Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha oggi risposto alla polemica sorta in merito della seconda edizione del Tic Festival, che da oggi 12 aprile a domenica 14 aprile porterà in città numerosi influencer, divulgatori, giornalisti e attori. Fulcro della questione è la decisione di rimuovere tavolini e sedie all’esterno dei locali di Piazza Europa e Piazza della Repubblica, le due piazze centrali del centro città.

Le nuove disposizioni in fatto di occupazione del suolo pubblico nei giorni di svolgimento dell’evento, infatti, hanno scatenato le ire dei commercianti che hanno subito attaccato l’Amministrazione Comunale, in primis Bandecchi. La risposta del sindaco non si è fatta attendere e con un video pubblicato sui suoi canali social Bandecchi chiarisce la questione.

Le parole di Bandecchi sulla polemica del Tic Festival

Il primo cittadino ha voluto chiarire le ragioni dietro la decisione di rimuovere le sedute all’aperto di bar e attività commerciali, sottolineando il ruolo delle autorità preposte alla sicurezza. “Praticamente tutti si lamentano che io avrei fatto levare i tavolini dalla piazza dove sarà ospitato questo evento particolare“, ha esordito Bandecchi.

Il sindaco di Terni dà una spiegazione semplice e sincera, smontando le interpretazioni errate o fuorvianti dei suoi detrattori. Non ha mancato di precisare che la decisione di spostare i tavolini non è stata una sua iniziativa diretta, ma una misura di sicurezza richiesta dalle autorità competenti. “I tavolini vengono spostati perché il questore non li vuole per motivi di sicurezza“, ha spiegato, rimarcando il suo ruolo e quello del Comune. Ruolo che, in questa vicenda, è stato meramente esecutivo: “Il Comune fa solo il proprio lavoro, cioè quello del domestico che toglie i tavolini“.

Come avrete tutti capito, io mi occupo della sicurezza per finta perché il prefetto e il questore giustamente si occupano di sicurezza“, ha aggiunto con un pizzico di ironia riguardo le percezioni pubbliche sul suo coinvolgimento nelle questioni di sicurezza cittadina.

Sull’ascensore della Cascata delle Marmore tutto tace

La questione dei tavolini è solo l’ultimo capitolo di una serie di sfide amministrative e burocratiche che il sindaco di Terni sta affrontando. Bandecchi, infatti, ha toccato un altro tema sensibile per la comunità, ovvero il ritardo nel finanziamento regionale per importanti infrastrutture. In primis l’ascensore della Cascata delle Marmore, vicenda in cui regna un silenzio di tomba.

Nel frattempo non sono ancora arrivate le lettere della regione per i 6 milioni per l’ascensore della cascata e nemmeno ho avuto risposte da altri“, ha rivelato. L’affair dei tavolini rimossi per il Tic Festival ha fornito il pretesto, quindi, per sottolineare quello che sembra ormai uno standard nella città di Terni e nella Regione tutta: la lentezza burocratica e la mancanza di risposte su questioni critiche per il territorio.

Anche il vicesindaco Corridore interviene sulla polemica

Le prime risposte e spiegazioni sulle controversie sorte a seguito della decisione di modificare le disposizioni sull’occupazione del suolo pubblico nei giorni di svolgimento del Tic Festival erano arrivate già dal vicesindaco di Terni. Anche Riccardo Corridore ha affidato ai social le sue parole e in un video pubblicato su Facebook ha spiegato che la decisione è stata adottata in seguito a una specifica richiesta del questore, attraverso un provvedimento dirigenziale.

Il vicesindaco ha cercato di calmare gli animi, precisando che la misura non è stata una scelta autonoma dell’Amministrazione Comunale, ma piuttosto una necessità imposta per garantire l’ordine pubblico durante l’imminente Tic Festival. Ha inoltre evidenziato che, nonostante i temporanei disagi per i commercianti locali, l’afflusso di visitatori atteso per l’evento dovrebbe portare benefici economici significativi per loro.

Corridore ha colto, infine, l’occasione per criticare le opposizioni, accusandole di non contribuire in modo costruttivo al dibattito politico e di preferire invece di alimentare polemiche sterili. Con queste dichiarazioni, Riccardo Corridore spera di raffreddare le tensioni che continuano a serpeggiare tra gli esercenti e l’Amministrazione.