riguardo le accuse mosse dall’ex assessore, evidenziando la trasparenza e la determinazione con cui intende affrontare la situazione.
Le dichiarazioni del Sindaco di Terni
Bandecchi ha risposto direttamente alle affermazioni di Mascia Aniello, che aveva dichiarato di voler fornire al sindaco i nomi di alcuni operai dell’Ast che sarebbero a conoscenza di informazioni particolari e importanti. “Ho visto che l’ex assessore, Mascia Aniello, ha scritto che avrebbe comunicato a me i nomi degli operai dell’Ast che sanno cose particolari e che io avrei ignorato,” ha detto Bandecchi, sottolineando di aver preso immediatamente provvedimenti per ottenere tali informazioni.
Il sindaco ha riferito di aver contattato Aniello per ottenere i dettagli necessari: “Ho fatto scrivere a Mascia Aniello in questi minuti per farmi avere i nomi di questi operai, gli indirizzi, cognome e numero di telefono. In modo tale che io possa sapere quali sarebbero le cose atroci a parte le quattro cazzate che mi sono sempre state già dette.” Bandecchi ha espresso chiaramente la sua volontà di verificare la veridicità delle accuse e di garantire la trasparenza nei confronti dei cittadini.
Bandecchi ha ricordato che tutte le comunicazioni ricevute da Aniello sono già state inviate alla magistratura: “Ricordo a Mascia Aniello che le comunicazioni che ci ha fatto sono già in magistratura, perché noi abbiamo già inviato tutta la documentazione ai magistrati due mesi fa.” Questo passaggio sottolinea la serietà con cui l’amministrazione comunale ha trattato le segnalazioni ricevute, dimostrando un impegno costante per la legalità e la trasparenza.
Stefano Bandecchi: “Per quanto riguarda questi nomi, spero che me li dia in fretta, in modo tale da avvertire tutti i cittadini”
Il sindaco di Terni e segretario nazionale di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi, ha insistito sull’urgenza di ottenere i nomi degli operai da Aniello, In modo da poterli condividere con la cittadinanza: “Per quanto riguarda questi nomi, se me li dà in fretta così lo sanno tutti i cittadini.” Bandecchi ha evidenziato l’importanza della collaborazione e della trasparenza, invitando chiunque fosse a conoscenza di informazioni rilevanti a comunicarle direttamente a lui, in quanto attualmente ricopre il ruolo di assessore all’ambiente.
Le parole di Stefano Bandecchi riflettono una forte determinazione a far luce sulla vicenda e a rispondere in modo chiaro e preciso alle accuse mosse. La sua richiesta di informazioni dettagliate e la prontezza nell’inviare la documentazione alla magistratura mostrano un atteggiamento proattivo e responsabile. Il sindaco ha ribadito l’importanza della collaborazione tra amministrazione e cittadini. Ha invitato chiunque fosse a conoscenza di fatti rilevanti a contattarlo direttamente, in quanto ora ricopre anche il ruolo di assessore all’ambiente. In un’epoca in cui la fiducia nelle istituzioni è messa alla prova, Bandecchi ha scelto la strada della chiarezza e dell’apertura, invitando tutti a partecipare attivamente alla vita pubblica e alla tutela dell’ambiente.
Alternativa Popolare ha proposto un nuovo approccio per la gestione del Lago Trasimeno
Nella giornata di oggi, Alternativa Popolare ha proposto attraverso una nota, un nuovo approccio per la gestione del Lago Trasimeno. Il coordinatore regionale, candidato alla presidenza della Regione Umbria, Riccardo Corridore, e il coordinatore nazionale e regionale alle politiche agroalimentari, Filippo Gallinella, spiegano che:
“Il lago Trasimeno il più grande lago dell’Italia centrale, rappresenta un pilastro fondamentale per l’economia umbra, grazie al turismo, alla pesca professionale, all’agricoltura e a tutte le attività correlate. Tuttavia, la gestione di un’area territoriale così vasta e complessa richiede un intervento più strutturato e mirato. Nel nostro programma evidenziamo l’importanza di una gestione operativa dedicata del lago Trasimeno.
Attualmente, la gestione del lago è stata delegata all’Unione dei Comuni attraverso una legge regionale. Tuttavia, questa delega si è rivelata inefficace a causa della mancanza di risorse, personale e mezzi adeguati. La nostra proposta prevede l’abrogazione di questa legge regionale e la creazione di un assessorato specifico con risorse dedicate.
Questo assessorato si occuperà direttamente di vari aspetti cruciali, tra cui la crisi idrica, la manutenzione delle infrastrutture, la regolamentazione della navigazione, la promozione e regolamentazione della pesca, il rafforzamento del Centro ittiogenico del Trasimeno, la gestione della fauna selvatica e delle specie infestanti, e la gestione diretta delle aree parco circostanti. Inoltre, saranno promosse sinergie integrate con l’assessorato al Turismo e con l’assessorato all’Ambiente, per potenziare l’attrattività turistica e garantire la sostenibilità ambientale delle attività legate al lago.
Riteniamo che un ambiente così articolato – aggiungono Corridore e Gallinella – richieda una visione d’insieme e un approccio partecipativo. Per questo motivo, proponiamo la costituzione di un Comitato lacustre permanente, formato dall’Unione dei Comuni e dalle varie rappresentanze territoriali. Questo comitato avrà il compito di trovare le migliori soluzioni per la gestione del lago, assicurando che ogni scelta o azione sia condivisa con il territorio. Una delle innovazioni del nostro progetto è l’applicazione delle regole della ‘Legge Salva Mare’ al lago Trasimeno. In questo contesto, introdurremo la figura del pescatore custode del lago. Questo ruolo sarà cruciale per monitorare e proteggere le risorse ittiche e l’ambiente lacustre, contribuendo a mantenere l’equilibrio ecologico del lago. Il nostro programma per il lago Trasimeno mira a una gestione più efficace e sostenibile, che valorizzi al meglio le risorse naturali, economiche e culturali del lago”.