È un Bandecchi scatenato, in completo da riposo della Ternana, quello che – in versione city designer – piomba su Terni dopo le vacanze e apre il dossier statue. Una specie di tornado che si è portato dietro il vice sindaco Riccardo Corridore, in tenuta ben meno sportiva, e i tecnici di Palazzo Spada coinvolti nella installazione delle opere scultoree donate alla città da Andrea Villani.
Non gli è andata giù l’installazione curata da una ditta incaricata da Palazzo Spada della prima raffigurazione delle varie declinazioni dell’amore in bronzo. Quella effettuata ieri davanti al parco Ciaurro e da lui fortemente criticata sui social. E così stamane, citando alla lettera il “ghe pensi mi” berlusconiano, si è messo alla guida di un drappello di collaboratori ed ha fatto il giro della città. Vie, piazze, parchi: un percorso nel quale ha piantato sei bandierine. Una per ogni statua, una per ogni scultura. Trasferendo ai tecnici dell’ente e ai suoi riferimenti politici cittadini la sua visione di “uomo del fare“.
Ha scelto di persona le location nelle quali posizionare le sei statue. E ha dato istruzioni sul come valorizzarle e renderle visibili ai ternani e ai turisti che vorranno percorrere il “percorso dell’amore”, pensato nel progetto di installazione e messo nero su bianco nel progetto che Tag24 Umbria aveva presentato ieri.
Un giorno da Bandecchi: sceglie le location delle statue dell’amore e incontra i cittadini
È partito propio dal parco Ciaurro, il sindaco Bandecchi. E ha fatto transennare la statua che rappresenta l’amore materno e che era stata installata sull’aiuola di fronte all’ingresso. Gli operai della ditta incaricata, senza le adeguate istruzioni, l’avevano infissa nel terreno. Affogando il petalo di bronzo sul quale siedono una madre e una bimba, ispirate da una modella ternana candidata in una delle liste del sindaco alle ultime amministrative.
Bandecchi ha ragionato coi tecnici del Comune e ha “suggerito” una soluzione di impatto. Davanti al parco dei runner e degli innamorati, proprio sotto la Passeggiata, sarà realizzato un terrapieno. Un rialzo, una montagnola di 6 metri per 6, sulla quale verrà installata la statua. Niente supporti di cemento o interventi d’impatto. Ma una soluzione integrata nell’ambiente del giardino pubblico che però consentirà la piena visibilità e la valorizzazione desiderata dell’opera di Andrea Villani.
Analoga soluzione sarà attuata al parco San Lucio, a San Valentino. Dove si procederà alla seconda installazione prevista dalla prima fase. Lì andra la statua dedicata alla coppia. Quella raffigurante un uomo e una donna che si accarezzano a vicenda seduti su una panchina. Anche in questo caso il sindaco ha chiesto una installazione adeguata. Resa però più facile dal disegno della scultura, che ha già un piedistallo che rappresenta un piccolo terrapieno e che rende più facilmente collocabile l’installazione.
Poi il giro per le piazze e per le vie del centro. Dove il sindaco è tornato a incontrare i cittadini, a scambiare opinioni e a stringere mani dopo la vacanza in barca.
Le tensioni con la Soprintendenza e le decisioni sulla seconda fase, quella che interesserà vie e piazze del centro
Sono proprio le installazioni al centro della città, quelle della fase due, che hanno scatenato l’arrabbiatura mattutina del primo cittadino. Con tanto di sfogo su Instagram contro la Soprintendenza. Già, perché come avevamo spiegato ieri, l’installazione delle restanti quattro statue è più delicata. Essendo il centro storico vincolato dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Con in più il vincolo diretto presente su Piazza Tacito e sui Giardini della ex Foresteria.
Il Comune, con gli uffici coinvolti, dovrà indicare le collocazioni scelte dal sindaco Bandecchi per quelle che sono sì opere d’arte. Ma che il Comune nel progetto complessivo specifica di considerare “opere di arredo urbano”. Deriva da questa considerazione lo sfogo di Bandecchi rivolto alle centraline elettriche che erano state inserite al centro di piazza Tacito per i parcheggi, ora non più attivi, riservati alle auto elettriche. Con le colonnine (disinstallate) che erano gestite da ASM.
In ogni caso, Palazzo Spada interverrà con installazioni non invasive. Per non cambiare lo stato dei luoghi e non dover manomettere il layout dei luoghi. La scelta è ricaduta su delle staffe e degli stop chimici, che consentono opere senza particolari effrazioni delle pavimentazioni di pregio e senza massicci piedistalli. Un po’ quello che avviene in tante città europee, dove sono installate statue dedicate a personaggi storici o a grandi letterati (a Lisbona Pessoa, a Siracusa Camilleri, ecc.).
L’ironia di Ferranti (Forza Italia) che dalla Scozia punzecchia il sindaco di Terni
Bandecchi era probabilmente già tornato a Palazzo Spada, quando il consigliere di opposizione Francesco Maria Ferranti, in viaggio in Scozia, ha postato sui social uno sfottò contro il sindaco e il suo tour.
Dopo la maglietta con lo 039 (la percentuale di AP alle Europee) esibita in consiglio comunale, Ferranti ci ha rifatto… cavallo. E davanti a due gigantesche sculture equine si è scattato un selfie con la fidanzata.
“Consiglio al sindaco Bandecchi di non prendersela per quelle statuette del Villani – la didascalia del forzista -. Potrebbe portare a Terni questi bellissimi “kelpies” tutti in acciaio inossidabile direttamente dai pressi di Edimburgo. O ispirarsi per una opera simile in collaborazione con l’AST. Intanto invii una pec da Unicusano a Re Carlo per eventuali conflitti sui diritti d’autore“.
Chi conosce Bandecchi è certo che si sarà fatto una delle sue ironiche risatine.