Le elezioni per la nomina del nuovo presidente della Provincia di Terni sono ormai vicinissime. In programma per domenica prossima, la partita è a tre. In campo sono scesi il sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli, sostenuto dal centrosinistra, la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, che dalle sua ha le forze di centrodestra e, nel mezzo, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, leader di Alternativa Popolare.
Si voterà domenica 30 marzo, dalle 8 alle 20 presso la sede della Provincia, a Palazzo Bazzani, in via della Stazione. Le elezioni provinciali sono di secondo livello pertanto gli elettori chiamati a scegliere il nuovo presidente provinciale sono i Sindaci e i Consiglieri comunali del territorio della Provincia di Terni in carica alla data del 30 marzo 2025. In totale si tratta di 409 'grandi elettori'.
Chi guiderà la Provincia di Terni subentrerà a Francesco Maria Ferranti, Presidente facente funzioni da quando Laura Pernazza è stata eletta in Consiglio regionale e che pertanto ha dovuto dimettersi dall'incarico.
La principale novità di queste elezioni è che è stata applicata da pochissimo una nuova normativa. La norma che impediva ai sindaci il cui madato sarebbe scaduto prima di 18 mesi dalla data di svolgimento delle elezioni, non si applicherà per gli anni 2025 e 2026. In altre parole i sindaci che ambivano alla carica, potevano candidarsi a prescindere dal termine di scadenza del relativo mandato istituzionale, a differenza invece di quanto accaduto negli anni precedenti.
Il sindaco di Terni appare almeno perplesso dagli scenari che si sono andati delineando in vista delle imminenti elezioni provinciali. "Che cosa posso dire? Vedo delle cose oscene" così racconta in un post dal suo canale Instagram.
Bandecchi che all'inizio del 2025 aveva annunciato l'intenzione di candidarsi alla presidenza provinciale, senza mezzi termini parla di una volontà ostile al cambiamento, priva di innovazione, volta invece al mantenimento di uno status quo, indipendetemente dallo schieramento di provenienza degli aspiranti presidenti provinciali. Tant'è che Lucarelli adesso pare abbia il sostegno di Fratelli d'Italia.
"Ormai Fratelli d'Italia ha virato completamente verso Lucarelli - sottolinea Bandecchi -. Il candidato del centrodestra (Roberta Tardani, sindaca di Orvieto ndr) naviga in acque brutte momentaneamente, se qualcuno non mette a posto le cose. Invece il candidato di centrosinistra (Lucarelli) rischia di vincere ma i due sono praticamente la stessa cosa perché il potere che oggi vuole essere mantenuto a Terni e nella Provincia potrebbe essere scalzato e scalfito solo da una persona diversa che ha l'interesse di fare, punto. Ma chi è questo colui? Ma chi è?".
Quella di Bandecchi è una candidatura che ha rimescolato le carte in tavola. Da quasi un decennio infatti la carica è andata sempre ai sindaci dei piccoli Comuni. Laura Pernazza, presidente dal 2021 alla fine 2024, è stata sindaca di Amelia. Prima di lei c'era stato Giampiero Lattanzi, dal 2017 al 2021, sindaco di Guardea. Per trovare un presidente provinciale sindaco di Terni bisogna tornare a Leopoldo Di Girolamo che ha guidato l'ente dal 2014 al 2016.
Proprio come a Terni, domenica si voterà per l'elezione del nuovo presidente anche in Provincia di Perugia. Qui gli aspiranti presidenti sono due. Si tratta di Elisa Sabbatini, sindaca del Comune di Castel Ritaldi e di Massimiliano Presciutti, sindaco di Gualdo Tadino. Gli elettori, tra Sindaci e Consiglieri comunali chiamati ad esprimere il proprio voto, sono 830, più del doppio di quelli nella Provincia di Terni.