21 Mar, 2025 - 15:00

Bandecchi sul 'buco' della sanità in Umbria: "Si rischiano sanzioni per tutta la regione ma l'ospedale a Terni si farà"

Bandecchi sul 'buco' della sanità in Umbria: "Si rischiano sanzioni per tutta la regione ma l'ospedale a Terni si farà"

C'è un argomento che da mesi infiamma senza sosta la politica regionale: la sanità. Lo scontro è partito in campagna elettorale e ha continutato ad essere al centro del dibattito fra maggioranza e opposizione che sul piano di Proietti e Bori per l'abbattimento delle liste d'attesa ha sempre storto il naso. Un piano in cui è rientrata anche la ribattezzata "operazione verità" sui conti, affidata a una società di revisione esterna, che dopo aver analizzato i bilanci delle aziende sanitarie regionali, pochi giorni fa, ha emesso il verdetto. Nelle casse della sanità umbra c'è un 'buco' da oltre 243 milioni di euro che si andava allargando da almeno cinque anni

"Un deficit strutturale" partito nel 2020

Conti alla mano, dalla Regione l'hanno definito "un deficit strutturale" partito dal 2020 e che invece di venire risanato, "ha continuato a crescere fino alla cifra record di 243 milioni e 452mila euro alla fine del 2024"

"Un peggioramento che è andato di pari passo con un peggioramento delle prestazioni del sistema" così si legge nella nota regionale, identificato come la causa che ha portato l'Umbria a diventare la "'maglia nera' per mobilità passiva a livello nazionale, con il 23,9% di incremento di costi dovuti a chi si reca fuori regione per curarsi". Un profondo rosso sul quale già nel 2021 il Ministero dell'Economia e delle finanze aveva messo in guardia la Regione all'epoca guidata da Donatella Tesei.

Da ogni schieramento politico si sono levate grandi critiche e proteste. Dal centrosinistra hanno parlato senza mezzi termini di un 'disastro annunciato'. Dal centrodestra hanno cercato di contestualizzare la situazione che, secondo la nota dei consiglieri regionali dell'opposizione, sarebbe "un facile sensazionalismo" dove gli oltre 240 milioni in questione "costituiscono solo un dato parziale, compensato dai 153 milioni positivi" che porterebbero il disavanzo alla cifra, nettamente inferiore, di circa 90 milioni.

Il punto è che ora va messo in campo un piano di rientro e di corsa, altimenti si rischia il commissariamento con conseguenze pesanti per i cittadini come tasse alle stelle, superticket, tagli ai servizi e assunzioni bloccate. Un'evenienza che se realmente si concretizzasse, bloccherebbe l'iter per dotare Terni del nuovo ospedale, invocato da anni. Un altro argomento caldo sul quale l'amministrazione Bandecchi ha più volto incalzato la Regione per ottenere le dovute certezze.

Priorità al nuovo ospedale di Terni

Proprio oggi, da un post pubblicato tramite il proprio canale Instagram, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi ha voluto mettere in chiaro che il nuovo e lungamente atteso ospedale si farà a prescindere dal 'buco' della sanità regionale.

"Ma sarà stata avvertita la Corte dei Conti quando sono stati chiamati dei privati a vedere i conti della sanità della Regione?" esordisce riferendosi alla società che ha messo in luce il deficit, un soggetto privato appunto. "Secondo me no. Allora a questo punto non c'è un'altra situazione grave perché abbiamo già degli organi interni come in Comune e da tante altre parti" prosegue il primo cittadino. E affonda sull'eventualità del commissariamento. "Attenzione: perché non solo non si fa l'ospedale a Terni ma si rischia anche di avere delle sanzioni per tutta la regione".

Per Bandecchi c'è qualcosa che non torna. "Ma la sinistra che si è insediata dopo tante chiacchere e tanta pubblicità, riuscirà a fare qualcosa di sano o ha già tolto la sede a tutti col prosciutto, dicendoci adesso che hanno trovato un buco di denaro che già esisteva sin dal 2014 e che era sempre stato sanato?"

Il sindaco di Terni non ha dubbi sul progetto del nuovo nosocomio cittadino, deficit a parte. "L'ospedale a Terni si farà? Secondo Bandecchi sì. In un modo o nell'altro" conclude.

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Sara Costanzi
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