Ha sciolto le riserve Stefano Bandecchi: correrà da solo, col simbolo di Alternativa Popolare, come candidato governatore della Regione Umbria. Lo ha fatto con un lungo video girato ieri sera e postato su Instagram, in cui spiega le ragioni del passo di lato di Riccardo Corridore e la strategia politica sua e del partito in vista delle Regionali d’inverno.

Obiettivo: creare le condizioni perché un terzo polo centrista, con Bandecchi alla guida, faccia naufragare il centrodestra con Donatella Tesei come candidata. E poi creare le condizioni per andare a dare battaglia a un “campo larghissimo”, che lo stesso Bandecchi definisce infarcito di estremisti. Ma alla fine del video c’è anche l’apertura, ormai flebile dopo le reazioni scettiche degli esponenti del centrodestra locale, per la riapertura di un tavolo con i partiti di governo. Un tavolo sul quale, come avevamo anticipato, AP metterebbe la candidatura del suo segretario nazionale. Ma che dovrebbe prescindere, in ogni caso, dalla governatrice uscente per consentire la riapertura di una trattativa per l’allargamento al centro e a Terni della coalizione.

È lo stesso segretario nazionale di Alternativa Popolare e sindaco di Terni a spiegarlo nel suo lungo monologo. Soprattutto nella parte in cui richiama il ruolo svolto dal suo “braccio destro” Riccardo Corridore. Il vicesindaco di Terni sarà accanto al leader in questa delicata partita e con la sua “mossa del cavallo” ha consentito di mettere sul piatto la candidatura pesante di Bandecchi. Che da Roma aveva ricevuto aperture e accostamenti dagli sherpa del centrodestra umbro, preoccupati dai sondaggi e dagli ultimi risultati delle Amministrative.

Stefano Bandecchi candidato con AP a presidente della Regione Umbria: “Così farò perdere la destra”

Partiamo dalla fine del video. Quello con le parti più succose a livello politico dell’intervento-fiume di Stefano Bandecchi, che si lancia come candidato di AP alla presidenza della Regione.

Il centrodestra non riesce a maturare un’idea comune. C’è una folle paura di AP che non capisco. Allora dico che il dado è tratto – sostiene il segretario nazionale di AP -. Partiamo per questa avventura e vedremo come andrà a finire. Ma noi siamo già certi che faremo la nostra bellissima figura in barba a tutti”.

Poi la difesa del suo vice, Riccardo Corridore, che insieme a lui ha ideato e messo in campo la trama politica che AP sta cercando di tessere in questi giorni per riaprire i giochi nel centrodestra e tra i moderati.

“Io e Corridore, chiaramente, saremo insieme. Perché la gente è bene che sappia che è sempre lui mio il braccio destro. Parteciperà accanto me a questa grande sfida. L’importante per noi è che non vinca il centrodestra, a meno che non si allei con noi (ed ecco l’apertura a un tavolo regionale che rimetta tutto in discussione a partire dai vertici della Regione, ndr). E poi ci occuperemo della sinistra. Che non deve rivincere perché Umbria l’ha già rovinata una volta. Per questo seguiremo bene quello che sta facendo a Perugia. Sono convinto che avremo molti voti anche dai perugini…“.

In precedenza, nel video, Stefano Bandecchi aveva chiarito il senso politico, come elemento moderato di centro, dell’impegno suo e di AP nel contesto delle regionali in Umbria.

Sarà una grande avventura che ci vedrà correre da soli – afferma il sindaco di Terni -. Andremo contro una destra che vuole ricandidare Donatella Tesei. Una presidente che non ha brillato per la costruzione dell’ospedale a Terni, cercando di dare la colpa all’amministrazione comunale. E che in tutta l’Umbria ha peggiorato tutti gli indicatori, dato che questa regione è tra le ultime in Italia in quasi tutti i report. La riteniamo una candidata improponibile. Sarebbe bene che facesse passo indietro, così il centrodestra potrebbe candidare Stefano Bandecchi. Con AP in campo faremo sicuramente perdere il centrodestra. Poi ci occuperemo della sinistra, che non vogliamo che vinca. Tutti quelli che sono di destra in Umbria devono riflettere. Se vogliono un moderato al comando, un uomo di centro, un uomo che può fare anche l’occhiolino a destra ma resta uomo di centro, devono votare Stefano Bandecchi“.

L’attacco anche alla sinistra: “Ha già distrutto l’Umbria una volta, coalizione infarcita di estremisti”

Poi l’attacco anche alla coalizione di centrosinistra. Che si sta spostando sempre di più – secondo Bandecchi – verso l’ala estrema rappresentata da M5S e Alternativa Verdi e Sinistra, che condizionano programmi e candidature della coalizione. Ma anche il posizionamento politico indigeribile per i moderati e i centristi progressisti.

Chi è progressista ma è un moderato non può andare con gli estremisti dell’estrema sinistra – afferma il segretario di AP -. Non gli permetteranno mai nemmeno di cominciare a fare qualcosa, come si sta iniziando a vedere a Perugia. Non possiamo andare con la sinistra, che ha già rìovinato l’Umbria in passato. E che oggi parte da partito abbastanza moderato come il PD ma che arriva a estremisti che, a mio modo di vedere, non hanno ragione di esistere in questa nazione e tantomeno in Umbria. Grillini , Verdi e sinistra: gente con idee poco chiare che rovina la politica nazionale“.

L’allegoria dell’autista alla guida della Regione: “Dopo un anno e qualche a mese di Bandecchi a Terni si vede la differenza”

Il video contiene anche qualche novità per la politica ternana. A partire dall’allegoria usata dal sindaco per descrivere la sua discesa in campo per le prossime elezioni regionali. La figura retorica che gli serve per spiegare il concetto è quella dell’autista.

Serve un buon guidatore – conclude il suo video – e io sono il migliore autista su piazza per la Regione come per Terni. In un anno e pochi mesi si vede la differenza. Oggi farò il punto di tutte le nostre realizzazioni in una conferenza stampa, ma in un anno e pochi mesi ho realizzato tantissimo, nonostante le critiche di destra e sinistra. La prossima settimana arriveranno le macchine per le asfaltature e rimetteremo a posto le strade a un terzo dei costi degli altri comuni italiani. Per questo venerdì ho fatto un video in cui parlavo di contrasti con il mio vicesindaco Corridore. Era una pesca a strascico, un esperimento sociale. Per vedere chi avrebbe abboccato all’amo. E i pesciolini rossi sono stati tanti…“.