“Ha evitato una strage, il pilota dell’aeromobile“, dice il sindaco Bandecchi dopo essersi fermato a lungo con gli inquirenti e aver visitato il luogo del disastro. Ha il volto provato, l’ex paracadutista, imprenditore e amministratore pubblico. Uno che nella vita dovrebbe averle viste tutte o quasi, quando gli si chiede un commento sulla scena dello schianto scuote la testa quasi commosso.
“Ho visto i corpi di due uomini – attacca Bandecchi – quasi irriconoscibili. Due esseri umani che meritano pietà. Vi risparmio i dettagli di una situazione drammatica, tragica, ingiusta. Quei due aviatori volevano regalarsi una giornata piacevole, visitando altre città dall’alto in un giorno di ferie. E invece hanno trovato la morte. Non ci sono parole per descrivere il disagio che si prova in queste situazioni. Voglio mandare un messaggio di vicinanza alle famiglie“.
Accanto a Bandecchi il vice sindaco Riccardo Corridore e l’amministratore unico di Terni Reti, Alessandro Campi, che gestisce l’aviosuperficie da cui i due piloti pescaresi erano decollati.
Sindaco, guardando la scena dell’impatto verrebbe da pensare che il pilota abbia voluto evitare di mettere a rischio altre persone. La vicinanza con la E45 e con il raccordo autostradale Terni-Orte. La casa colonica che è stata evitata. Il rischio di finire sull’elettrodotto di media tensione…
“Secondo me il pilota che teneva in quel momento la cloche dell’aeromobile ha scelto di evitare una tragedia – conferma il sindaco Bandecchi -. Avrebbe avuto il tempo di tentare un atterraggio di fortuna sulla E45, ma ha tentato di evitare la strada. L’opzione forse meno sicura per lui, ma sicuramente più rispettosa delle vite degli altri. Si può vedere chiaramente da come è arrivato a terra. La mia opinione è che abbia scelto di tenersi distante dalla casa e dall’elettrodotto e che abbia rinunciato a provare a usare la E45 come una pista di fortuna. Forse per lui sarebbe stato più facile, in un momento di minor traffico avrebbe anche potuto tentare l’atterraggio sull’asfalto. Invece restando sull’erba, in quello spazio ristretto, il mezzo si è anche ribaltato. Oltre che eroico, il pilota è stato anche sfortunato“.
Evitata una strage dal pilota, ma i corpi restano a terra per oltre 5 ore e Bandecchi chiede rispetto per le salme
“I due piloti di Pescara – continua il sindaco di Terni – devono aver pensato prima alle vite degli altri che alle loro. Quindi sono state due brave persone e io dico che bisogna trattare con rispetto le persone perbene“.
A cosa si riferisce, Sindaco?
“Al fatto che i corpi sono stati rilasciati dagli inquirenti già da ore – spiega -. Ma sono state rimosse solo adesso, alle 18.30. Ad oltre 5 ore dalla tragedia. Tutto per un sistema burocratico che prevede una serie di turni tra le agenzie funebri. Quella che ha fatto il servizio doveva venire da Orte. Questo sistema non è giusto. Va trovata una soluzione diversa, più rispettosa delle vittime e delle loro famiglie. È una questione di dignità. Una volta che il magistrato e gli inquirenti hanno terminato il loro lavoro e hanno dato l’autorizzazione al rilascio delle salme, questo deve avvenire immediatamente“.
Si è fatto un’idea sulle cause della tragedia?
“Non sono un perito aeronautico e la zona dell’impatto, la carcassa dell’aereo e le documentazioni sono state verificate dall’Agenzia sulla sicurezza del volo. Ma mi sono fatto l’idea che si siano spenti i motori. Forse un guasto meccanico. Lo stabiliranno gli inquirenti. Se i motori avessero funzionato, i piloti avrebbero potuto tornare indietro, alla pista dell’aviosuperficie. Invece, l’aereo ha è sceso repentinamente. I serbatoi avevano carburante a sufficienza, perché il mezzo si è incendiato ed è stato avvolto dalle fiamme bruciando anche il terrapieno della E45. Credo sia stata una fatalità“.
La sicurezza dell’Aviosuperficie di Terni: primo incidente dopo molti anni
Sindaco Bandecchi, ci risulta che i due piloti pescaresi avessero apprezzato l’Aviosuperficie prima di ripartire. Questo è il primo incidente aereo che si verifica dopo anni nei pressi della struttura…
“L’Aviosuperficie è una struttura molto sicura e gestita in maniera puntuale – conferma Bandecchi -. È vero quello che avete appreso. I due piloti pescaresi avevano raggiunto Terni per la prima volta ed erano rimasti colpiti dalla nostra infrastruttura. Si erano iscritti come utilizzatori ed avevano assicurato che sarebbero tornati. Non avevano neppure fatto rifornimento. la loro era stata una sosta tecnica e per rifocillarsi. Prima di partire avevano espresso opinioni molto positive“.
Cosa vi attendete dall’indagine dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo?
“Guardi, i due piloti avevano seguito tutte le indicazioni di sicurezza. L’Agenzia per la sicurezza del volo e l’Enac sono molto rigorosi. Stanno conducendo indagini con personale dedicato. Non mi avventurerei in ipotesi o fantasie sulle cause. La cosa più semplice è che il pilota, per evitare la strage, abbia fatto bene il suo lavoro – conclude Bandecchi –. rispettandoprima di tutto la sicurezza degli altri cittadini. Scegliendo di non mettere a rischio nessuno. E che si sia semplicemente spento il motore“.