È partita ufficialmente sabato scorso da Bastia Umbra la campagna elettorale di Donatella Tesei, l’attuale governatrice uscente che si ricandida alle prossime elezioni regionali dell’Umbria il 17 e 18 novembre. La vera novità nello schieramento di centrodestra è stato l’ingresso di Alternativa Popolare, il partito di Stefano Bandecchi. Un accordo giunto dopo grandi manovre, siglato a livello nazionale, e che alle regionali umbre testerà per la prima volta la sua reale tenuta. Ma fin da subito si sono levate aspre le polemiche per quell’intesa che ha spiazzato molti. A gridare al tradimento sono stati sia il centrosinistra che il centrodestra locale. La polemica non accenna a placarsi ed è scontro aperto sui social. Dopo l’attacco di domenica da parte di Tommaso Bori, segretario regionale del PD che ha catturato il baciamano di Bandecchi alla Tesei, ieri anche il consigliere regionale Fabio Paparelli ha voluto dire la sua sui cambiamenti di alleanze.

Paparelli accusa Bandecchi di tradimento: “Lui uomo di estrema destra”

Per la serie un’immagine vale più di mille parole, il post del consigliere Paparelli riporta il più celebre tradimento della storia, quando alle idi di marzo del 44 a.C. Giulio Cesare venne brutalmente assassinato in una congiura guidata da alcuni dei suoi più stretti collaboratori.

 
 
 
 
 
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E ancora una volta ritorna la questione del baciamano. Un gesto che secondo Paparelli è emblematico del tradimento dell’elettorato di sinistra che alle comunali dell’anno scorso scelse Bandecchi come unica alternativa possibile allo sfidante leghista, Orlando Masselli. Ma Bandecchi non è l’unico a cui Paparelli si rivolge. Pur non facendo nomi e cognomi, fa riferimento a un “uomo di sinistra ex sindacalista bocciato dall’elettorato diverse volte” che è chiaramente l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Terni, Sergio Cardinali. Anche Cardinali in questi giorni è stato protagonista di un serrato botta e risposta con il consigliere comunale del PD, Francesco Filipponi, che proprio ieri ha invitato a un confronto pubblico in tv.

Bandecchi: “Quando ha avuto il mio appoggio non le ha fatto schifo?”

La replica al vetriolo da parte di Bandecchi non tarda certamente ad arrivare. “Vedo che in Umbria c’è un certo impazzimento da parte della sinistra – pubblica su Instagram il primo cittadino di Terni -. Ho letto le dichiarazioni di Paparelli che sinceramente dà del traditore a una serie di persone che non so che cosa abbiano tradito esattamente“.

Ma non finisce qui perché anche Bandecchi fa riferimento a qualche precedente. “Poi dice a me che sono un uomo di estrema destra, ma guardi anche se lo fossi lei da me che ca*** vuole? Perché quando a suo tempo ha avuto la mia contribuzione, il mio appoggio, attraverso Stefano Ranucci, non le ha fatto schifo?

E amplia quindi il discorso a tutta la coalizione. “Detto questo, siccome voglio essere chiaro su tutta la linea, non mi rompete troppo perché io ho troppe cose nei miei cassetti che riguardano tutti voi della sinistra. E tutti voi della sinistra dovreste stare muti perché oltre a non avere idee siete dei ricattatori e degli stupratori cerebrali“.

Bandecchi sul baciamano alla Tesei: “Non dico parolacce a chi mi attacca perché sono cambiato”

E quando da sinistra è stato accusato di essersi alleato con il centrodestra per interesse economico, Bandecchi aveva già risposto. “Io ho un reddito personale che supera quello di tutta la coalizione di sinistra messo insieme – aveva dichiarato il segretario di AP -. Serve coraggio per sostenere che faccio politica per soldi. Molto più coraggio per un partito che ha troppe persone che hanno rubato tutto ciò che potevano. E che fa parte di una coalizione di soviet-puristi, naturalisti, ottusi, ladri di case. Sognatori di un mondo migliore senza lavorare un giorno nella propria vita“.

In più occasioni il leader di AP ha ricordato le sue origini. “Non dico parolacce a chi mi attacca perché sono cambiato. Ma il mio babbo, Giuseppe Antonio Bandecchi da Livorno, comunista da sempre, avrebbe mandato a quel paese gente così“.