Il segretario di Alternativa Popolare e sindaco di Terni Stefano Bandecchi sceglie Orvieto per un’altra delle tappe chiave della sua campagna elettorale. Attraverso un video pubblicato su Instagram, lo vediamo seduto accanto a degli gnomi decorativi, che in questo periodo iniziano già ad addobbare le strade, i negozi delle città e i mercatini in vista del Natale. Ed è così che Bandecchi ribadisce il suo impegno a costruire una società migliore, non con “chiacchiere“, ma con azioni concrete.

Siamo qui insieme a tentare di fare campagna elettorale a Orvieto. Ora, voi potete votare per chi vi pare ma come noterete loro hanno cappello rosso con puntini bianchi“, esordisce ironizzando sui suoi avversari e giocando con l’immagine di un Babbo Natale alleato della sua visione politica. “Noi noi siamo un po’ di qua un po’ di là. Noi siamo quelli che vi danno tutto ciò che cercate: il benessere, stare bene, creare una società migliore per i nostri figli“, continua il sindaco si Terni. Puntando, com’è evidente, sull’idea di un futuro fondato su azioni reali e tangibili da parte di qualcuno “che lo sa fare davvero, che paga 2500 stipendi tutti i mesi. Non le chiacchiere di chi non ha fatto niente nella vita“.

Le tappe del tour di Bandecchi per la campagna elettorale, prima di Orvieto anche Perugia e Assisi

La tappa perugina di Bandecchi del 9 novembre era stata altrettanto densa di dichiarazioni audaci. Per il leader di Alternativa Popolare, la campagna elettorale in Umbria ha preso una piega diversa: il vantaggio che il centrosinistra sembrava avere all’inizio sta svanendo. “La vittoria del centrosinistra sembrava certa, ora non più“, ha detto senza mezzi termini in quell’occasione, dando voce al cambio di clima che si respira tra i cittadini umbri. Bandecchi a Perugia ha osservato come il disincanto verso la politica si stia diffondendo a macchia d’olio. “La maggioranza non voterà, il che è preoccupante perché significa che la politica non ha più forza di attrazione. È drammatico, è come se sull’autobus l’autista fosse l’ultimo a contare”.

Ma qual è la strategia di Stefano Bandecchi per queste elezioni regionali? Semplice: dare una scossa alla regione con il suo ingresso nella coalizione di centrodestra. Una mossa che, secondo lui, ha ribaltato le dinamiche elettorali. “Quando ero candidato alla presidenza della Regione, la vittoria del centrosinistra sembrava certa. Ma dal momento in cui sono entrato nella coalizione di centrodestra, e mi sono seduto al tavolo con Meloni e Tajani, tutto è cambiato“. Il segretario nazionale di Alternativa Popolare si presenta così quindi, come l’elemento nuovo capace di rompere gli schemi consolidati e sfidare le aspettative iniziali.

La stoccata ad Assisi: Bandecchi contro la gestione di Proietti

Non meno esplosiva era stata la precedente tappa di Assisi della campagna elettorale, dove il 6 novembre Stefano Bandecchi ha lanciato una serie di attacchi diretti alla sindaca e candidata del Partito Democratico, Stefania Proietti. In un video sarcastico e irriverente, sempre affidato ai social, Bandecchi ha dato un soprannome tagliente alla sua rivale. “Spero di non trovare Jack lo Squartatore, colei che straccia tutto quello che trova. Comunque se la trovo la saluto“, ha esclamato ironico. Il riferimento è al gesto di Proietti che ha strappato il programma elettorale di Donatella Tesei.

Tra un commento ironico e l’altro, il sindaco di Terni ha sottolineato come la bellezza di Assisi sia merito principalmente della Chiesa e non dell’amministrazione locale. Minimizzando così proprio il ruolo della Proietti che è attualmente la sindaca della città.

Con tono critico ha anche messo in evidenza quella che considera una cattiva gestione turistica e amministrativa, ponendo l’attenzione sull’assenza di visitatori: “Non c’è un’anima, non c’è un turista… come può chi non sa dirigere una città fatta fortunatamente dai preti dirigere una regione?“. Ha continuato la sua provocazione, infine, puntando il dito sulla mancanza di vitalità della città e sulla scarsa soddisfazione degli abitanti, che secondo lui si lamenterebbero più che apprezzarne la gestione. La conclusione di Bandecchi è stata tagliente: “Come può chi non gestisce Assisi pensare di diventare presidente della regione?”. La piazza vuota è diventata per lui il simbolo di una gestione amministrativa che non risponde alle esigenze dei cittadini.

Bandecchi in tour in Umbria, elezioni sempre più vicine

Orvieto, ma anche Perugia e Assisi: in questo tour per la campagna elettorale di Bandecchi che tocca i principali centri dell’Umbria, il segretario di AP non risparmia frecciate e accuse dirette. La sua campagna si presenta come una sfida aperta non solo ai suoi avversari politici, ma anche all’intero sistema politico regionale (e se vogliamo anche nazionale) che lui accusa di immobilismo e di mancanza di concretezza. Quello che è sicuro è che Bandecchi continua a scuotere la campagna elettorale umbra, proponendosi come l’alternativa pragmatica e concreta per una regione che, secondo lui, merita di più di parole e promesse vuote.

L’attesa per queste elezioni regionali si fa quindi ogni giorno più intensa e risulta sempre più evidente che sarà proprio Stefano Bandecchi a essere l’ago della bilancia tra Tesei e Proietti. Replicando, forse, ciò che è accaduto da poco in Liguria.